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Capitolo 6 - IN ALTO I CALICI - Sabato 16/6/2018

Le aspiranti Miss Muretto erano pronte alla finale: solo la lotta selvaggia nella Nutella avrebbe decretato la vincitrice!
Quindi, rivolsero gli occhioni verso di me, unico giudice supremo incorruttibile. Saltellando ed urlettando, mi corsero incontro... e le più veloci stavano già per atterrare sul mio giovanissimo corpo, quando un suono insopportabile, seguito da un lampo, le pietrificò.
Si fermarono a mezz'aria, poi un'interferenza le cancellò dal cielo, restituendo un'impronta sbiadita, sfocata e grigia... ma la cosa più grave era che quel CAZZO di suono c'era ancora!
Allungai il braccio verso il Nokia2600 per intimargli di tacere, ma fu tutto inutile: quel volto luminoso e quadrato puntualizzava la cruda verità. Sì. Sono sveglio alle 10:40. Ed è TUTTA COLPA di CHRISTIAN MEYER!!!Erano le DIECI E QUARANTA!
Ed era TUTTA COLPA DI CHRISTIAN MEYER!

"Mmmmh... che c'èèèè?" - mormorò Choo.
"Iiiiifiiiitness..."
"Eh?"
"ChrrrrrrrstnMrrrrrhyawn... yawn... batte... ghiiiir..."


La bella Choo capì... e si girò dall'altra parte.
Ci pensai un po' su, perché non intuivo esattamente dove stesse sbagliando... poi raccattai coraggio e macchina foto e deliberai: "Mh... io vado..."
"CAAAAAAAAFFÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ!!!"
FITNESS SUL MOLO
Nonostante la pheega, raggiunsi il molo che avevano appena iniziato.
Vittoria!!!

Stavolta, c'erano davvero tutti, Oh, finalmente qualcuno che fa fitnessal gran completo: Giorgio Palombino a sinistra, Christian Meyer in centro, Ellade Bandini a destra, Gilson Silveira alle sue spalle... cazzo, era un baco nel continuum!

L'autistico GRUMO era già là che filmava, quindi mi posizionai sulla punta, in favore di luce, ed iniziai a scattare foto. La giovane Choo, invece, preferì arrampicarsi sulle stesse rocce sulle quali si era sfracellato Rese qualche anno prima, perché li voleva vedere da davanti... altrimenti niente.

Ad un tratto, Christian ebbe l'idea di suggerire dei ritmi con la batteria... ed invitò a Christian alla carica ripeterli a memoria, battendo le mani.
Temevo la catastrofe, stile "Non è mai troppo tardi" di Dado Sezzi e Gianni Branca, con l'aggravante che era sabato mattina... invece, curiosamente, filò tutto liscio.

Probabilmente, l'estrema difficoltà d'accesso (cioè le 11 di sabato mattina) era bastata ad operare una rigorosa selezione sul pubblico jazz... con le dovute eccezioni nello zoccolo duro di ignoranza, cioè noi.

A proposito, avevo riconosciuto chiaramente uno dei ritmi... talmente chiaramente che NON mi ricordavo che CAZZO fosse! Era un'aria strafamosa, ero quasi sicuro che fosse la sigla di un film... ma neanche recente, qualcosa anni '80! Avevo le parole sulla punta della lingua ma NON mi venivano... PiombinoKastrox!!!
Presi dallo zaino carta e penna e Lo spartito misteriosome la segnai, a futura memoria (e sicuramente l'avrò pure scritta sbagliata).

E adesso, ecco un videoriassunto di un minuto delle riprese dell'autistico GRUMO... così vedete che cosa vi siete persi!

Però, la prossima volta, PENTITEVI e svegliatevi PRESTO il sabato mattina: le ore del mattino han l'oro in bocca! Firmato: Dottor Marok. Buona visione e soooooka!

