io adesso sto solo aspettando che arrivi Marok e che chieda ad Arj cosa ne pensa del fatto che gli elii girano coi macchinoni e prendono i soldi dalla Carrà.

Posted By: formytesa io adesso sto solo aspettando che arrivi Marok e che chieda ad Arj cosa ne pensa del fatto che gli elii girano coi macchinoni e prendono i soldi dalla Carrà.

Oh vè, non c'ho i riflessi pronti! Abbi pietà di me!
+1 perchè sono autoironica.

Posted By: Pasquale Per GN:
Almeno fammi capire cosa sbaglio, così non persevero.

Posted By: PasqualeAssolutamente sì!
Già che ci sono, ricordo che un pò di tempo addietro sognai di degustare un panino farcito con la mortadella e la provola...
Cosa ne penserebbe Fruà?

Posted By: Pasqualepò

Posted By: Grammar Nazi

Posted By: Pasquale Per GN:
Almeno fammi capire cosa sbaglio, così non persevero.

Posted By: Pasquale Assolutamente sì!
Già che ci sono, ricordo che un pò di tempo addietro sognai di degustare un panino farcito con la mortadella e la provola...
Cosa ne penserebbe Fruà?

Posted By: Pasquale pò

...Che si scrive, invece, "po'" ...giusto?

Posted By: Pasquale

Posted By: Grammar Nazi

Posted By: Pasquale Per GN:
Almeno fammi capire cosa sbaglio, così non persevero.

Posted By: Pasquale Assolutamente sì!
Già che ci sono, ricordo che un pò di tempo addietro sognai di degustare un panino farcito con la mortadella e la provola...
Cosa ne penserebbe Fruà?

Posted By: Pasquale pò

...Che si scrive, invece, "po'" ...giusto?

Posted By: Capitan Ovvio

Posted By: Pasquale Per GN:
Almeno fammi capire cosa sbaglio, così non persevero.

Ciao!
Ti volevo dire che...

uff...
battuto sul tempo.
Fankulo GN.

E adesso, per punizione:

giovinetto medio moderno MODE ON:
minghia sti qua hann ofatto la cover del pezzo dei mondiali...foooorteeeeee...
giovinetto medio moderno MODE OFF

depeche mode ON (una mia vecchissima battutissima da chat,meglio dimenticare)
ma quanto è figo jack white??? EH????
EH???EEEEEEEEEEEEEEEH?????EEEEEEEEEEEEEEEEH?

Posted By: Meemmow Stanotte ho fatto un sogno assai centimetropolitano (o di centimetropolitana memoria, se preferite).
Passeggiavo in riva al mare quando da lontano scorgo un branco di delfini rissosi che si prendono a capate: intervengono quelli di Greenpeace per sedare la rissa ma finiscono per essere coinvolti e beccarsi colpi di pinna sul volto e nei fianchi. Altri delfini e altri volontari di Greenpeace accorsi sulla scena finiscono per trasformare lo scontro in una vera e propria strage, tra corpi senza vita che galleggiano affidandosi alla deriva e urla di dolore che si levano alte e strazianti.
E prima che potessi destarmi del tutto un pescatore mi posa la mano sulla spalla confidandomi che il mare non è più quello di una volta, mentre versa lacrime amare leccate da un cane zoppo e rognoso.

Minghia Meemmow ma che ti eri mangiato? Zuppa di delfino avariata? :-D

Ciao
Grumo

Oppure: minghia Meemmow ma ti hanno fermato quelli di Greenpeace su via Dante?

Posted By: Lavinia Oppure: minghia Meemmow ma ti hanno fermato quelli di Greenpeace su via Dante?

L'ultima volta che sono stato fermato dagli amici di Greenpeace risale all'anno scorso, di fronte la Fnac di via Roma in quel di Torino: è stata una discussione animata in quanto si parlava di imbrattare le foche di vernice per farle scampare al massacro delle pellicce. A me stava bene, purchè la vernice usata fosse rimovibile dopo un determinato periodo di tempo e non fosse nociva. Quindi non si è parlato di delfini.

Posted By: Propoli A me ricorda una puntata dei Simpson.

