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    • Questo forum è stato realizzato da Marok basandosi sul progetto open-source Vanilla 1.1.5a, realizzato da Lussumo. Su Internet trovate la Documentazione e la Comunità di Nerd che ci stanno dietro. A breve, rilascerò il codice sorgente di questo forum... giusto il tempo di rileggere con calma le minkiate che ho scritto! :)

Vanilla 1.1.5a is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthorMeemmow
    • CommentTime25/04/2009, 16:03 modiFICAto
      1 punto
    Era mezzogiorno, e da una sveglia a forma di Guybrush Threepwood si diffondeva il tema musicale di Monkey Island.
    Il dottor Marok mollò un pugno in testa al povero pirata interrompendo l'allegra melodia che lo aveva destato da un sonno leggermente etilico, trascorse la sua buona mezz'ora al cesso e fece colazione con fiocchi d'avena e latte al genepy.
    "Non c'è modo migliore di cominciare la giornata!", disse ruttando mentre accendeva il suo pc.
    Neanche il tempo di una scoreggia che il cellulare vibrò nervoso accanto alla tastiera.
    "Pronto!"
    "Marok, sono Lavinia..."
    "Ma ciao! Che mi racconti di bello?"
    "... mio fratello, Sebastiano... è stato... è stato... oddio!"
    Lavinia scoppiò a piangere, e Marok rimase colpito a sentirla.
    "Non è che avete litigato di brutto, vero?"
    "Il frigorifero! Lo ha ucciso il frigorifero! Delle braccia schifose lo hanno afferrato da dentro e l'hanno spolpato vivo! Ho fatto di tutto... e non sono riuscita a salvarlo..."
    "Non è che avete fumato di brutto, vero?"
    "Ascolta", disse Lavinia, "Ho preso il primo treno per Milano stamattina, dovrei essere lì alle quattro del pomeriggio. Vediamoci in stazione, ho avvisato anche gli altri"
    La conversazione finì lì, e Marok cominciò a perplimersi parecchio.
    Guardò fuori dalla finestra la primavera che baciava Torino e schifava i passanti.
    Una giornata del genere meritava di essere trascorsa nel mondo analogico, e così fu, giusto il tempo di preparare lo zaino e prendere il primo treno da Porta Susa.

    "... e la signora seduta al suo fianco:non ci si può fidare nemmeno dei dattilografi!"
    "Ah ah ah ah ah ah ah ah ah!"
    "Sei proprio una sagoma, Uollano! Raccontane un'altra!"
    "Mi spiace ragazzi, ho da fare e di pomeriggio ho preso un impegno con una persona..."
    "Passeggiata romantica in via Montenapoleone con promesse da marinaio squattrinato?"
    Il direttore generale Panzeri rovinò la pausa caffè di Uollano e i suoi amici colleghi con una di quelle battute che non avresti messo in bocca nemmeno a Charles Bronson.
    "In realtà, signor Panzeri, stavo per consegnarle il dossier della Idokawa che mi aveva chiesto"
    "E dov'è questo dossier, signor Uollano?", chiese il direttore stronzo che più stronzo non si poteva stronzare.
    "L'ho lasciato sulla mia scrivania, sarò da lei in cinque minuti"
    "Sia lesto, Uollano! Qui non si perde tempo, ma la pazienza spesso e volentieri!"
    Uollano si recò mogio mogio al suo cubicolo, prese il fascicolo col dossier e attese che le porte dell'ascensore si aprissero per portarlo all'ultimo piano. Si ritrovò nel lungo corridoio bianco che terminava con l'enorme porta di mogano che riportava a caratteri gotici il chilometrico nome di battesimo del direttore e bussò facendo riecheggiare il rumore delle nocche sul mogano per tutto il corridoio.
    "E' permesso?", chiese Uollano facendo capolino dalla soglia della porta.
    L'ufficio del direttore appariva deserto, eppure si avvertiva un'aria decisamente malsana, come se qualcuno stesse facendo delle zozzerie in discreta privatezza. Uollano si diresse verso la megascrivania per poggiarvi il fascicolo e togliere il disturbo quando vide in un angolino qualcosa che avrebbe voluto risparmiare ai suoi occhi: rannicchiato su se stesso, circondato da urina e feci, Panzeri dondolava la testa avanti e indietro sfregando tra le mani i bulbi oculari che si era cavato con un tagliacarte.
    "Madre! Madre! Perchè ti ho trombato? Perchè, perchè?"
    Uollano deglutì a fatica, e con un urlo se la diede a gambe levate dall'ufficio del direttore in forte shock edipico. Ma più correva lontano da quella scena pregna di sangue e merda, meno si accorgeva che il lungo corridoio bianco sembrava non aver fine. Giunto finalmente alla porta dell'ascensore ci si fiondò dentro e premette il bottone del piano terra in attesa che le porte si chiudessero, mentre i passi minacciosi di Panzeri giungevano sempre più minacciosi.
    "Madre! Madre! E' forse questo il frutto della nostra colpa?", disse Panzeri puntando il dito contro Uollano mentre le porte dell'ascensore si chiudevano di scatto. L'indice del direttore venne troncato di netto e fece compagnia al giovane uomo scioccato fino a destinazione.
    Uollano era un iceberg di sudore e fifa estrema, quasi non lo si riconosceva più tanto era stremato e sconvolto dall'orrore al quale aveva assistito. Uscì fuori a prendere una boccata d'aria fresca e si ricordò dell'appuntamento in stazione con Lavinia. Mancava giusto un'ora, e al primo tram di passaggio salì sopra cercando inutilmente di darsi un'aria tranquilla e disinvolta. Ogni tanto si voltava per guardarsi attorno, temendo che Panzeri potesse sbucare da un momento all'altro.
    "Biglietto, per favore", chiese un controllore col borsello venuto dal passato.
    "Ho l'abbonamento", disse Uollano frugando nel taschino della camicia.
    Porse la tessera plastificata all'uomo, ma non fece in tempo ad accorgersi che era Panzeri.
    Gli occhi cavati ormai erano un pongo di schifezze tra le dita delle mani, e alcune macchie di urina e feci ornavano l'uniforme di tutto rispetto. Un urlo di terrore scosse i passeggeri, atterriti dalla scena di Uollano che dava di matto come un bradipo in acido.