FITNESS IN SPIAGGIA
Riprese by GRUMO


VAMOS A BAILAR
Manquinho riuscì a raggiungerci esattamente un minuto dopo il termine del fitness, quindi per espiare si buttò in mare.
L'acqua era ancora un pochino SKAGERRAK, ma ad un livello SubChoo più sopportabile e, soprattutto, era pulita e piena di pesci... il che nel weekend era praticamente un miracolo! In effetti, c'era poca gente: lo SKIFO eravamo noi.

Alle due, era d'obbligo il pranzo da Diversamente MariaSole: dovevamo spiegare a Manquinho che nel 2006 c'era pheega.
Adesso, non c'era NESSUNO: in spiaggia, in acqua, ai tavoli, che palleggia, che moviola, nonostante il tempo fosse splendido. Perché? Che cazzo avevano combinato i Veeeekki stavolta?

Avvolti in questi dubbi esistenziali, ci fiondammo all'Albatros, dove Ellade ci regalò la "Canzone dell'Amor Perduto", "Dolcenera" (la canzone, non la tizia che canta Young Signorino all'incontrario) e "Fly me to the moon" di Frank Sinatra, che Choo riconobbe come la sigla di chiusura di Evangelion.
E poi negano che siamo un circolo di intellettuali!

Insomma, sembrava un bel pomeriggio, tranquillo, come tanti... poi spuntarono Gilson Silveira e Christian e gli aGRUMIChristian Meyer!

Iniziarono a suonare davanti alla batteria di Ellade... e mi sembrava una cosa divertente!

Poi, Christian convinse a ballare con lui una sconosciuta... e mi sembrava ancora una cosa divertente!

Poi, colpo di scena, Christian Gente che balla all´Albatrosconvinse a ballare anche Choo... e mi sembrava la cosa più divertente del mondo!!!

Quindi, Choo obbligò ME a ballare con LEI... e sembrò divertente a TUTTI GLI ALTRI.

Era la par condicio.
PiombinoKastrox.

Per fortuna, GRUMO non aveva dietro la macchina foto... quindi NON lo vedrete MAI! Ahahahahah!
Consolatevi col video di "Sir Duke" di Stevie Wonder... buona visione!

JAM POMERIDIANA ALL'ALBATROS
Riprese by MAROK


CERCO UN PO' D'AFRIKA IN GIARDINO
Terminate le danze, mi toccava lavarmi per la pheega... ma in un attimo ero già di ritorno! Volevo vedere Palombino alle cinque e Gilson alle sei, entrambi in piazza Libertà, lo diceva il programma!!!

Quindi, alle cinque mi fermai a vedere il seminario di Gilson ipnotizzatoreGilson in piazza Cavour, dove il programma prevedeva lo Stage di Danza d'Espressione Africana.
Tutto chiaro? Bene!

La principale anomalia, in realtà, era l'affluenza: la piazza era sovrappopolata all'inverosimile, eravamo passati dal DESERTO all'INGORGO di pubblico jazz.
Del resto, la lezione era interessante e Gilson era davvero un ottimo oratore.

"Adesso parleremo di BOSSA NOVA... avete domande?"
"Sì, una... -
chiese una signora nelle prime file - Quando inizia il BALLO AFRICANO?"
"Il programma è cambiato... -
sospirò Gilson - Il ballo africano è dopo, alle 18:30!"

Una buona fetta della piazza mormorò parole poco edificanti, ma solo una minoranza andò via: negli altri, prevalse la pigrizia.
Gilson, comunque, non si perse d'animo ed iniziò a descrivere la BOSSA NOVA, che era la musica d'appartamento brasiliana, quella che "si suonava in casa... quindi è stata la PRIMA ad avere problemi di VICINATO! Avete presente?"

L'intera lezione di oggi aveva quindi lo SCOPO di STARE SULLE PALLE ai VEEEEKKI di Laigueglia... era adorabile!

