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Il secondo esonero di Algebra
Da quando avevo passato quel cazzo di primo esonero, la stagione era cambiata: aveva smesso di piovere, splendeva il sole... e la notte si CONGELAVA!
Gli spifferi di quella minchia di finestra erano una punizione divina... eppure, mi ero affezionato ai colori di quella strana Casa Marok - Versante NordEst tenda di foglie che mi augurava il buongiorno dal balcone ogni mattina all'alba (cioè mezzogiorno), sopra alle rotaie del tram!
Qualche maligno insinua che avrei preferito una spiaggia tropicale... ma non date retta: mi andava bene anche non tropicale, bastava pure Laigueglia!

Per il resto, la Cumpa di GM stava degenerando: erano completamente pazzi! Con loro si stava DA DIO!
Dopo aver rotto il cazzo perché il suo 23 era un voto di merda, GM aveva organizzato un'uscita per festeggiare Algebra ed era un miracolo se eravamo ancora vivi.

Infatti, sarebbe stato bello coinvolgere anche gli altri illustri membri del Parco dei Diversamente Figati, ma ci fecero PACCO.
TUTTI.
SEGATI e NON SEGATI!
Da segnalare la risposta di Nichel: "Per tutta la vita non uscirò mai di Lunedì, perché è un giorno di merda. Durante la settimana, esco solo per andare in montagna, così il Venerdì sono abbronzato, vado in discoteca e rimorchio un casino di pheega, con la pelle bella scura e le lenti a contatto azzurre!"
Il migliore di tutti però era Zool: per lui, semplicemente, uscire la sera NON aveva senso! Nessun giorno della settimana, non solo il lunedì: "Uscire di casa la sera è noioso! Anche al Sabato, la cosa migliore è studiare o riposarsi leggendo un libro... o guardando la TV!"
Avevamo passato la serata a prenderlo per il culo.

L'unico difetto della Cumpa di GM era la curiosa avversione per il fumo, che mi spingeva al multitasking con Niger, Napalm e, soprattutto, Jena il Rollatore: uscire anche con loro era un porko lavoro, ma qualcuno lo doveva pur fare!
E fu così che nacque un nuovo mito, più che mito una leggenda: il mondo l'avrebbe conosciuto col nome di... JOE STIVALA.
Giovedì 11 novembre 1993: JOE STIVALA
Quel giovedì, finalmente, Niger aveva preso la patente!
Aveva superato senza difficoltà l'esame di teoria e quello di pratica, ma l'impresa più difficile era stata fottere la macchina ai suoi, perché non volevano che la lasciasse in strada e l'autorimessa chiudeva all'una!
Tutto questo per un'Y10... fankulo.

Per fortuna, l'eloquenza del muto ebbe la meglio: ci passò a prendere, puntammo dritti verso i Muri, facemmo la spesa e salimmo in collina, che sembrava il posto ideale per imboscarci in santa pace.

Dopo qualche giro a vuoto, trovammo il luogo perfetto: una minuscola traversa di Strada al Traforo di Pino; era una posizione tranquilla... a due passi da casa MiOpìO: non ci avrebbe VISTO nessuno!
Oltretutto, Jena rollava bene in macchina, lo rilassava... al contrario di Niger, che era rigido come i cazzi che entrano nel culo durante Naja: la strada si stava animando e questa cosa lo innervosiva... tantissimo.

"Tranqui, raga! - disse Napalm - È tutto ok, è normale che stia arrivando gente! Parcheggiano qua per l'HennessyHennessy!"
"Minchia l'ennesi? Figo! E cazzo è?"
"Veramente non sapete cos'è l'Hennessy? È la discoteca dei ricchi!"
"Ah boh... e quanto si paga?"
"Stasera niente... - rispose Niger - C'è una festa di Architettura!"
"E allora andiamo!!! Tu fai Architettura, no?"
"Ci vuole l'invito..."

Pausa.
La tristezza di avere una festa organizzata dalla tua stessa facoltà alla quale TU non puoi entrare perché NON sei invitato superava ogni livello misurabile di sfiga... era qualcosa che andava oltre ogni immaginazione.
Appunto per questo, ci spostammo davanti all'ingresso dell'Hennessy a ridere della gente che entrava: l'avremmo fatto comunque, ma l'erba rendeva tutto più divertente.

