il uicchend passato ho fatto un opaio di sogni strani,forse anceh 3 ma il terzo non lo ricordo:
sabato notte dopo i balletti a carroponte fino alle 3... ho sognato che mi trovavo in uan città di mare e dovevo andare in un b&b ceh si trovava in un edificio antico (tipo mulino ma sul mare) e per arrivarci si doveva passare su di una strada fatta di terriccio...la strada e i bordi erano pieni di mini tartarughe...alcune minuscole...che cercavano di camminare ma si giravano sottosopra e io e la persona ceh era con me (non ricordo chi fosse!!) le rigiravamo nel verso giusto per farle andare verso il mare...però non c'era la spiaggia...ricordo che le tartarughe più piccole avevano il guscio rosa e morbidoso...

La notte dopo invece...ho sognato ceh MichealJackson(che però n nassomigliava a lui!!) mi appariva i nsogno e mi diceva che nel tronco di un albero c'era uan chiave che dovevo portare a losangeles ad un tizio(mi ha detto pure il nome, ma oran on lo ricordo più!!) e quando mi trovavo davant iall'albero e prendevo la chiave pensavo "oh cazzo e mò come lo spiego a papà ceh DAVVERO mi è apparso questo??Se qualcuno me lo raccontasse gli riderei in faccia...però ora è vero e papà mi deve dare i soldi epr andare a losangeles eprcèh nn ne ho per il biglietto!" e poi non ricordo più se ci son oandata o meno...

cmq in conclusione...le lezioni di milanese fanno male!

Ho sognato di scrivere e dirigere un corto parodico su Nuovo Cinema Paradiso.
Il piccolo Totò assiste impotente all'incendio nella cabina di proiezione mentre viene raggiunto in piazza dalla mamma, urla disperatamente il nome di Alfredo tra le lacrime premendo il faccino contro il grembo materno quand'ecco che il proiezionista fa la sua comparsa zombesca ustionato dalla testa ai piedi.
La mamma di Totò caccia un urlo di terrore e viene mandata k.o. con un ceffone in pieno volto da Alfredo , che afferra il piccolo cinefilo per il collo e comincia a strangolarlo lentamente: "Grandissimo figgh'i bottana cuinnutu e arrusazzu, mi facisti pigghiari focu! Tinni vinni cu mmia all'infieinnooo!", biascica il morto vivente mentre brandelli di carne si staccano dal volto e dalle braccia.
Per Totò è la fine, se non fosse che la maschera del cinema interpretata da Leo Gullotta afferra una pala e decapita Alfredo con un colpo netto.
Stop. Buona la prima, applausi a scena aperta sul set.

Chissà cosa ne penserebbe Lietta Tornabuoni.

Un po' di notti fa ho sognato che stavo andando a trovare mia nonna, a casa sua.
Non stava già bene, ma se era ancora a casa sua, il sogno era ambientato alcuni anni fa.
Scendo dall'autobus e mi perdo immediatamente nelle strade tra la fermata e la casa, che dovrei invece conoscere alla perfezione.
Mi ritrovo a camminare in vie di paese, quei posti con le case in pietra, strade strette, e dove la via di fianco a quella dove ti trovi è spesso più in alto o più in basso, o le traverse sono salite e discese, spesso curve.
Insomma per farla breve, ad un certo punto mi trovo in un via che non conosco e guardo il nome: Via 7-zip!
Pazzesco, hanno dedicato una via a un algoritmo di compressione!

Ok, il resto del sogno lo lascio stare, tanto non vi interessa.
:-P

Ciao
Grumo

Posted By: valecalimero ho sognato di mangiare arrosto di PAAAAAANDA

Gnam gnam! (cit.)

Posted By: Choolaudia Povero Panda !

Guarda che per me stava parlando della FIAT!
Non son capaci a far le macchine, magari gli va meglio con gli arrosti!

Posted By: valecalimero no proprio il panda l'animale

Ciao!
L'avevamo capito!

Posted By: Frash Panda il già citato formaggio, magari...

Ricordiamolo!

A gentile richiesta...

Sogno della notte tra il 5 ed il 6 maggio 2001

Sono in un'aula che assomiglia vagamente alla A, la più grande di informatica.
Banchi lunghi, sottili e bianchi, che discendono verso la cattedra.
Sedie verdi, porte rosse, niente finestre.
Contrariamente al solito, non si sente nessun odore particolare.
Al posto della consueta lezione, c'è una conferenza... e pare pallosa.
In ogni caso, è finita.