"Sì, sicuramente crederete che io sia un po' strano... - spiegò Gilson - Ma pensate all'inventore della Bossa Nova, João Gilberto. Viveva tutto il giorno recluso come un monaco, suonando alla Eccomi! Posso suonare con te? chitarra sempre lo stesso brano... e teneva sempre TUTTE le finestre CHIUSE, anche quando faceva caldissimo! Però una volta ha aperto la finestra... e, per disperazione, il suo GATTO si è BUTTATO!"

Non era il primo caso, anzi!
Da solista, Elio proponeva "Il Carnevale degli Animali" ed una delle canzoni si chiama "IL CRICETO".
Ebbene, in una bella serata di pochi anni fa (tipo VENTI!), al festival della lirica di Montepulciano, una giornalista amante degli animali si era fermata ad invervistarlo, proprio sul criceto... ed Elio le aveva Cacciate quella ragazza indisciplinata in prima fila, fa casino! risposto: "Adoro i CRICETI. Sono animaletti piccoli e cattivelli, sempre pronti a mordere le dita! Ne avevo uno anche io, poi mi è morto. Si è suicidato lanciandosi dal terrazzo!".
La giornalista ci era cascata in pieno ed era diventata TRISTISSIMA... mentre tutte le Fave erano SCAPPATE per non ridere.

Volete sapere se l'intervista è stata pubblicata e dove? Volete sapere se il gatto di João Gilberto si è davvero suicidato o se vi stiamo prendendo tutti per il culo? Bravi! Usate l'Internét!

Gilson, intanto, invitò sul palco una cantante, chiamata Gilson meets Adi SouzaAdi Souza.

"Voi pensate che noi siamo strani... - continuò Gilson - Ma non vi ho ancora parlato di Dominguinhos! Era un bravissimo musicista... ma poi gli è capitato il colmo per un musicista: è morto per ARITMIA CARDIACA!"

Ridemmo in quattro.
Il primo ovviamente ero io, il secondo Gilson, quindi mi voltai per vedere chi fossero gli altri due... ed erano ARNYKA e CHRISTIAN MEYER, in ultima fila! Non li si può davvero portare da nessuna parte.

"Sì, alla fine è vero, noi Brasiliani siamo un po' strani... - continuò Gilson - A noi piace la pizza CALIFORNIA, con pomodoro, formaggio, pesca, fichi ed ananas... Avete domande?"
"Sì! -
chiese una vecchia sulla cinquantina - Si può sapere che ora inizia il BALLO AFRICANO?"
"Pochi minuti ormai... siamo in ritardo! Ma sono minuti brasiliani! Facciamo salire sul palco un mio amico, nonché grande bassista: Gilson vs Claudio CitarellaClaudio Citarella!"


Gilson e Claudio Citarella suonarono un brano che si intonava perfettamente al borbottio delle madame che volevano la danza africana: sembrava nato apposta.
Anzi, senza quel mormorio continuo, avrebbe perso quel nonsoché!

Comunque, alle 18:45, entrambi rischiavano il LINCIAGGIO per mano delle aspiranti AFRO... quindi pensarono saggiamente di chiudere (anche se Gilson avrebbe avuto ancora tantissime cose da raccontare!) e lasciarono spazio alla danza afrikaAana.

Saremmo anche rimasti, perché alla fine un po' eravamo curiosi... ma purtroppo era pur sempre sabato: dovevamo schizzare in piazza, perché stava per cominciare la GUERRA!

Passando attraverso piazza Libertà, trovammo Giorgio Palombino vs Roberto GattoGiorgio Palombino e Roberto Gatto che parlavano di Conga Swing in 12/8... quindi, Christian Meyer ci abbandonò e si fermò sotto il palco, ipnotizzato.

Quindi, Arnyka si fermò di fianco a Christian Meyer.

Quindi, mandammo tutti e due allegramente affankulo e ci precitammo in piazza Marconi, sperando che il Guardia di Porta non fosse geneticamente mutato.
LA GUERRA DEL SABATO SERA
Anche stasera, eravamo riusciti a penetrare attraverso il gate... VITTORIA!!!
Il fatto di C´è una luce strana, per essere le 17:30... ma vi credo!aver riservato il tavolo alla Coenda ci paraculava contro ogni obiezione, ma comunque eravamo pronti per la GUERRA.

