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    • Questo forum è stato realizzato da Marok basandosi sul progetto open-source Vanilla 1.1.5a, realizzato da Lussumo. Su Internet trovate la Documentazione e la Comunità di Nerd che ci stanno dietro. A breve, rilascerò il codice sorgente di questo forum... giusto il tempo di rileggere con calma le minkiate che ho scritto! :)

Vanilla 1.1.5a is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

  1.   2 punti
    Posted By: Frash
    Posted By: Choolaudia Biscottini in olandese? Buoni!

    stoopwaffels


    Però solo il sito del Corriere me lo fa...


    Fra l'altro avvistati sotto mentite spoglie anche al Lidl!

    uso privato di Buko pubblico: @ALE, tu sai perché, tu sai quand'è, tu sai cosa fare... fine OT!
    •  
      CommentAuthorFrash
    • CommentTime03/09/2012, 12:43
      4 punti
    Posted By: LolaPaoLooza
    Posted By: Frash
    Posted By: Choolaudia Biscottini in olandese? Buoni!

    stoopwaffels


    Però solo il sito del Corriere me lo fa...


    Fra l'altro avvistati sotto mentite spoglie anche al Lidl !

    uso privato di Buko pubblico: @ ALE, tu sai perché, tu sai quand'è, tu sai cosa fare... fine OT!


    E qui ce ne immaginiamo di tutti i colori
    •  
      CommentAuthordaiconan
    • CommentTime04/09/2012, 15:32
      2 punti
    sondaggino rapido rapido per una cosetta che devo scrivere.
    come si chiama dalle vostre parti l'evenienza che sul piatto condiviso dell'aperitivo, ad esempio, rimanga solo una tartina, o una fettina di formaggio, o l'ultima oliva, etc. etc.?

    da me si dice che "è rimasta la creanza", a roma stando a tracca (che però è mezzo finlandese e mezzo amalfitano, quindi non so se mi posso fidare) questa cosa è detta "boccone del prete".
    vi allineate o ne sapete altre?
    tnx :)
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime04/09/2012, 15:45
      3 punti
    Posted By: daiconan"boccone del prete"

    Da noi il "boccone del prete" è la parte più buona di un piatto, che si lascia volontariamente per ultima, come dono per la persona più importante seduta a tavola... cioè il prete.
    Questa parte, tipicamente, è il culo.

    Invece, non ho mai chiamato in nessun modo "l'ultima tartina" (che avanza sempre).
    Però mi è rimasta impressa una storia di Topolino in cui, per risolvere il problema, ne lasciavano nel piatto una di plastica, facendo attenzione che rimanesse ultima.
    Tutto funzionava a meraviglia... finché all'ennesima festa non è arrivata la ghiottona di turno... e GNAM!
    • CommentAuthorEl
    • CommentTime04/09/2012, 15:46 modiFICAto
      4 punti
    Il boccone dello stronzo. Mentre il boccone del prete (almeno a casa mia) è solo la coda del pollo o dell'anatra o di altri volatili del genere.
    •  
      CommentAuthorChoolaudia
    • CommentTime04/09/2012, 17:04
      3 punti
    Da noi (e data la mia tendenza a girovagare, intendo la mia città di origine) è il boccone/la tartina/la fetta/ecc. della vergogna, perchè solitamente ci si vergogna a prendere proprio l'ultima (sembra che la si freghi ad altri o comunque tutti notano che la prendi).
    • CommentAuthorEl
    • CommentTime04/09/2012, 17:12
      0 punti
    Posted By: ChoolaudiaDa noi (e data la mia tendenza a girovagare, intendo la mia città di origine) è il boccone/la tartina/la fetta/ecc. della vergogna, perchè solitamente ci si vergogna a prendere proprio l'ultima (sembra che la si freghi ad altri o comunque tutti notano che la prendi).


    Ah, sì, anche questo l'ho sentito/usato
    •  
      CommentAuthorsae
    • CommentTime04/09/2012, 17:13 modiFICAto
      1 punto
    Posted By: Marok Invece, non ho mai chiamato in nessun modo "l'ultima tartina" (che avanza sempre).