Mi alzo per andare via, sono con Joco e c'è anche il padre di Beat (nel mondo reale, né lui né Beat hanno mai messo piede nella facoltà di informatica... l'unico rapporto con Joco è il fatto di abitare nel palazzo dietro al suo).

"Vuoi un passaggio?" mi chiede.
"Grazie" rispondo, più per abitudine che per reale necessità.
Andiamo verso l'ascensore, quando mi accorgo di avere dimenticato la giacca nell'aula.
"Devo tornare indietro..."
"Aspettiamo cinque minuti, poi andiamo!"

Tornando indietro, mi accorgo di avere sbagliato strada... l'ambientazione è sempre quella del PdF (il Piero della Francesca, sede del dipartimento di informatica, ovvero la mia scuola), ma è un'ala in cui non sono mai stato.
Esco dall'ascensore, rosso, giro a destra e trovo un corridoio vuoto... c'è solo una ragazza che fa le pulizie.

"Ho dimenticato la giacca..."
"Venga, l'accompagno!"

Non mi aspettavo quel tono di voce... è affascinante, un fascino malinconico. Capelli lunghi, tra il biondo ed il castano chiaro, occhi distaccati ed impenetrabili.

Entriamo dentro, in una sala ormai deserta.
La mia giacca in effetti è là, su una sedia!
Rinuncio a capire come ci sia arrivata.

L'ambientazione è strana, misteriosa, soprattutto per il silenzio innaturale.
Sembra la biblioteca, ma non è la solita di informatica... non ci sono mai stato.
L'attenzione mia e della tipa è catturata dai vecchi libri appesi agli scaffali... volumi antichi, in palese contrasto con le librerie moderne che li contengono: sono scaffali a vetri scorrevoli in stile Ikea.

Nel sogno non ci trovo nulla di strano, ma l'ambiente in cui siamo è un mix perfetto tra le varie stanze della mia università e le case in cui ho vissuto. Tavoli, sedie, librerie, soprammobili ed oggetti vari... è un medley delle cose che mi hanno circondato nella vita.
Prendiamo un po' di libri e li iniziamo a sfogliare con curiosità.

"Sono libri strani - mi racconta lei - e questo è un posto strano!"
"Cosa intendi dire?"
"A volte... spariscono delle persone. La tipa della fotocopiatrice, per esempio. È da qualche giorno che nessuno l'ha più vista. Stava sempre là!"

Mi indica un separé con le pareti semitrasparenti.

Andiamo a dare un'occhiata sugli scaffali lì vicino, un libro è fuori posto.
Molte pagine sono fuori dalla rilegatura, rimangono in mano quando uno sfoglia.

"Mi sembri un tipo strano - mi dice lei, osservandomi - Cosa fai da queste parti?"

Recitando il solito copione, inizio a sfornare la valanga di palle ormai standardizzata, tipo che lavoro al PdF, faccio il ricercatore / consulente / esperto / capo del dipartimento / supercazzolista scappellante, tutto pur di negare l'ovvia evidenza, cioè che sono uno studente e che, potendo, rimarrei all'università per tutta la vita.
Perché alle tipe facciano così SCHIFO gli studenti non lo saprò mai... ma ho sempre la risposta pronta.

"Vedi? Libri come questo - le dico - Possono nascondere dei misteri!"

Mi capita in mano una pagina, con un'iscrizione strana.
Le lettere sono quasi cancellate.
Riusciamo a leggere...

"STARWATT"

L'abbiamo pronunciato assieme.
La parola mi sembra idiota... però mi ci concentro, ha un fascino particolare.
Anche lei sembra fare altrettanto.
Mi piace osservarla, mentre è concentrata e guarda altrove.

Al'improvviso vengo attraversato da un brivido, da capo a piedi... tutt'ad un tratto le luci si accendono e la stanza si riempie di gente.
Vicino a noi, anche la tipa delle fotocopie.

"È lei? Quella che era scomparsa?" chiedo.
"Sì..."
"Allora QUESTO LIBRO FA VIAGGIARE NEL TEMPO!"

La mia nuova amica resta muta... io mi avvicino alla tipa delle fotocopie e le chiedo: "Che giorno è oggi?"
Senza fare una piega, risponde con la data corretta.
"Ok - commento sarcastico - questo libro non fa viaggiare nel tempo"
Però qualcosa di strano evidentemente c'è.

Guardo la mia amica, anche lei sembra sbalordita ed emozionata. Ci fissiamo per qualche istante senza parlare, poi lei ha un fremito.

"Ascolta... - mi dice - Forse non staremo viaggiando nel tempo, ma... ti sembra normale che quando stappo una penna si aprono le porte dell'ascensore?"
"Che cosa???"