In piazza, si respirava una tensione malsana: ai lati, l'Assessore passeggiava nervosamente avanti e indietro, mentre gli uomini di fatica schizzavano a destra e sinistra, senza un'apparente logica.
Persino l'accordatore sembrava stressato... finché ad un tratto, non esplose un silenzio surreale, la quiete prima della tempesta.

Ben lungi dal recedere dal Defcon1, ci facemmo servire la birra nei bicchieri di plastica, anche se ce ne stava la metà ed il signor Coenda faceva pagare uguale: era l'unico espediente per portarla in piazza al volo, all'apertura della transenna!
Poi non ci saremmo più potuti alzare.

Per fortuna, anche il signor Coenda si era premunito: vendeva i panini già pronti.
Pensate che stessimo sovrastimando il pericolo?
Ebbene, senza che avesse il minimo senso, alle ore 20:20 L´apertura del varcoil gate si aprì ed un'immensa fiumana di anziani si precipitò verso le sedie.

Per poco non ci venne un accidente, ma facemmo comunque in tempo ad okkupare quattro posti per i nostri quattro culi nella migliore posizione possibile: SESTA FILA... e le prime cinque erano riservate!
Avevamo STRAVINTO!

L'intera piazza si saturò nel giro di cinque minuti (scarsi!) ed il gate venne CHIUSO: da questo momento, NESSUNO poteva più entrare!
Chi c'era, c'era... e Pubblico discutibilenoi quattro c'era.
E Arnyka? Sooooooooka!

Scherzi a parte, un errore del genere non era da Arnyka: a livello strategico si era sempre dimostrato un GENIO, appariva nel momento giusto, si piazzava nei posti migliori... che cazzo aveva in mente stasera? Di farsi imbucare da Christian Meyer?

Qualunque cosa fosse stata, NON aveva funzionato: vedemmo Arnyka apparire, da solo, vicino all'amico Guardia di Porta.
I due parlarono per qualche minuto, poi Arnyka finse di entrare alla Coenda, La piazza si riempie per uscirne subito dopo e guardarsi intorno, alla ricerca di una soluzione.

I BANNATI del PercFest, intanto, crescevano in numero e compressione, dietro il fragile firewall della transenna lato budello.
La situazione rischiava di diventare davvero esplosiva... e così, per essere sicuri del risultato, arrivò la polizia ed ordinò all'Assessore di REQUISIRE LE BORSE incustodite. Secondo il nuovo regolamento nazionale, infatti, nella piazza di Laigueglia era vietato alzarsi dal proprio posto, anche solo per andare al cesso. Quindi, NESSUNO aveva il diritto di tenere la Quelli che aspettano... sedia occupata... e la polizia aveva deciso che far rispettare l'intelligenza di questo regolamento era compito dell'Assessore!
Non so perché, ma non sembrava contento.

Vidi l'Assessore venirci incontro, con tre o quattro borse in mano, sorrise... e ne SCIPPÒ un'altra, esattamente dietro di noi

"EHI! - urlò una cinquantenne stridula - LA BORSA È DI MIO MARITO! È SOLO ANDATO IN BAGNO!!!"
"La può venire a ritirare dagli agenti di polizia. Intanto, il posto è libero!"
"CHE COSA? ADESSO NON SI PUÒ PIÙ NEMMENO ANDARE IN BAGNO??? MA STIAMO SCHERZANDO???"


Questo era il Lato A della scena.
Permettetemi di descrivervi anche il Lato B: in quel preciso istante, la finestra del Veeeekkio si aprì e si affacciarono DUE PERSONE. Per la prima volta nella storia, tenetevi forte, apparve anche La strana coppiaLA MOGLIE DEL VEEEEKKIO!
Entrambi ci spiavano dall'alto, ci DISPREZZAVANO e RIDEVANO!