    Uguale per me, lo dico giusto per le tue statistiche daiconan.
    •  
      CommentAuthorFrash
    • CommentTime04/09/2012, 17:14
      6 punti
    Posted By: Marok
    Posted By: daiconan "boccone del prete"

    Da noi il "boccone del prete" è la parte più buona di un piatto, che si lascia volontariamente per ultima, come dono per la persona più importante seduta a tavola... cioè il prete.
    Questa parte, tipicamente, è il culo.

    Invece, non ho mai chiamato in nessun modo "l'ultima tartina" (che avanza sempre).
    Però mi è rimasta impressa una storia di Topolino in cui, per risolvere il problema, ne lasciavano nel piatto una di plastica, facendo attenzione che rimanesse ultima.
    Tutto funzionava a meraviglia... finché all'ennesima festa non è arrivata la ghiottona di turno... e GNAM!


    Due cose vagamente correlate:

    - Da noi la fetta di salame se è troppo sottile (indipendentemente dalla sua posizione nello stack delle fette di salame e dall'approccio al consumo - FIFO, LIFO, ecc.) è detta scacciaparenti

    - Un aforisma: a una cena fra dieci parenti, resta solo una fetta di salame, ma nessuno osa prenderla, fingendosi disinteressato. Il dubbio su cosa fare per non scontentare nessuno porta a soluzioni differenti; qualcuno dice di darla al più giovane, qualcuno dice di darla al più anziano, qualcuno - il comunista della famiglia - suggerisce di dividerla fra i numerosi presenti. Alla fine, per non scontentare nessuno il più saggio propone una sorta di estrazione casuale: si spegne la luce e al "via" chi prende la fetta se la mangia senza dir niente. Presa la decisione, un parente spegne la luce e dà il "via". Ma non passa che una frazione di secondo che un urlo squarcia l'oscurità - "AAAAAAA!". La luce è subito riaccesa, mentre il saggio è ancora con la mano nel vassoio, infilzata da nove forchette.
    •  
      CommentAuthorGrumo
    • CommentTime04/09/2012, 17:16
      2 punti
    Per me il boccone del prete è non genericamente la parte più buona del piatto, qualunque sia, ma una parte ben definita, ed è esattamente il culo del pollo o della gallina.

    Non so se c'è un termine apposta per l'ultimo bicchiere l'ultima tartina, ma mia nonna, quando lasciavi nel piatto una piccola parte, tipo due maccheroni o una forchettata di riso, o un goccio di vino nel bicchiere, o meno di una mestolata nella padella, dicendo che "basta, non ce la faccio più!", diceva che "t'a ghe lasà la prudenza".
    •  
      CommentAuthor[u]
    • CommentTime04/09/2012, 17:51
      4 punti
    In Puglia meridionale confermo creanza (lieve variante dialettale: "è lassatu la crianza").

    A casa mia, mio padre aggiunge sempre la frase "Adesso spegniamo la luce" (che dà l'idea di gente che fa a pugni al buio per accaparrarsi l'ultimo boccone. Non l'abbiamo mai fatto per davvero.).
    •  
      CommentAuthorGrumo
    • CommentTime04/09/2012, 17:56
      2 punti
    Posted By: [u]Non l'abbiamo mai fatto per davvero.).

    Peccato.
    •  
      CommentAuthorQiQQo
    • CommentTime04/09/2012, 19:11 modiFICAto
      2 punti
    proprio l'altro giorno in una pizzeria al metro, abbiamo lasciato una fetta ed erano tutti concordi nel chiamarla "la fetta della vergogna", anche se il casertano tra noi afferma che dalle sue parti si dica una cosa simile a quella dialettale di [u], che però non ricordo.

    edit:
    caserta (dintorni in verità): u runcic d'a malacrianza
    •  
      CommentAuthorALE
    • CommentTime04/09/2012, 22:46
      1 punto
    Creanza (Calabria)
    •  
      CommentAuthorLavinia
    • CommentTime04/09/2012, 23:29
      7 punti
    Va be', se non la volete me la mangio io.
  2.   1 punto
    Anche in terra di toscana, il volgo usa chiamare "boccone della creanza" l'ultimo avanzo, ciò che nessuno osa più toccare.