Ovvero lo speciale di Halloween in cui Lisa libera i delfini dall'acquario di Springfiled per poi pentirsene amaramente?
Diciamo che i delfini del mio sogno ricorrevano alle pinne per procurare dolore fisico (cit.) e non per imitare il passo dell'uomo.

È un po' che non posto i miei meravigliosi sogni!
Come potreste vivere senza?
Eccone un altro.

Sogno tra il 15 ed il 16/4/2010

(...il sogno ha una lunga prima parte che non sono riuscito a ricordare...)

Cristoforo Colombo sta illustrando il suo progetto, l'assemblea è piena.
Vedo la cartina su cui stanno lavorando... fa CAGARE.

Dal pubblico, inizio ad urlare: "Ma questa strada FA SKIIIIFO! È la più LUUUUNGA che puoi fare! Dammi retta, cazzo! Costeggia l'africa, scendi fino alla Guinea e poi, quando la costa gira a sud prendi il largo, rotta a sud ovest... SFIGAAAAAAATO!"

Vengo spinto e cacciato fuori da alcuni energumeni... in quel momento mi rendo conto della figura di merda e scappo via.

Salgo su, per non combinare altri guai... e rimango, muto, nello spazio, a guardare la terra girare.
Vado avanti veloce... vedo le caravelle che partono regolarmente da Palos, e fanno il loro percorso della minchia... il PEGGIORE percorso possibile per arrivare in America.

Vado avanti di qualche anno. Zoomo sul Brasile. E vedo neri in catene, che cantano in inglese.
Inglese?
Ascolto con attenzione... è proprio inglese.
C'è una sola spiegazione possibile: ho cambiato io la storia.
Qualcuno, in quell'assemblea, mi ha dato retta, ed era inglese.
Seguendo la mia rotta, era arrivato in Brasile.

Risultato: stessi schiavi, ma diversi padroni.
Lo sapevo, avrei fatto meglio a stare zitto.

Stanno cantando... mi abbasso per sentire.
"There's a time to live, there's a time to fly!"

Mi colpisce il "fly"... a rigor di logica, dovrebbe essere "die".
Riconosco anche la melodia... anche se non mi ricordo come cazzo si chiama.
Nella realtà che ero abituato a conoscere, era pop anni 60... (non ricordo il nome del gruppo, ma non sono gli Iron, questo è poco ma sicuro).
E adesso chissà che cazzo di giro ha fatto per essere cantata da quegli schiavi cinque secoli prima...

In quel momento apro gli occhi... mi sveglio.

È ancora buio... ho dormito poco!
"Dai - mi dico - andiamo a trascrivere pure questa stronzata!"
Voglio anche buttare giù la melodia del sogno, non si sa mai... l'indomani con calma la potevo cercare, ogni tanto Midomi risolve.
Accendo la luce.

La luce NON si accende... è ancora buio.
Si sarà fulminata, la puttana.
Accendo dall'altra parte... non va manco questa.
Sarà saltata la corrente.
Cerco la pila ma non la trovo... così scendo al piano di sotto: i due piani hanno due contatori indipendenti, con un po' di culo, sotto la luce va...
Niente.
Probabilmente, manca all'intero palazzo.

No.
Mi correggo... le luci NON mancano del tutto.
Guardo con attenzione i lampadari... non sono spenti.
La luce c'è... ma è debolissima...
No... è... come dire... NERA.
La luce è NERA!

Che cazzo succede?

Mi affaccio fuori dal balcone.
Anche le luci della strada non illuminano.
Sono scure...
Hanno un alone intorno... è come se sparassero NERO.
Ok, mi arrendo all'evidenza: sono i miei occhi il problema.

Se guardo con la coda dell'occhio, un po' di luce la vedo.
Porca puttana...

Per un po' di tempo fisso i lampioni del corso, li vedo appena... si confondono con la notte... però vedo le loro ombre... la luce c'è.

Decido di tornare dentro.
Ma il balcone HA LA RINGHIERA DA ENTRAMBE LE PARTI.