"No, signora... - rispondeva, pacato, l'Assessore - Oggi non si può più..."
"NON ME NE FREGA NIENTE! RIVOGLIO LA BORSAAAAA!!!"


L'Assessore pensò alla salute e restituì la borsa. Ero abbastanza sicuro che stesse recitando... e che le altre fossero oggetti di scena, per tenere a bada la polizia. Se me l'avesse chiesto per tempo, gliene avrei procurato una finta anch'io da farmi fottere, tipo Elii al PalaVaffankulo.

Comunque, da quel momento, nessuno di noi poteva più alzarsi per andare al cesso. Di culo, avevamo bevuto poco e a nessuno scappava da cagare, però Piombinokastrox!

Il meglio, però, doveva ancora venire.
L'Assessore aveva avuto ordine di accatastare delle sedie a lato di una fila "fantasma", cioè uno spazio vuoto tra le file, concepito per le carrozzine dei disabili.
Non era tanto lontano dalla nostra fila, quindi lo vedevamo bene... e sapete che cosa succede in natura ad un'oasi di spazio VUOTO in mezzo al DISASTRO COMPRESSO?

Un manipolo di veeeeekkie, rimaste in piedi, disaccatastò le sedie accatastate e ci si sedette sopra... perché vaffankulo!

Una tizia del comune andò a far presente che le sedie erano riservate ai disabili... e la riconobbi: era la stessa isterica che nel 2009 aveva fatto la voce grossa contro Giuppi1996 perché pensava che tanto fosse da solo.
Stavolta, trovò pane per i suoi denti: le altre VEEEEKKIE sue coetanee le gridarono in FACCIA che delle sue regole se ne SBATTEVANO I KOGLIONI!
Iniziarono a volare parolacce, insulti, minacce, lei non sa chi sono io... signore e signori, finalmente, la GUERRA!!!

Sospirando, mi voltai verso il palco... e, finalmente, notai l'incredibile: Indovina chi è l´intrusoArnyka si era seduto DAVANTI A NOI, nei posti riservati e SORVEGLIATISSIMI... e NESSUNO si era accorto di lui!!!

Dal CENTRO della terza fila, Arnyka contemplava il palco, tranquillo e rilassato.
NESSUNO gli veniva a rompere il cazzo, perché tutti erano già impegnati a rompere il cazzo a qualcun altro: per quanto fosse impresentabile, COMUNQUE la stava facendo franca... era un GRANDE!

A poco a poco, gli altri posti riservati si riempirono, sotto la feroce sorveglianza degli addetti ai lavori... ma NESSUNO intaccò l'imperturbabile serenità di Arnyka.

Alle ore 21:30, da regolamento, i posti riservati smisero di essere tali... e NESSUNO poteva più cacciare Arnyka: CE L'AVEVA FATTA!!!
Era un GENIO, un FOTTUTO GENIO!!!
Quindi, il Capo salì sul palco: il concerto poteva iniziare.
JAZZ atto primo: OLIVIA TRUMMER
Pensavo di averne viste abbastanza, per quella sera... ed invece.

"IN ALTO I CALICI! - esclamò il Capo - PER CHI CE L'HA!"

Dal pubblico, e soprattutto dalle prime file riservate, parecchia gente alzò in alto il bicchiere... DI VETRO!

Dopo gli spray e le bottiglie col tappo, il VETRO era la cosa PIÙ VIETATA POSSIBILE... e NESSUNO della sicurezza si azzardò a dire un CAZZO, perché l'aveva detto il tizio sul palco: era lo SPREGIO definitivo!!!
Per una volta, il Capo aveva detto la frase giusta nel momento giusto. Stava imparando, non c'era fretta, era giovane.

Comunque, salì sul palco Olivia Trummer SoloOlivia Trummer, una pianista che avrebbe suonato DA SOLA per UN'ORA.