    "Il boccon della creanza (dicono anche: della vergogna) è quel molto o poco o pochissimo che si lascia nel piatto, quand’uno è a mangiare a casa degli altri, perché non è creanza finir tutto. Colla fame piuttosto bisogna rimanere, ma il boccon della creanza va lasciato! Se no, uno parrebbe troppo lupo, che non avesse mai visto grazia di Dio; o piuttosto parrebbe che non avessero fatto roba assai per tutti, e sarebbe uno scorno per la famiglia."

    (fonte: http://www.montagnemontanari.com/2012/04/il-boccone-della-creanza.html)

    Confermo quanto già scritto a proposito del boccone del prete: un po' ovunque, in Italia, è ciò che voialtri, uomini di cultura, chiamate culo.
    Lungi da me ragionar sulle argomentazioni linguistiche di codesta scelta.
    •  
      CommentAuthorRombo
    • CommentTime04/09/2012, 23:58
      3 punti
    A.A.A. Propoli cercasi.
    •  
      CommentAuthorLolaPaoLooza
    • CommentTime05/09/2012, 10:01 modiFICAto
      1 punto
    Ribadisco quello che ha detto [u], anche in terra di Bari si dice creanza. Aggiungo solo che essa non si deve mai e poi mai lasciare nel piatto per più di 30 secondi, pena corporale prevista, di solito attuata da una nonna e/o da una zia
    •  
      CommentAuthorlelev*
    • CommentTime05/09/2012, 10:13 modiFICAto
      2 punti
    Dalle mie parti creansa o anche quel che se dixe significa "buone maniere", ma di solito chiamiamo l'ultima parte avanzata "el bocòn deła vergogna".

    C'è pure il proverbio "I ultimi i sarà i primi, se i primi i gà creansa".
    •  
      CommentAuthordaiconan
    • CommentTime05/09/2012, 10:24
      0 punti
    onestamente il boccone della vergogna non l'avevo mai mai mai sentito, e trovo bellissima la nonna di grumo e la sua prudenza!
    grazie a tutti! :)
    •  
      CommentAuthor[u]
    • CommentTime05/09/2012, 11:18
      0 punti
    Sì però poi la

    Posted By: daiconancosetta che devo scrivere

    ce la fai leggere :)
    •  
      CommentAuthorLavinia
    • CommentTime05/09/2012, 21:29
      0 punti
    A proposito di domande che uno si fa, qui c'è qualcuno che ha mai provato a curare (o quanto meno alleviare?) un raffreddore con latte e cognac? Sono anni che mi sento ripetere questa frase da diverse persone (anche di una certa età), sembra che lo facesse anche mio nonno... In realtà la vera domanda è come mai, da alcolista, non avessi preso in considerazione molto prima questa possibilità, ma lasciamo perdere. Voi avete mai provato?
    •  
      CommentAuthorChoolaudia
    • CommentTime05/09/2012, 21:31
      0 punti
    Sì, il rimedio classico, che funziona per tutto, tipo pozione magica.
    Mia mamma mi faceva latte caldo, miele e cognac. E meno male che c'era dell'alcol a mitigare, dato che non ho buoni rapporti né col latte caldo né col miele.
    •  
      CommentAuthorFrash
    • CommentTime05/09/2012, 22:09
      2 punti
    Posted By: LaviniaA proposito di domande che uno si fa, qui c'è qualcuno che ha mai provato a curare (o quanto meno alleviare?) un raffreddore con latte e cognac? Sono anni che mi sento ripetere questa frase da diverse persone (anche di una certa età), sembra che lo facesse anche mio nonno... In realtà la vera domanda è come mai, da alcolista, non avessi preso in considerazione molto prima questa possibilità, ma lasciamo perdere. Voi avete mai provato?