Alcuni erano stronzi in giacca e cravatta e sembravano tirarsela un casino, per non parlare della pheega... quindi si potevano tenere la loro cazzo di festa VIP e vaffankulo!
L'immagine più surreale però erano i maaaaski che arrivavano con l'invito ed erano BANNATI perché avevano le SCARPE DA GINNASTICA!
Noi avevamo TUTTI le scarpe da ginnastica... però non avevamo l'invito, quindi a posto.

Ad un tratto, notammo un gruppo di sfigati ORRIBILI, tutti in scarpe da ginnastica, tutti rigorosamente maaaski: facevano QUASI cagare quanto noi e stava per toccare a loro! Pregustammo la scena.

"Voi non potete entrare!" esclamò il buttafuori, secco... senza neanche verificare se avessero l'invito.

"MINCHIA! - disse uno di loro - Ma noi siamo gli amici di JOE STIVALA!"

Il buttafuori si illuminò, sorrise e disse: "Oh, prego!"
E l'invito? Un cazzo!
NON AVEVA SENSO... era l'occasione della nostra vita.

Solo il 25% di noi aveva la parlantina sciolta, cioè uno: Napalm.
Meglio di zero.
Ci facemmo TUTTA la coda, il nostro Jovanotti anticipò il buttafuori, sorrise e disse: "Ciao, siamo gli amici di Joe Stivala!"

Il gorillone lo guardò in modo strano, per un attimo pensai che fosse uno dei tanti a cui Napalm aveva tirato pacco... invece, stava solo caricando da floppy: nel cervello aveva l'Amiga. Quindi, ricambiò il sorriso e disse: "Prego!"

VITTORIA! CE L'AVEVAMO FATTA! ERAVAMO DENTRO!!!

"Ohu! - esclamai - Ma alla fine chi CAZZO sarà Joe Stivala?"
"Shhhh! - disse Napalm - Zitti, raga! Ci sentono! Non facciamoci riconoscere!"

Era poco probabile: la musica era a palla, faceva cagare come al Palace e Niger non conosceva NESSUNO!!!
Speravamo per lui che avesse sbagliato giorno e NON fosse quella la festa di Architettura, perché qualunque altra ipotesi era più TRISTE.

Comunque, di pheega ce n'era parecchia, diversamente moralista e ancor più diversamente vestita, quindi ci buttammo a ballare... e fu il ballo degli astemi, perché l'alcool costava la pelle del culo.

Nella vita normale, odiavo ballare, odiavo la gente tirata e odiavo le discoteche, ma essere là dentro era uno SPREGIO alle leggi stesse della natura, eravamo un VIRUS penetrato nel sistema e facevamo TERRA BRUCIATA, era bellissimo!!!
Grazie, Joe Stivala.
Se mai leggerai queste righe, sappi che la tua festa era una merda... e ci è piaciuta un casino.
Venerdì 12 novembre 1993: LA TSENG
Quel venerdì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno, eppure sul 2 c'era TERRA BRUCIATA: venerdì 12 sciopero della pheega? Mah...
In compenso, a scuola apparve Mandingo.

"Mi è arrivato il PC! - disse - Figata!"

Gli Amighi lo guardarono con ODIO e SCHIFO.

"IBM originale! 486DX33, 4 mega di ram, 200 mega di hard disk..."
"Dai, identico al mio!
- risposi - Hai anche la Sound Blaster?"
"No, meglio: Pro Audio Spectrum 16!"
"Grande! Girano bene i giochi?"
"Eh, mica tanto..."


Nella compagnia degli Amighi iniziò a farsi largo qualche sorrisetto compiaciuto.

"Col fatto che è IBM originale... - spiegò Mandingo - gli mancano i tasti RESET e TURBO..."
"Eeeeeeh???"

Mandingo, che pontificava sul contare i bit della SoundBlaster prima di comprarla, si era fatto rifilare un computer SENZA i tasti RESET e TURBO!

La mancanza del reset era sopportabile: bastava spegnere col tasto "power" e poi aspettare almeno mezzo minuto prima di riaccendere, altrimenti rischiava di andare tutto a puttane.
Pazienza, avevamo tempo.