Oltre le due ringhiere, il buio.
Che cazzo succede?
Sono ubriaco? Non ho bevuto... non che io ricordi...

Seguo la ringhiera fino alla fine... non c'è apertura, né da una parte né dall'altra.
Devo per forza scavalcare... ma da che parte?

Vedo da entrambe le parti il buio.

Mi sporgo di più per cercare di toccare i vetri della finestra... ma non ci arrivo.
Mi devo sporgere di più... ancora di più...

In quel momento, sento cantare.
"There's a time to live, there's a time to fly!"
C'è un tempo per vivere... ed uno per... VOLARE?

Mi allontano di scatto dalla ringhiera.
La canzone continua, ossessivamente.
Esplodono delle risate, in sottofondo... ed un vento freddo si alza all'improvviso, mi vuole spingere: cerca di sollevarmi e di buttarmi oltre la ringhiera.

Mi siedo sul pavimento, deciso a non muovermi da lì finché non mi fosse passata.

A poco a poco, lentamente, il vento cessa e ricomincio a vedere le luci.
L'effetto sta passando... di qualunque cosa si fosse trattata.
La ringhiera è da una parte sola, vedo la finestra socchiusa e ritorno dentro.

Prima avevo acceso tutte le luci della casa... e sono al piano di sotto, dove abita mia mamma.
La sento che si lamenta, così le spengo la luce, salgo la scala e ritorno a casa mia. Dovevo ancora trascrivere quella cazzo di canzone.
Tocco la maniglia della porta, per aprirla... e mi sveglio.

Era stato tutto un sogno... fankulo.
Però COMUNQUE è ancora buio... non ho dormito veramente un cazzo.
Mi alzo e vado al computer... c'è ancora tempo per trascrivere tutto.
E per ritornare a dormire.

L'indomani, rileggendo la musica trascritta ed usando Midomi, ho poi recuperato la canzone originale di cui avevo sentito la cover nel sogno.
Il testo recitava "A time to be born, a time to die" ed era tratto da "Turn! Turn! Turn!" di Pete Seeger. Probabilmente l'avevo sentita distrattamente il giorno prima.

EDIT: ecco la cover dei Byrds

Posted By: Marok (...il sogno ha una lunga prima parte che non sono riuscito a ricordare...)

N ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸ ¸ , ø ¤ º ° ` ° º ¤ ø , ¸

:-p

Posted By: Marok
La luce c'è... ma è debolissima...
No... è... come dire... NERA.
La luce è NERA!

questo frammento del sogno mi ha fatto venire in mente La fata ignorante:

Posted By: Marokogni tanto Midomi risolve.

Da quando esiste questo sito? E' meraviglioso, ci ho passato il pomeriggio [per la gioia di mia moglie]. Grazie grazie grazie!
Ritorno lurker, passo e chiudo.

ultimo sogno: dei treni superveloci ed economici solo per le fave

Posted By: quetzalcoatl

Posted By: frappa a proposito di sogni

Tosto il rotoscope, ma che film è?