    Latte e cognac no, ma ho provato con un personale mix di miele nero, 30 gocce di tintura alcolica (forse 70%?) di propoli e un cucchiaione di Riga Black Balsam (45% di allegria, 55% di ignoto amaro).
    Funziona!
    •  
      CommentAuthordaiconan
    • CommentTime05/09/2012, 22:46
      1 punto
    io ho sperimentato le panacee a base di grappa, se ti può essere utile come riferimento.
    latte-miele-grappa per le influenze, grappa pura su un cotton fioc da strofinare sul dente che ti duole, grappa aggiunta al decotto di malva per mal di gola stile tonsillite.

    funzionano, temporaneamente: certo che se, in concomitanza, il medico ti ha prescritto altri farmaci, c'è il rischio che il tuo fegato decida di andarsene a puttane. nel qual caso, io preferirei succedesse per eccesso di rialzo del gomito a suon di negroni.
    •  
      CommentAuthorferilli
    • CommentTime06/09/2012, 00:22
      1 punto
    Ehm, arrivo in ritardo, comunque, in una vita precedente mi sentii accusare da una matriarca di origini pugliesi ma torinese d'adozione di aver lasciato il "boccone della buona creanza".
    Alla richiesta di spiegazioni gli astanti mi dissero che fosse simbolo di beneducata morigeratezza, ma per la signora non era altro che disprezzo verso la sua Arte culinaria: o ti magnavi tutto oppure quel boccone diventava una dichiarazione di guerra.
    E, in effetti, guerra fu.
    Vinta da me.
    •  
      CommentAuthorQiQQo
    • CommentTime06/09/2012, 02:14
      1 punto
    Posted By: LaviniaA proposito di domande che uno si fa, qui c'è qualcuno che ha mai provato a curare (o quanto meno alleviare?) un raffreddore con latte e cognac? Sono anni che mi sento ripetere questa frase da diverse persone (anche di una certa età), sembra che lo facesse anche mio nonno... In realtà la vera domanda è come mai, da alcolista, non avessi preso in considerazione molto prima questa possibilità, ma lasciamo perdere. Voi avete mai provato?


    sì, una volta mia madre me l'ha propinato. ho passato tutta una notte intera in piedi, letteralmente, poiché mi ero coperto di enormi ponfi rossi pruriginosi per tutto il corpo, persino sul pisello!

    e non sto scherzando! ancora oggi penso che sia nata lì la mia intolleranza al lattosio, come una sorta di meccanismo di protezione del mio corpo dal latte.
    •  
      CommentAuthorFrash
    • CommentTime06/09/2012, 02:38
      0 punti
    Perché è così bello schiacciarsi i punti neri?

    Video correlato, direttamente dal weird side of YouTube:


    (notare che il dottore tiene sul pavimento un MOLLUSCO che mangia ciò che cade, non è tenero?)
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime06/09/2012, 02:59
      5 punti
    Posted By: Frashnotare che il dottore tiene sul pavimento un MOLLUSCO che mangia ciò che cade

    Per un attimo ho pensato che parlassi di me...
  3.   4 punti
    Posted By: LaviniaA proposito di domande che uno si fa, qui c'è qualcuno che ha mai provato a curare (o quanto meno alleviare?) un raffreddore con latte e cognac? Sono anni che mi sento ripetere questa frase da diverse persone (anche di una certa età), sembra che lo facesse anche mio nonno... In realtà la vera domanda è come mai, da alcolista, non avessi preso in considerazione molto prima questa possibilità, ma lasciamo perdere. Voi avete mai provato?

    Io non avendo cognac in casa ho sperimentato latte, miele e whisky e ha funzionato alla grande! ahaha
  4.   9 punti
    ...stordirsi di alchool fa dimenticare di avere il raffreddore *forse*
    •  
      CommentAuthorLavinia
    • CommentTime07/09/2012, 21:00
      1 punto
    Posted By: LolaPaoLooza...stordirsi di alchool fa dimenticare di avere il raffreddore *forse*

    Esattamente quello che ho pensato io, ovvero che il rimedio fosse tale perché con l'alcohol non senti più il raffreddore.
    :D

    Posted By: GovernatòraIo non avendo cognac in casa ho sperimentato latte, miele e whisky e ha funzionato alla grande! ahaha

    Dopo attente ricerche ho trovato il famigerato armadietto dei liquori che ogni casa degna di questo nome possiede. A parte l'essere ricoperto internamente da specchietti che fanno molto anni '70, ho scoperto di avere anche io solo whisky, scotch per giunta, al solo pensiero di metterlo nel latte mi aumenta il raffreddore.