    Marok arrivò alla stazione centrale di Milano alle tre e un quarto circa.
    Il viavai di gente lo rendeva un pò nervoso, vuoi perchè durante il tragitto si era arrovellato il capo sulla telefonata di Lavinia vuoi perchè un tizio stravolto e forse strafatto gli si stava per parare davanti. Cercò di ignorarlo, ma a fatica accettò il fatto che lo sconvolto strafatto in questione fosse Uollano.
    "Ehilà! Butta male, vedo..."
    "Sto impazzendo Marok! Sto impazzendo!", gli urlò Uollano in faccia con tutta la disperazione che aveva addosso, "Il mio direttore mi perseguita dopo essersi cavato gli occhi in mezzo al piscio e alla merda!"
    "Come giornata non è niente male", gli disse Marok con una pacca sulla spalla, "Qualcuno deve avere sparso LSD nell'aria..."
    Si sedettero su una panchina e attesero il treno di Lavinia.
    Marok porse una bottiglietta d'acqua a Uollano, che la svuotò in un sorso e la sputò in faccia ad una vecchina di passaggio.
    "Qualcosa non va?", chiese il dottore al suo amico sconvolto.
    "Non va tutto, non va", farfugliò Uollano con lo sguardo perso nel vuoto, "Non va tutto, non va tutto"

    Francy era distesa a letto, in piena apnea faberiana, quando il cellulare la destò bruscamente dalla placenta poetica nella quale era avvolta.
    "Pronto?", disse con un tono di voce a metà tra l'incazzato e il formale.
    "FRANCY! SONO MANOVELLA! AIUTOOOO!"
    "Mano, ma cosa..."
    "Un coniglio ha divorato Formy in cucina e mi sta buttando giù la porta!"
    "... ma cosa cazzo stai dicendo?"
    "ODDIO! ODDIO! E' QUI! DAVANTI A MEEEEAAAAAARGGH!"
    "MANOVELLA! MANOVELLA!"
    A Francy non rimase altro che sentire le urla e i pianti di angoscia della giovane donna, mentre un rumoroso masticare di carne prese il sopravvento sul commento sonoro. Poco dopo, rivoli di sangue uscirono copiosi dal cellulare della giovane donna schifata e atterrita. Lanciò lo schifo contro il muro, e mentre continuava a sanguinare come una besta in una tagliola nel bosco si udì una risata raccapricciante dal forte accento leghista.
    "Non è vero, non è vero, è solo un'allucinazione", ripeteva Francy a se stessa per evitare una crisi di nervi. Il cellulare adesso giaceva in una pozzetta di sangue, la risata raccapricciante era cessata.
    Ma l'orrore, il vero e proprio orrore era appena cominciato.