Waking Life

La Gruma ed io eravamo a bordo di una piccola barchetta, fatta giusto per due persone, la controllavo con una leva a slider tipo quella delle lampade alogene, che scorrendo lungo un alloggiamento aumenta o diminuisce la luminosità; nel nostro caso, modificava la velocità. Il concetto di timone non era implementato.
Stavamo navigando a vista, cioè senza riferimenti satellitari ma guardando la costa, eravamo in effetti a pochi metri dalla costa, dove scoscesi pendii o scogliere ricoperte di verdi abeti o di erba verde scuro si gettavano direttamente in mare.
Il mare non era trasparente, non era azzurro, ma di un verde un po' strano, sembrava che il riflesso di cielo e paesaggio fosse una pellicola traslucida incollata sopra la sua superficie. Per noi era normale, non consideravamo questo mare come sporco, infestato di alghe, o torbido, ma era il mare classico e bellissimo tipico di quel posto.
Eravamo nei mari del nord, in particolare stavamo navigando lungo la costa e all'interno dei fiordi della Norvegia.
Io avevo tolto i pantaloni e la maglietta, rimanendo in costume, e li tenevo in mano all'interno di un sacchettino di cellophane trasparente, per non farli bagnare.
Eravamo seduti nella barca, ma non verso la prua, bensì rivolti verso il lato lungo, appositamente per guardare il panorama che scorreva davanti a noi da sinistra verso destra (la barca quindi stava navigando verso sinistra, giusto?). La Gruma stava alla mia sinistra.
Io commento che eravamo lì per vedere i fiordi, che sarebbero apparsi di lì a breve davanti a noi. Lei mi fa notare che in realtà non sa cosa sia un fiordo. Allora cerco di spiegarglielo prendendo come esempio delle strutture naturali che li ricordano.
"Il fiordo è un'insenatura naturale, una specie di spaccatura nella montagna, dove il mare penetra stretto come un fiume. Quelli veri devono ancora arrivare, sono un po' più avanti, ma qui" e cerco con gli occhi qualcosa in miniatura che li ricordi "puoi vederne un esempio in piccolo". Come se fossi già stato in quel posto e lo conoscessi a menadito.
Trovo una piccola spaccatura di non più di due metri nella montagna, sempre completamente verde, ricoperta di erba che finisce direttamente a picco nel mare, e la porto come esempio del fiordo.
Il fatto che per navigare tra i fiordi, lungo tutta la costa della Norvegia, sarebbe servita una nave con tutti i crismi, non era nemmeno nei miei pensieri.
Era semplicemente giusto così.
Muovo la leva e aumento la velocità. Il vento ci scorre addosso.
Però i fiordi tardano ad arrivare, quindi su sua pressione decidiamo di tornare indietro. Sposto lo slider e la barca cambia direzione, senza nemmeno girarsi.
Ripassiamo davanti ai posti che avevamo visto all'andata [ma non li avevo visti nel sogno, è cominciato che noi eravamo già in navigazione], ogni tanto ci sono delle piccole insenature di pochi metri, tra gli scogli, l'essenziale per ormeggiare una sola piccola barchetta come la nostra, con un minuscolo pontile e una scaletta in legno che porta sulla cima del "promontorio" (ovviamente anch'esso largo pochi metri) per godere del panorama.
Io le chiedo se vuole ormeggiare lì e salire un attimo o se preferisce continuare.
Lei mi dice di continuare, allora le chiedo se sa dove dovevamo portare la barca per restituirla, che era noleggiata. Non lo sa, ma immagina che sia dove l'avevamo presa all'inizio.
Proseguendo nella navigazione arriviamo in un punto in cui il livello del fondale è esattamente a pari con il livello del mare, per cui siamo praticamente su una spiaggia bianca che costeggia le "montagne" con un impercettibile filo d'acqua a ricoprirla, come sul bagnasciuga quando l'acqua si sta ritirando, però fissa, sempre così.
Scendiamo dalla barca e passeggiamo a piedi sulla spiaggia. Non siamo soli, ci sono altre persone qui.
La spiaggia è costituita di tanti sassolini, non più grandi di un centimetro e perfettamente levigati, appiattiti da migliaia di anni di frizione nell'acqua.
Sono quasi tutti di colore chiaro, tanto che ad un primo colpo d'occhio la spiaggia sembra bianca, ma in realtà sono fatti di tanti colori, chiari ma vivaci.
Sono talmente belli e particolari che decido di raccoglierne alcuni, anche se non sono sicuro che si possa. Magari è proibito, per la conservazione del bene naturale, e rischio l'apertura di culo.
Ma ne prendo lo stesso qualcuno, li metto nel sacchettino di cellophane dove avevo messo i pantaloncini, che nel frattempo è diventato una piccola bustina di plastica di pochi centimetri.
Dopo averli raccolti noto una scavatura, come una nicchia nella montagna alla nostra destra: praticamente, la spiaggia è chiusa dai due lati opposti dalla montagna, roccia a picco, e dagli altri due lati opposti dal mare, come un passaggio via terra di una ventina di metri di lunghezza lungo la via d'acqua.
Mi avvicino alla nicchia, e la vedo piena di sassolini provenienti dalla spiaggia stessa, ma ulteriormente levigati in modo artificiale per essere lucidi, come delle pietre dure per farci le collane. Di fianco, una scatoletta di metallo grigio chiaro, con una fessura, che si rivela essere un distributore di sacchettini di cellophane trasparenti, per contenere i sassolini. Un cartello avvisa che un sacchettino costa 90 centesimi.
Deduco che sia possibile prendere gratis quei sassolini, quanti ne vuoi, pagando solo il sacchettino. Siccome la bustina ce l'ho già, ne prendo alcuni di quelli lavorati e li metto insieme agli altri raccolti poco prima. Non prendo e non pago il sacchettino.
Poco sulla destra, sempre nella nicchia, i sassolini diventano talmente piccoli da risultare quelle perline per fare le collanine o le decorazioni, divise in piccole ampolle di vetro a seconda del colore. Ne vorrei prendere qualcuna per mia madre, che le adora. In quel momento mi accorgo che mia madre è di fianco a me, le faccio notare le perline, ma dice che ne ha già tante, e non ne prende nessuna.
Fine.