    (Preciso che in questo momento non ho il raffreddore, ma il mio periodo di solito è Ottobre/Novembre, quindi meglio prevenire)
    •  
      CommentAuthorPasquale
    • CommentTime07/09/2012, 22:35
      2 punti
    Anchio preferisco prevenire. Quando esco per la prima volta con una, per esempio.
    •  
      CommentAuthorFrash
    • CommentTime07/09/2012, 23:16
      5 punti
    Posted By: PasqualeAnchio preferisco prevenire. Quando esco per la prima volta con una, per esempio.


    Per questo li hanno fatti piccoli e tascabili, ma forti forti.

    •  
      CommentAuthorPasquale
    • CommentTime07/09/2012, 23:48
      0 punti
    Posted By: Frash
    Posted By: Pasquale Anchio preferisco prevenire. Quando esco per la prima volta con una, per esempio.


    Per questo li hanno fatti piccoli e tascabili, ma forti forti.



    No, la battuta voleva essere diversa.
    Però apprezzo lo jagermesterino.
    •  
      CommentAuthorlelev*
    • CommentTime08/09/2012, 05:33
      0 punti
    Posted By: PasqualeAnchio preferisco prevenire. Quando esco per la prima volta con una, per esempio.

    Badum tss...
    • CommentAuthorEl
    • CommentTime09/09/2012, 11:56
      1 punto
    Mi domandavo per dove passassero le isoglosse dell'articolo determinato con nome proprio maschile e dell'articolo determinativo con nome proprio femminile. In parole povere, se "il Giorgio" mi fa Milano e hinterland (forse intera Lombardia o addirittura oltre?), "la Monica" credo sia diffuso ovunque al di sopra degli Appennini, e forse anche un po' sotto. Avete altre testimonianze?
    •  
      CommentAuthorlelev*
    • CommentTime09/09/2012, 12:15 modiFICAto
      0 punti
    Non ho capito la domanda. Se è un sondaggio, l'articolo nei nomi propri femminili in Veneto è normale, talmente normale che quando parlo in italiano (sì, perché normalmente parlo in dialetto veneziano) devo "forzarmi" nel non usare l'articolo; nei nomi maschili l'ho sentito solo a Chioggia, estremo sud della Laguna di Venezia.

    EDIT: forse ho capito la domanda... certo che, cazzo!, usare termini come "isoglossa" non rende la cosa facile da capire dagli ignoranti come me! :D
    •  
      CommentAuthorLolaPaoLooza
    • CommentTime09/09/2012, 23:34 modiFICAto
      2 punti
    @El: in Puglia non si fa, tranne che... in Salento :) dove si usa "la" prima di ogni nome proprio femminile, mentre "il" l'ho sentito più raramente... ma forse semplicemente perché gli uomini li ho sentiti chiamare meno delle donne :D
    •  
      CommentAuthorQiQQo
    • CommentTime10/09/2012, 01:32
      2 punti
    in questi giorni sono venuti dei saronnesi/lomazzesi ad asti per le sagre, e ho potuto constatare che "il" davanti a nomi maschili si usa preferibilmente quando si usa il nome vero, mentre coi soprannomi si tende a non utilizzarlo, mentre per le femmine rimane sempre l'articolo, anzi veramente può capitare il contrario! (cioè articolo con soprannome e nessun articolo con nome vero)

    es.
    giorgio diventa "il giorgio" oppure "gio"
    caterina rimane "caterina" oppure "la cate"
  5.   2 punti
    no qui non si usa,ha ragione Lola.
    Lola stessa però sembra non ricordarsene e mi chiama abitualmente "La Vale"
    •  
      CommentAuthorHuber
    • CommentTime10/09/2012, 09:52
      0 punti
    Ok, vediamo se anche questa volta gli addetti del buco possono aiutarmi.

    Ultimamente mi sono messo a leggere tonnellate di manga su http://www.mangareader.net
    Ma appena esce il Kindle Paperwhite prevedo di comperarlo e ingrassarlo con tutti
    i PDF di manga che posso trovare.

    Qualcuno di voi bukaioli conosce un sito web di manga che mette a disposizioni PDF di capitoli interi e non solo immagini tavola per tavola?
    •  
      CommentAuthorFrash
    • CommentTime10/09/2012, 10:55
      0 punti
    Posted By: HuberOk, vediamo se anche questa volta gli addetti del buco possono aiutarmi.