La osservo, mentre raccoglie le penne da qualcuno dei piccoli contenitori che tengo sul tavolo della mia stanza. Effettivamente è vero. Ogni volta che lei stappa una penna, si aprono le porte rosse dell'ascensore a pochi passi da noi.

Senza una ragione ben precisa, provo a battere le mani.
Il vetro in fondo alla stanza va in frantumi... e fa un rumore assordante.

Siamo elettrizzati dal potere che è in noi, di cui non capiamo la natura e su cui non abbiamo il minimo controllo.
Fisso la mia amica ed i suoi occhi spaventati... e poi istintivamente guardo la porta dell'ascensore.

Si apre... e ne esce fuori un bellissimo mostro verde.
È enorme.
È la prima volta che vedo qualcosa del genere dal vivo... pensavo esistessero solo nelle scene più trash dei film di fantascienza.
Non ho nulla in contrario ai mostri, ma lui si avventa contro la mia amica.

"Ehi! Giù le mani dalla mia ragazza!" urlo, e mi ci butto addosso.
Contrariamente ad ogni logica, il mostro si spaventa davvero, mi ciula lo zaino e scappa nell'ascensore.

La tipa sta bene, per fortuna.
"Boh... chissenefotte dello zaino..." dico ..."non c'era dentro niente di particolare..."
"Ma come! - risponde lei - Gli lasci il tuo zaino?"
"Uhm... hai ragione!"

Apro le porte dell'ascensore e ritrovo il mostro, che incredibilmente era ancora lì.
Sembra paralizzato.
Mi riprendo lo zaino e richiudo le porte dell'ascensore, tirandole fisicamente l'una contro l'altra, in spregio ad ogni più elementare principio della fisica e della meccanica.

A quel punto, mi giro di nuovo verso la tipa...
I suoi occhi sono spaventati... e sussurra: "Che cosa???"

"Che cosa cosa?"

Lei prende fiato... poi continua: "Ho capito... non esaudisce i nostri desideri..."

Sento di nuovo quel brivido, che mi attraversa da capo a piedi.
Apro gli occhi... sono sveglio.

O qualcosa del genere.

Mi guardo intorno, riconosco la mia camera e credo di aver capito: il libro del sogno e la sua formula magica, forse ideati per esaudire i desideri, non accontentavano la nostra volontà ma una parte malata e guasta della nostra mente, al di fuori dal nostro controllo.

In altre parole, quella formula e quel libro rendono materiali le nostre paure.

Riempiono la stanza di gente, quando si vorrebbe rimanere soli.
Rendono imprevedibili e catastrofici gli effetti della più piccola delle nostre mosse.
E rubano ciò che ci appartiene.

Mi guardo intorno, impaurito, temendo il manifestarsi di altri eventi imprevedibili... aspetto qualche minuto, senza che capiti nulla.

"Adesso ho capito anch'io"" sussurro, cercando il miraggio del sogno... che è già stato portato via.

--

Per la cronaca, quello zaino mi sarebbe poi stato fottuto quattro anni dopo, da qualcuno che tuttora non ha un volto!

+1 per il micio che dorme sul libro... Alt+3

Stanotte ho sognato un film con protagonista Clint Eastwood nei panni di uno sceriffo di provincia che rimediava ai torti subiti dagli abitanti. Il tono era quello di una commedia garbata, e c'era anche il mitico Dan Aykroyd come vice di Eastwood.
Sarà per via del cibo malese che ho mangiato ieri a cena?

ho sognato che nel mio paese si apriva un negozio intimissimi

Posted By: valecalimero ho sognato che nel mio paese si apriva un negozio intimissimi

Aprilo tuuu!!!

Posted By: MarokNon avere un negozio intimissimi nel proprio paese è un peccato, me ne rendo conto... e capisco la sofferenza

A me negozi come Intimissimi, Tezenis, Yamamay et similia mi stanno letteramente sui maroni, non ho mai trovato niente che mi piacesse e, soprattutto, non hanno la mia taglia. Quindi soka.

Posted By: valecalimero ho sognato di mangiare arrosto di PAAAAAANDA

Ho visto un video in cui Sergios si paragona al panda con gli occhi cerchiati, ed ho ripensato al mio sogno che si è trasformato in un sacrilegio. Per espiare non mangero' carne alcuna per una settimana

Posted By: LolaPaoLooza @ L'avì : premetto che non possiedo e/o gestisco alcun negozio Intimissimi, ma sono assidua cliente da anni e anni (da taglie e taglie, per essere precisa :D) e ti posso assicurare che ne ho sempre trovate di cose per me, anche quando portavo la 52 :) Se poi le cose che vende non sono di tuo gusto, lì non metto bocca ;)

Posted By: Meemmow ...Luisa Spagnoli, che non solo ha le commesse più stronze antipatiche d'Italia ma ti caccia dal negozio se non hanno abiti della tua taglia!
A mia mamma purtroppo è successo.