Sì, eravamo terrorizzati anche noi, si preannunciava come il pacco del millennio. Invece, lo spettacolo fu avvincente e la "suspence" ci fu davvero: l'inizio sembrava "Essere Donna Oggi".
Poi Olivia andò avanti con Bach e Gershwin, ma nessuno è perfetto... finché Rosario Bonaccorso non duellò con lei al contrabbasso, generando la pregevole escuzione di "Song for Mat", dall'album "In mezzo c'è solo... il mare", che potete ammirare nel prestigioso video di Mazzipunk.

OLIVIA TRUMMER vs ROSARIO BONACCORSO
"SONG FOR MAT"

Riprese by Mazzipunk

JAZZ atto secondo: IL TRIO ITALIANO
La seconda formazione era il Enrico Rava meets Trio ItalianoTrio Italiano: Rosario Bonaccorso (contrabbasso), Dado Moroni (piano), Roberto Gatto (batteria) ed Enrico Rava (tromba).

No, nessun errore, il TRIO era un quartetto: al PercFest si usa così, a noi piace!
E comunque, beato lui.

Per quanto mi riguarda, i primi brani furono una mezza delusione, troppo lenti e soporiferi per un concerto in piazza. Poi, a poco a poco, il ritmo prese vita... fino alla bellissima "Dear Old Stockholm", Pubblico jazz riadattata in "Dear Old Laigueglia".

Anche oggi, a mezzanotte spaccata, il concerto terminò... ed i Veeekki e le guardie tirarono un sospiro di sollievo: la guerra era finita, come dicono i Baustelle.

Bene, visto che avete fatto i bravi, Mazzipunk vi regala un secondo video: la cover di "Retrato en blanco y negro" di Antônio Carlos Brasileiro de Almeida Jobim, quello della canzone mononota!!! Buona visione.

TRIO ITALIANO & ENRICO RAVA
Retrato en blanco y negro (A.C. Jobim)

Riprese by Mazzipunk

JAM ALL'ALBATROS
Senza indugio alcuno, ci precipitammo a prendere posto all'Albatros uccidendo chiunque trovassimo lungo la strada, perché sentivamo da lontano che La jam all´Albatros vista dalla coda per il cessola jam era già iniziata!

Vinta la lotta, a spregio dell'incolumità, tra l'altro conquistando degli ottimi posti, decidemmo di FOTTERCENE.
Sì, proprio così, vaffankulo!

Uscimmo a prendere la focaccia nel budello (ok, io ho scritto "focaccia", però voi poi leggete "PIZZA BIAAAAAAAAANKA"), incrociando l'elvetico Christian Meyer che cazzeggiava nel dehors.

"Marok... vai via?" chiese Christian... e sembrava dispiaciuto!
"Poi torno... - risposi - Vado solo a prendere della pizza... cioè, della focaccia, insomma, quella roba lì..."
"Ah... ok..."


Che stava succedendo al batterista Bobo? Boh... strana persona.
E va be', dopo un'ottima "focaccia" sfidammo la nostalgia canaglia ed entrammo nel nuovo Mayflower, finalmente aperto!
E le nostre foto appese alle pareti? Eh? Fankuuuuulo!

Ritornammo all'Albatros appena in tempo per vedere Christian jamCHRISTIAN MEYER che si sedeva alla batteria!
Finalmente!!!

In realtà, Christian prese solo parte ad un paio di brani, però entrambi notevoli!

Assieme al prode svizzero, c'erano Matteo Alfonso al piano e Lorenzo Conte al contrabbasso.
Insomma, metà "Bridge": potevo scrivere "BRÌ", ma non sono abbastanza simpatico... e comunque, "DGE!".

Vi sarebbe piaciuto assistere a tutto ciò? Bravi! Trovate il secondo dei due brani nel prestigioso contributo filmato dalle porche manine del sottoscritto e dell'autistico GRUMO.

JAM ALL'ALBATROS
Matteo Alfonso, Lorenzo Conte, Christian Meyer

Riprese by MAROK & GRUMO

DIVERSAMENTE DOCUFILM
Per riprendersi dall'improba fatica, Christian si perse a chiacchierare nel dehors assieme ai colleghi, ai curiosi e ai diversamente figati (cioè noi).
Argomento della serata: gli SPREGI di NACO!