    Ultimamente mi sono messo a leggere tonnellate di manga su http://www.mangareader.net
    Ma appena esce il Kindle Paperwhite prevedo di comperarlo e ingrassarlo con tutti
    i PDF di manga che posso trovare.

    Qualcuno di voi bukaioli conosce un sito web di manga che mette a disposizioni PDF di capitoli interi e non solo immagini tavola per tavola?


    Mi aggrego alla richiesta. Anche se in realtà i manga in pdf socano, specialmente sui lettori di eBook (lo dico per esperienza).

    Molto meglio usare fumetti tavola per tavola, infibulati nello stesso archivio rar (o cbr, che poi altro non è che un rar con dentro tanti jpeg) e poi letti con l'ausilio del mai abbastanza lodato PerfectViewer!

    Comunque, ho bisogno di fornitori di fumetti in bulk.
    •  
      CommentAuthorHuber
    • CommentTime10/09/2012, 11:07
      0 punti
    Posted By: Frash

    Mi aggrego alla richiesta. Anche se in realtà i manga in pdf socano, specialmente sui lettori di eBook (lo dico per esperienza).

    Molto meglio usare fumetti tavola per tavola, infibulati nello stesso archivio rar (o cbr, che poi altro non è che un rar con dentro tanti jpeg) e poi letti con l'ausilio del mai abbastanza lodato PerfectViewer!

    Comunque, ho bisogno di fornitori di fumetti in bulk.


    Si, anche io ho "paura" che i PDF di manga sui reader attuali rendano poco. Ma ho buone speranze per il nuovo kindle che ha una risoluzione molto maggiore di quello attuale. Ad ogni modo io dicevo PDF per semplificare, anche un sito che propone un archivio contenente immagini di tutte le tavole di un capitolo puo' andar bene :)
    •  
      CommentAuthorLavinia
    • CommentTime10/09/2012, 13:34 modiFICAto
      0 punti
    Posted By: LolaPaoLooza@ El: in Puglia non si fa, tranne che... in Salento :) dove si usa "la" prima di ogni nome proprio femminile, mentre "il" l'ho sentito più raramente... ma forse semplicemente perché gli uomini li ho sentiti chiamare meno delle donne :D

    È vero, sono abituata a chiamare tutti i miei innumerevoli cugini salentini con l'articolo davanti, soprattutto le donne (la Flora, la Michela, la Chiara, la Giada, etc etc). Per i maschi in teoria l'articolo vero giù sarebbe "lu".
    :D
    Qui nel Nord Milano finora ho sentito l'articolo determinativo per i maschi quando ci sono nomi che iniziano per vocale (l'Alessandro, l'Andrea) e per nomi isolati, spesso abbreviati, tipo Giovanni (il Giò) o Stefano (lo Ste).
  6.   1 punto
    Posted By: Huber
    Posted By: Frash

    Mi aggrego alla richiesta. Anche se in realtà i manga in pdf socano, specialmente sui lettori di eBook (lo dico per esperienza).

    Molto meglio usare fumetti tavola per tavola, infibulati nello stesso archivio rar (o cbr, che poi altro non è che un rar con dentro tanti jpeg) e poi letti con l'ausilio del mai abbastanza lodato PerfectViewer!

    Comunque, ho bisogno di fornitori di fumetti in bulk.


    Si, anche io ho "paura" che i PDF di manga sui reader attuali rendano poco. Ma ho buone speranze per il nuovo kindle che ha una risoluzione molto maggiore di quello attuale. Ad ogni modo io dicevo PDF per semplificare, anche un sito che propone un archivio contenente immagini di tutte le tavole di un capitolo puo' andar bene:)

    CBR/CBZ e perfect viewer tutta la vita per i file scaricati.
    Mango per la roba online.
    •  
      CommentAuthorHuber
    • CommentTime10/10/2012, 10:04
      0 punti
    Posted By: quetzalcoatl
    CBR/CBZ e perfect viewer tutta la vita per i file scaricati.
    Mango per la roba online.


    Siccome mi sono rotto le balle di cercare, mi sono permesso di annullare la pheega e buttar giù uno script ad hoc che prende come input l'url di un manga sul sito "mangareader" e che scarica tutte le tavole (jpg) del fumetto creando una directory per capitolo.
    Volendo gira le immagini in verticale, le croppa e ne cambia la risoluzione per renderle compatibili con il nuovo Kindle.