La mancanza dell'altro tasto, invece, era una catastrofe: il TURBO regolava la velocità del processore!
Di solito, aveva due posizioni: veloce (acceso) e lento (spento).
Nel caso di Mandingo, il turbo era sempre al massimo, quindi andava sempre veloce: tutto a posto? NØ! Andava bene solo per i programmi ed i giochi più recenti, da "Prince of Persia" in poi, che si regolavano sul clock e non sui cicli di calcolo.
La stragrande maggioranza dei giochi più vecchi, invece, conteneva istruzioni del tipo: "Conta fino a 1000 e poi spara!".
Su Amiga aveva senso: esisteva un solo tipo di processore, quindi il tempo che ci metteva un gioco ad eseguire "conta fino a 1000" era più o meno costante.
Da PC era il contrario: quasi tutti i vecchi giochi NON erano giocabili su 486 senza togliere il turbo; nei casi più sfigati, il codice conteneva un calcolo in cui un intervallo di tempo Δt stava al denominatore e tendeva a ZERO... quindi si PIANTAVA TUTTO! Era un errore comune, chiamato "overflow di divisione" o "divide by zero".
Il primo episodio di Monkey Island, per esempio, non partiva su 486 senza togliere il turbo: quello di Mandingo era un baco gravissimo!

"Sì... - ammise Mandingo - E in più anche la scheda video mi dà problemi..."
"Perché? Che scheda hai?
"Una TSENG et-3000..."
"Ah, non la conosco..."
"NON LA CONOSCI??? È la marca più famosa!!!"
"Boh, io ho una Cirrus 5428 Vesa Local Bus e va bene! Che problemi ha la tua?"
"Eh... non è compatibile con molti giochi... tra cui Cannon Fodder!"


Non avevo mai giocato a Cannon Fodder, ma finsi che fosse una perdita gravissima... perché era giusto così.
TSENG
Sabato 13 novembre 1993: IL QUIZ
Quel sabato mi alzai tre ore prima dell'alba, ma non avevo sonno: l'Ansia voleva la rivincita, avevamo l'esame di teoria della patente!
No, niente panico, solo terrore.

Sulla carta, sembrava facilissimo... eppure sapevamo che veniva segata più della metà della gente, quindi c'era sicuramente qualcosa sotto, un ostacolo invisibile!
Era il nemico peggiore, quello che si percepisce e non si vede.
Era l'unico che faceva davvero paura.

Come se non bastasse, eravamo in trasferta: ci avevano accorpato ad un'altra Scuola Guida, che stava al fondo di via Lancia.
Passai da GM, che era a metà strada, e poi continuammo assieme, senza dire una parola.

Eravamo tanti, troppi per quella cazzo di aula, compressi in uno spazio minuscolo con la massima perdita di qualità... e senza neanche l'illusione di copiare: ad ognuno sarebbe stata assegnata una scheda differente!
Ero sicuro che la più bastarda sarebbe stata la mia.

Lessi la mia scheda, sembrava molto facile... TROPPO!
C'era qualcosa che non stavo considerando... ma cosa?
Fankulo.

Compilai, rilessi due o tre volte e consegnai.
Anche GM fece altrettanto, mentre la stragrande maggioranza della gente sembrava in alto mare. C'era qualcosa sotto... ma cosa?

Posai il culo fuori, in strada: per incularmi, dovevano bucare il marciapiede.
In un mondo perfetto, si sarebbe anche messo a piovere... per fortuna a Torino era già arrivato l'inverno.

Qualche minuto più tardi, il Baffo uscì fuori, tutto contento: NESSUNO DEI NOSTRI ERA STATO SEGATO!!!
Zero errori solo per due persone: GM ed il sottoscritto!
Tutti gli altri ne avevano fatti un paio, mentre le uniche a farcela per un soffio (3 errori, il massimo consentito!) erano due tipe, che adesso urlettavano e saltellavano, felici.

Non ci capivo più niente! Per ANNI ci avevano raccontato che l'esame di teoria della patente era un casino... perché?
Avevo paura da giorni, senza uno straccio di motivo: l'esame di teoria della patente È UNA CAZZATA!
Liberatevi dalla paura e gridatelo al mondo, cazzo: l'esame di teoria è una CAZZATA, gli esoneri di Algebra SONO UNA CAZZATA!!!