Meemmow : io lo so bene -_- anche a me e a mia mamma è successo (e, per dir la verità, non sono gli unici a trattare a mmmerda chi non è anoressico e si permette di avere una forma umana!)

EDIT : dopo aver postato, ho riletto il titolo del thread e mi sono resa conto di essere andata giganticamente OT... d'oh!!!

mancano le scarpe, se volete ci penso io! :)

Stanotte ho sognato che una mia cugina, momentaneamente sita a Colonia, mi telefonava dicendo che, a causa della pioggia incessante, era sbarcata a Linate e non poteva proseguire per Capodichino. Allora io andavo a Linate a prenderla e la portavo qui a Paderno fin quando non le comunicavano l'aereo per il rientro. Una volta a casa, dopo aver parlato un po', ci mettiamo a giocare con delle marionette di Pulcinella, una roba tipo questa:

Marionetta che, fra l'altro, da piccola avevo e con la quale giocavo spesso perché mi piaceva fargli agitare le braccine.

il mio ultimo sogno legava Berlusconi, la madonna di Pompei ed Altomonte in provincia di Cosenza. Sono molto turbata

Posted By: Lavinia [...]

Marionetta che, fra l'altro, da piccola avevo e con la quale giocavo spesso perché mi piaceva fargli agitare le braccine.

Ma quella è la MIA marionetta di Pulcinella!

Posted By: Sibilla ahahh Valecalimero hai dei problemi ahahha

adesso li hai anche tu . benvenuta nel BUKO

ho sognato che ero nel letto paralizzato completamente, l'unica cosa che riuscivo a muovere, ma a stento, erano gli occhi, che comunque si muovevano dove volevano loro... nel contempo mio padre era lì e mi dava dei nomi, tantissimi nomi, e mi faceva sentire in colpa per il fatto che non riuscissi a muovermi.

è un periodo che faccio solo incubi, poi finalmente mi sveglio... ed è peggio, meno male.

un istante per salutarvi, nel topic che più mi aggrada, dopo un lungo viaggio...

Posted By: sae Buon lavoro Freud! ;-)

eheh, freud si ecciterebbe col mio: ho sognato di dormire con mia bisnonna e questa mi molestava di brutto! poi anche a tavola continuava a toccarmi, insopportabile, però io non dicevo nulla perché non mi avrebbero mai creduto... ma alla fine sono sbottato e ho mandato affankulo tutta la famiglia, mia nonna (figlia della bisnonna) mi ha cacciato di casa e me ne sono dovuto andare.

a quel punto sono diventato un ragazzo di strada e in questo contesto ho conosciuto una ragazza giapponese molto molto figa assai che doveva essere l'assistente sociale di un paio di bambini, un nero e una asiatica, che mi chiedeva da dove venissi e perché non mi avesse mai visto prima...
ho cercato di spiegarle la mia situazione senza scendere troppo nei particolari, ma cosa mi interessava era capire quanti anni avesse, solo che non mi sembrava bello chiederlo anche se poteva essere mia coetanea... mi ha fatto vedere delle sue foto di quando giocava a pallavolo, ho guardato una didascalia che diceva "yuki mashihima, 24 anni" (il nome non me lo ricordo, l'ho inventato adesso, ma l'età sì) allora ne ho approfittato per chiederle di quando fossero quelle foto e mi ha risposto "mah, 10 o 15 anni fa"... cazzo poteva avere anche 39 anni!

fine. è un periodo che sogno spesso i numeri in maniera molto nitida, però tanto me ne sbatto perché non li giocherò mai.

Stanotte ho sognato anche io, ho fatto tre sogni diversi, abbastanza corti.
#1
Ero in biblioteca a studiare quando mi chiamano urgentemente dall'Università e mi dicono di recarmi in loco. Allora, in tutta fretta, esco e prendo il primo treno per Cadorna. Arrivata in Università mi fanno sapere che vogliono darmi una laurea in Latino così entriamo nella sala lauree di Lettere e Filosofia e fanno tutto il cerimoniale ovviamente in Latino. Piglio 'sta laurea e penso "Bene, non dovrò più dare l'esame!".