Ciao
Grumo

Dopo aver lasciato la chat a tarda ora ieri sera, ed essermi messa a dormire, ho sognato che quando mi svegliavo alle 7:30 ritrovavo in chat le stesse persone che avevo lasciato prima... che avevano passato tutta la notte in chat. Ed erano tutti MAAAAAAASKI!!

Ero stata invitata con la mia famiglia in un ristorante per un battesimo o un matrimonio.
Mi hanno detto di entrare nella sala per delle analisi del sangue prima del pranzo (?)... allora senza battere ciglio ci sono andata e c'erano tante barelle da ospedale, con delle persone coricate semicoperte da dei lenzuoli verdi: alcune erano morte, altre stavano aspettando che il dottore finisse di fare il prelievo a chi c'era prima di loro.
Il dottore era girato di spalle, ma aveva sentito che ero entrata... allora mi ha detto: "Ciao Arianna, c'è una barella libera, siediti pure!" (voce mooooolto familiare) non vedendo la barella ho chiesto: "Quale, scusa?" lui si è girato, ha indicato la barella e ha risposto: "Quella lì di fianco a te!" Quale stupore nello scoprire che il medico che faceva prelievi vestito di verde con tanto di cappellino e guanti... ERA ELIO! In preda all'agitazione ho chiesto: "Scusa ma i prelievi li fai tu?" e lui: "E chi sennò?"
Mi sono seduta sulla barella e ho aspettato il mio turno osservando. Praticamente lui faceva i prelievi e i risultati arrivavano subito. Chi aveva problemi di colesterolo o comunque qualcosa che non andava, moriva entro pochi secondi. Ed Elio non faceva una piega a veder morire i pazienti! Questa cosa mi inquietava un po'... però ero tranquilla perchè sapevo di non avere problemi di colesterolo o altro, e sarei sopravvissuta.
Poi è arrivato il mio turno, mi sono messa il lenzuolo sulle ginocchia, Elio mi ha preso il braccio e mi ha detto: "Guarda, l'ago è piccolissimo, non ti faccio male." ed ero ancora più tranquilla, quasi contenta! Non mi ha fatto male infatti... e non avevo problemi al sangue. Io ero l'ultima della lista.
Finite le analisi, abbiamo scansato tutte le barelle (cadaveri compresi) in un angolo, abbiamo apparecchiato la tavola e abbiamo pranzato, saremo stati un centinaio.

Posted By: formytesa
volevano rubare non soldi ne preziosi ma il contenuto della mia cantina (salumi e vino)

Dio mio, ma è un incubo!!! :(

Posted By: Arj Ranpa

Posted By: formytesa
volevano rubare non soldi ne preziosi ma il contenuto della mia cantina (salumi e vino)

Dio mio, ma è un incubo!!! :(

Ciao,

quando i sogni sono brutti e fanno paura vengono chiamati incubi.
La prossima volta, non rubarmi il lavoro!