    Ora mi tocca solo aspettare che il paperwhite esca anche in Svizzera.

    Se qualcuno è interessato a questo script, mi faccia un fischio.
    •  
      CommentAuthorSibilla
    • CommentTime10/10/2012, 20:53
      0 punti
    Posted By: Lavinia
    Posted By: LolaPaoLooza @ El: in Puglia non si fa, tranne che... in Salento:) dove si usa "la" prima di ogni nome proprio femminile, mentre "il" l'ho sentito più raramente... ma forse semplicemente perché gli uomini li ho sentiti chiamare meno delle donne :D

    È vero, sono abituata a chiamare tutti i miei innumerevoli cugini salentini con l'articolo davanti, soprattutto le donne (la Flora, la Michela, la Chiara, la Giada, etc etc). Per i maschi in teoria l'articolo vero giù sarebbe "lu".
    :D
    Qui nel Nord Milano finora ho sentito l'articolo determinativo per i maschi quando ci sono nomi che iniziano per vocale (l'Alessandro, l'Andrea) e per nomi isolati, spesso abbreviati, tipo Giovanni (il Giò) o Stefano (lo Ste).


    Nel Nord da me frequentato (ovest e centro: Piemonte e Lombardia) si usa sempre l'articolo (purtroppo).

    Si usa sia con i nomi (la Sara, l'Anna, la/l'Eleonora, la Camilla // il Giorgio, l'Andrea, il Marco, l'Ugo ) che con i soprannomi (la Cate, l'/la Ele, la Cami // il Gio, l'Andre)
    • CommentAuthorEGMP93
    • CommentTime10/10/2012, 21:33
      3 punti
    premetto di non essere pugliese.
    ma sbaglio o in Puglia si usa comunque rivolgersi ad un parente anteponendo l'articolo? ad esempio: ciao, la nonna! ciao, lo zio!

    tra l'altro odio l'articolo davanti ai nomi di persona... anche perché io divento l'Edo... piombinokastrox011
    •  
      CommentAuthorChoolaudia
    • CommentTime10/10/2012, 21:57
      1 punto
    Posted By: Sibilla
    Posted By: Lavinia
    Posted By: LolaPaoLooza @ El: in Puglia non si fa, tranne che... in Salento:) dove si usa "la" prima di ogni nome proprio femminile, mentre "il" l'ho sentito più raramente... ma forse semplicemente perché gli uomini li ho sentiti chiamare meno delle donne:D

    È vero, sono abituata a chiamare tutti i miei innumerevoli cugini salentini con l'articolo davanti, soprattutto le donne (la Flora, la Michela, la Chiara, la Giada, etc etc). Per i maschi in teoria l'articolo vero giù sarebbe "lu".
    :D
    Qui nel Nord Milano finora ho sentito l'articolo determinativo per i maschi quando ci sono nomi che iniziano per vocale (l'Alessandro, l'Andrea) e per nomi isolati, spesso abbreviati, tipo Giovanni (il Giò) o Stefano (lo Ste).


    Nel Nord da me frequentato (ovest e centro: Piemonte e Lombardia) si usa sempre l'articolo (purtroppo).

    Si usa sia con i nomi (la Sara, l'Anna, la/l'Eleonora, la Camilla // il Giorgio, l'Andrea, il Marco, l'Ugo ) che con i soprannomi (la Cate, l'/la Ele, la Cami // il Gio, l'Andre)

    Vista la frequentazione delle ferrovie Nord e questa ultima georeferenziazione ho il sospetto che io e Sibilla non veniamo da aree tanto lontane.
    Cmq io nella provincia condivido appieno quanto da lei scritto.
    Una volta trasferitami in una città grande (Milano) ho notato che l'articolo davanti ai nomi è andato un po' a farsi benedire. Anche nel caso di alcuni soprannomi. Più precisamente, è sparito quello dei nomi/soprannomi maschili principalmente.
    Il perchè della scomparsa è facilmente imputabile alla contaminazione linguistica della grande città. Tra l'altro ero all'università, uno dei luoghi di massima contaminazione linguistico-territoriale.
 

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