Come le FAVE nel loro piccolo si erano inventate il PASS di ALAN MAGNETTI, così il genio di Naco inventava SPREGI contro la burocrazia.
Siccome era pelato, aveva preso la foto di un UOVO, ci aveva disegnato sopra degli occhiali con la penna, si era legato al collo QUELLA FOTO, con scritto "ALL AREAS"... e FUNZIONAVA. Sempre!

"Marok! - esclamò Christian all'improvviso - Perché non fai un docufilm sul PercFest?"
"Eeeeh?"
"Hai tanto materiale! Servirebbe solo uno sceneggiatore... e se chiedessimo alla FRANCESCA DEL CIVAS? Lei scrive bene!"


Sì, era serio... e quella che chiamava "la Francesca del Civas" era Francy6814! Sentirla chiamare in quel modo dava le vertigini!

Intanto, dall'interno dell'Albatros, si udì un inconfondibile suono di armonica. Ci affacciammo... e trovammo Autogestione con Jimmy SambucaJimmy Sambuca, DA SOLO, che faceva la jam per NESSUNO!
Cioè, NESSUNO... c'eravamo noi!

In realtà, Christian ci aveva già abbandonato: si era messo a conversare di musica con Olivia Trummer in diversamente inglese, stile "The Peak of the Mountains".
Parlava male DA DIO!!!

Evvediché, alla fine della fiera, volente o nolente, QUALCOSA di Elio e le Storie Tese lo sfoggiava: era giusto così!
AFTER DA SIRÒ
Alle tre, schizzammo tutti da Sirò, compreso Jimmy Sambuca´s angelsJimmy Sambuca, che però voleva solo salutare: "Non mi fermo, figa! Perché..."

Seguì una lunga litania di bestemmie, che NULLA poté contro la nostra insistenza alcolica: in mezzo giro di rosario, il buon Jimmy era già seduto con noi a suonare l'armonica.
Cromatica, ovviamente.

Tra le frasi migliori, ricorderei: "Cioè, figa eeeee... cazzo [tantissime divinità e tantissimi animali] cioè, figa, cazzo!" fine.
Così, senza il soggetto, il verbo ed il complemento oggetto.
Ci sarebbe sempre rimasto il dubbio di quello che avrebbe voluto dire... peccato.

Alle quattro, passò a salutarci anche Hai il resto di 500 euro?Anuk, con l'omino che si portava dietro, ed entrambi ci tennero a ricordare che abitavano DI FRONTE al palazzo BRUCIATO, in un vicolo largo tipo quattro metri (forse anche meno) e che il loro appartamento aveva un'aria sola, quindi non potevano aprire NESSUNA finestra da mercoledì!

Ovviamente, non potevano neanche più andare sul balcone, per la PUZZA di BRUCIAAAATO, quindi dovevano vivere SIGILLATI in casa, come il gatto di João Gilberto.
Tutto questo, per spiegarci il motivo per il quale facevano l'alba assieme a noi da Sirò.
Contatto! - Lato A Contatto! - Lato B
L'ALBA
Alle ore cinque, solo due persone erano ancora da Sirò, vive: la prima era Choo e l'altra il sottoscritto.

Per fortuna, quest'anno non c'era neanche da eiettare Schopenhauer o raccogliere il cadavere di Franz Crack!
Così, in qualità di unici due superstiti, lasciammo chiudere i signori Sirò e andammo a fare l'alba sul molo.
Si chiama routine: ai veeeekki piace!
Ore 5:50 - l´alba! Buongiorno Favone! Dite che può bastare come zoom? È quasi ora di andare a dormire? Che dite? La bella e il Porko Finché la barca vaffankulo
PS
Dimenticavo... venite con noi, siete ancora in tempo: subito dopo l'alba, siamo andati affankulooooo!