ciao ragazzi ho fatto un sogno terrificante stanotte
ho sognato che mi vedevo da fuori e parlavo a me stessa, dicendo piu' o meno cosi':
"noi non moriamo mai. essendo parte di un tutto che e' eterno, siamo eterni anche noi, solo non nella stessa forma..
siamo cosi' presuntuosi che pensiamo che i nostri pensieri, le nostre menti, siano qualcosa di importante, e ci teniamo impegnati col lavoro, i divertimenti, le passioni, le angosce, mentre tutto questo e' inutile..
ci rende la vita piu' interessante, ma non ha significato
alla fine noi torniamo, anche dopo morti, a far parte di quel tutto sotto forma diversa..
di gas, di polveri, di carne decomposta"

e' inquietante vero?

e poi mi sono svegliata di soprassalto dicendo "il senso della vita!"

Lo faccio io, prima che mi rubino il lavoro!

Ciò che più mi inquieta del sogno di Frappa, è che gettando la mia gioventù nel buko ho addirittura scoperto il senso della vita...

...alla fine non sto sprecando il mio tempo come credevo...

Mi fa strano dirlo, ma ieri notte ho fatto un sogno di meowmmiana fattura.

Nel sogno c'eravamo: io, Marok, Grumo ed una quarta persona che non riesco a ricordare poteva essere chiunque quindi per comodità diremo che si trattava di QiQQo (sicuramente non si trattava di pheega).

Eravamo tutti in macchina, io guidavo e Marok, seduto dietro, filmava la scena (cazzo aveva da filmare non lo so). La nostra meta era un ristorante dove si mangiava malissimo ma che proponeva uno spettacolo comico stile cabaret molto esilarante.

Il sogno finisce con noi che ci sediamo al tavolo ed ordiniamo 4 pizze. Poi mi sono svegliato. Quel che mi da rogna e' che non ho nemmeno potuto gustare un attimino dello spettacolo. Manco so chi si esibiva quella sera.

Stanotte ho fatto una serie di piccoli sogni che dovrebbero comporne uno solo... Questo perché ogni volta mi svegliavo e poi riaddormentandomi lo continuavo.

#1
Io e una mia cara amica di Bari decidiamo di vederci dopo tanto tempo. Io le dico di vederci nella "sala computer" evitando di specificare quale sala computer di quale posto d'Italia. E infatti non ci ritroviamo: lei va nella sala computer del Festival del cinema di Venezia e io in quella del Carroponte prima che inizi il concerto degli Elii. Fine del primo sogno.

#2
Non trovandoci, ci chiamiamo a vicenda e scopriamo le nostre posizioni. Siccome lei aveva già fatto la fatica di venire dalla provincia di Bari, le dico di restare lì che la raggiungo io. Arrivata a destinazione ci abbracciamo e decidiamo di metterci a vedere qualcosa di divertente sui computer. Smanettando un po' riusciamo a trovare i filmati di una delle videocamere di sorveglianza del casello di Venezia. Tutti i filmati hanno la stessa inquadratura, ovvero prima il volante con su delle mani eppoi la faccia di chi guida (nel momento in cui si sporge per infirlare i soldi nella macchinetta). Decidiamo quindi di giocare a indovinare le mani della gente. Fine del secondo sogno.

#3
Il divertimento finisce in fretta perché dobbiamo tornare a casa. Siccome per la mia amica è troppo tardi per andare in stazione e prendere il primo treno per Bari, allora le dico di venire a casa mia a dormire. Fine del terzo sogno.

#4
Sono un'infiltrata in un palazzo enorme, una reggia, direi. Sono nascosta in un angolo e sono stesa per terra perché ho tanto sonno e voglio dormire. Alcuni folletti fanno la guardia nei corridoi del palazzo e io riesco a non farmi vedere fino a quando uno di loro gira l'angolo e mi scopre. Essendo lui un folletto e io una persona di 1.70 m di altezza, il folletto mi salta sui piedi, ma io li agito e lo mando via. Quando mi sono alzata mi sono resa conto che con un piede devo aver urtato uno Zio Paperone che ho sul letto e che mi è caduto addosso. Per liberarmi l'ho fatto cadere per terra e quindi da qui tutta la storia del sogno.
:D
Povero Zione!