#2
Sono in camera mia che ascolto della musica con le cuffiette. In un momento di silenzio sento urla, rumori e altro provenire dal cortile. Mi affaccio alla finestra e scopro che c'è una guerriglia in atto nel cortile davanti, dove c'è il cancello e dove ci sono anche le macchine parcheggiate. Tizi che urlano, lanciano di tutto, danno fuoco ai bidoni della differenziata e sfasciano le auto. Controllo subito la mia e vedo che è ancora integra allora mi precipito giù per coprirla con un telo (?). Una volta nel cortile vedo un signore che piange chiamando un tale "Icaro". Gli vado vicino e lui mi dice che Icaro è il suo cane, che l'aveva portato giù per i bisognini, ma che era rimasto spaventato dalla guerriglia ed era scappato. Alché, da paladina dei cani, decido di ritrovarglielo. Mi guardo un po' attorno e penso che i cancelli sono tutti chiusi, che se è scappato dalla guerriglia allora forse si è nascosto nella parte opposta del cortile che, stranamente, non era stata toccata. Mi dirigo lì, la mia intuizione è giusta: trovo il cagnolino accoccolato in un angolo. E non solo lui: ci sono altri due cani scappati dai propri padroni per lo stesso motivo. Li prendo tutti quanti e li riporto ai leggittimi proprietari. Dopo aver fatto questo, mi accorgo che la guerriglia è finita. La mia macchina è ancora fortunatamente intera, ci sono ancora un paio di fuochi in alcuni bidoni, ma non c'è più nessuno. Metto 'sto telo e me ne salgo.

#3
Noi fave si decide di organizzare un ritrovo inter nos. Ci si trova a casa di non so chi e ognuno di noi porta un DVD di un film. Ne consegue una sorta di maratona cinematografica, una giornata molto divertente. Non ricordo il film scelto da me né quello degli altri, a parte il Satyricon di Fellini portato da non so chi.

Finiti qui. L'unico responso che posso avere da questi sogni è che l'esame di Letteratura Latina mi sta deviando pissicologicamente. Probabilmente il sogno della guerriglia è una metafora striminzita della guerra latina dei libri VII-XII dell'Eneide.
:D

Eccone uno fresco fresco.
Sono nella segreteria di Lettere e Filosofia perché devo laurearmi (foss' 'a maronn). La segreteria mi dà un bigliettino con su scritto di recarmi presso il dipartimento di Filologia Moderna (a cui fa capo il mio corso di studi), studio n° 5. Arrivata in loco, busso alla porta dello studio 5... E mi apre Umberto Eco. Dico che sono lì per la tesi di laurea, gli dico a grandi linee l'argomento e chiedo anche una mano nel farla perché non ho la più pallida idea di come/dove/quando/perché cominciare a scriverla.
Eco quindi si butta in una lunga, appassionante e appassionata spiegazione su come si dovrebbe fare, un lungo monologo durante il quale prendo una marea di appunti. Alla fine ringrazio, lui mi dà appuntamento tra due settimane per l'inizio della stesura. Saluto e vado via. Poi credo che il sogno sia finito, non ho ricordo di quel che è successo dopo.

Per chi non l'avesse capito, comunque, ho praticamente sognato il libro "Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche" di Umberto Eco, appunto.

Posted By: Pasquale Hola.
Chi mi può dare delucidazioni a proposito dei "sogni lucidi"?
In particolar modo m'interessano le tecniche di induzione dei sudetti.
E poi, perché no, potreste, se ce ne sono, raccontarmi esperienze di questo tipo che avete vissuto in prima persona.
Vorrei capirci qualcosa in più. ( :

Peace.

inizio dicendoti subito che è una stronzata.

cioè non che non sia vero, ho avuto molti sogni lucidi, ma non è nulla di che... non ti è mai capitato di accorgerti, mentre sogni, di stare sognando?

stai sognando e ad un certo punto accade una roba talmente improbabile che giungi alla conclusione che stai sognando, quindi ti guardi attorno e ti rendi conto che è proprio così... ma non è che una volta che sei cosciente, fai chissà quali robe. a dire la verità per me è sempre stato brutto, molto deludente, ma soprattutto vorrei svegliarmi in questi casi e non ci riesco, magari provo ad uscire dalle stanze e mi ritrovo in un labirinto, o peggio ancora sono sveglio del tutto ma non riesco a svegliarmi, né a muovermi, ma questo è un altro problema: la paralisi del sonno, un disturbo che mi attanaglia da anni e sempre di più... è un'esperienza davvero brutta, non la auguro a nessuno, anche se è una cazzata in fondo. tutta colpa dei latticini, ovviamente.

tecniche di induzione?? che cagata pazzesca!