    - continua -
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime25/04/2009, 16:25
      1 punto
    Posted By: meemmow "Il frigorifero! Lo ha ucciso il frigorifero!


    È la giusta punizione per chi tiene un frigo in casa senza scriverci sopra.
    :)
    •  
      CommentAuthorMetallus
    • CommentTime25/04/2009, 17:27
      -5 punti
    Apparte che voglio pure io la sveglia di Guybrush, che però quando lo colpisci in testa dice: "Yikes!"...

    Bel racconto dell'orrore. XD
    •  
      CommentAuthorKlàpač
    • CommentTime25/04/2009, 17:49
      1 punto
    Posted By: Metallus Apparte

    Grammar Nazi, dove sei? ahaha
    •  
      CommentAuthorGrammar Nazi
    • CommentTime25/04/2009, 20:51 modiFICAto
      1 punto
    Posted By: Klàpač
    Posted By: Metallus Apparte

    Grammar Nazi, dove sei? ahaha


    Giovine Klàpač, ogni azione va compiuta nel luogo e nel momento opportuno.
    Metallus in questo istante si trova al punteggio di -2, quindi è già inibito dallo scrivere.
    Posto che niun'anima sensata gli regalerebbe punti... tra due giorni egli risalirà a zero, qualifica che ben gli si confà.
    Allora, e solo allora, potrò provare il sublime piacere di attribuire ad un suo nuovo messaggio un voto negativo, privandolo così di quel punto, quell'unico punto, che gli avrebbe permesso di scrivere di nuovo.
    •  
      CommentAuthorMetallus
    • CommentTime25/04/2009, 20:56
      -6 punti
    DicevatE?

    E comunque apparte non mi sembra un grave errore.
  1.   2 punti
    Aaaahhhh...
    sensazione meravigliosa.
    Oggi, 25 aprile, è davvero il giorno della liberazione.
    •  
      CommentAuthorKlàpač
    • CommentTime25/04/2009, 21:16 modiFICAto
      0 punti
    Posted By: Grammar NaziPosto che niun'anima sensata gli regalerebbe punti... tra due giorni risalirà a zero, qualifica che ben gli si confà.

    Secondo me Metallus si è iscritto con un altro nick (parcosempione@gmail.com) per darsi un voto positivo e poter tornare a scrivere.

    Secondo me.
  2.   0 punti
    Posted By: KlàpačSecondo me Metallus si è iscritto con un altro nick (parcosempione@gmail.com) per darsi un voto positivo e poter tornare a scrivere. Secondo me.


    Egli ne ha facoltà in questo mondo.
    In un diverso mondo, che alcuni appellano "perfetto", occorrerebbe superare un test grammaticale per poter accedere allo status di utenti.
    In ogni caso, non temete: io sarò sempre, nuovamente pronto a cancellare la barbarie ed estirpare l'incultura da codeste pagine blu.
  3.   0 punti
    Posted By: Klàpač Secondo me Metallus si è iscritto con un altro nick (parcosempione@gmail.com) per darsi un voto positivo e poter tornare a scrivere.


    Ma certo!
    •  
      CommentAuthorKlàpač
    • CommentTime25/04/2009, 21:32
      0 punti
    Posted By: Capitan Ovvio Ma certo!

    Grande :-D

    Che tristezza.... anzichè accettare la sconfitta parziale! ehehe
    • CommentAuthorformytesa
    • CommentTime26/04/2009, 00:43 modiFICAto
      1 punto
    ma metallus sei squallido!
    invece di guadagnarti i punti con buone azioni, ti sei creato l'account falso!
    baaaaaaaa
    •  
      CommentAuthorQualcuno
    • CommentTime26/04/2009, 02:55
      1 punto
    Tutto quello che avete scritto finora è molto bello... ma...

    Posted By: meemmow L'ufficio del direttore appariva deserto, eppure si avvertiva un'aria decisamente malsana, come se qualcuno stesse facendo delle zozzerie in discreta privatezza.


    ...quando io faccio le mie zozzerie non puzzo.
    Sappiatelo.
 

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