Ok, adesso avevo imparato: se l'Ansia si fosse ripresentata prima del secondo esonero di Algebra ed avesse solo osato dire un monosillabo, l'avrei ignorata come se lei fosse Marok ed io la pheega. Capito?

Adesso sarebbe iniziato il corso di pratica e sapevo che pure quello era una cazzata: riuscivano a guidare tutti, persino la pheega. Ahahahahah!
Sarebbe stata una passeggiata!
Lunedì 22 novembre 1993: UNA NUOVA SFIDA
Quel lunedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno.
L'occhio perspicace della Voce della mia Coscienza aveva notato che mi era ritornato l'appetito, quindi era tornata in anticipo dal lavoro e mi aveva preparato un pranzo luculliano, dicendo che per guidare serviva energia: avevamo fissato per oggi la mia prima lezione pratica di guida!!!
In un mondo perfetto, avrei CAGATO dentro la macchina... o SBOCCATO... o entrambi.

GM aspettava in piedi, di fronte alla Scuola Guida, e sembrava teso... però quando mi vide urlò: "AJEJE?".
Sorrisi e risposi: "BRAZORF!"... e ridemmo come due pirla.

Tranquilli, non si trattava di comandi nerd (e neanche di sacrifici propiziatori a Borghezio o a Satana!), era solo un innocente sketch di Aldo e Giovanni e Giacomo che avevano trasmesso a Cielito Lindo!
Un giorno vi racconterò i dettagli.
L'intera puntata di domenica, in realtà, era stata una figata: era dedicata al lavoro, "la droga più micidiale del XX Secolo"! Claudio Bisio aveva cantato due canzoni di Paté d'animo ("Alfonso 2000" e "L'urlo") ma la cosa più commovente fu l'appello del percussionista brasiliano pazzo, Gilson Silveira, che cercava una nuova sala prove: si era fatto buttare fuori dalla vecchia perché faceva troppo casino!

Boh... basta cazzate, dovevo concentrarmi.
In realtà non me la cavavo male con la guida: i giochi di macchine mi piacevano, mi ero addirittura disegnato 4d Sports Drivinguna pista a forma di cazzo su 4d Sports Driving!

"Allora? - disse GM - Ce l'hai il foglio bianco?"
"Eccolo qua...
- risposi - Fankulo!"

Il "foglio bianco" era la preview del "foglio rosa" e permetteva di guidare in compagnia di un esperto.
Lo spregio era che GM ci vedeva PEGGIO di me (gli mancava 0.50, cioè il DOPPIO!) e la "guida con lenti" l'avevano data SOLO A ME... perché io avevo autodichiarato di possedere degli occhiali e lui NO!
Ero il più grande coglione della storia... fankulo.

Alle due, la Punto rossa si fermò davanti alla porta; riconobbi il pilota, che sorrideva felice, sereno... era uno dei nostri compagni di corso più analfabeti, era la prova che riuscivano a guidare proprio tutti.

Alle nostre spalle, c'era l'enorme jeep blu della polizia armata di MITRA: era la scorta armata del giudice antimafia.
La nostra auto era in divieto, non ci si poteva fermare in NESSUN punto della strada, eravamo lì solo perché i poliziotti erano abituati e chiudevano un occhio, quindi la prima guida della nostra vita sarebbe iniziata con un'infrazione! Figata!!!
E adesso? A chi toccava iniziare?

"ALLORA? - mi gridò il Baffo - SALI O NO?"

Aveva deciso il Baffo ed aveva scelto me... grazie, ben gentile!
Mi incamminai verso la macchina.
PRIMA VOLTA AL VOLANTE!
Spalancai la portiera anteriore sinistra per la seconda volta nella mia vita!
La prima ero in Irlanda, da quelle parti guidano al contrario.

"Io non so proprio niente! - esclamai, sedendomi - Deve partire da zero!"
"Va bene! - rispose il Baffo - Però dammi il tempo di salire!"

Mi voltai verso destra, stupito: ero convinto che il Baffo fosse di fianco a me... invece era uscito per far entrare GM e io NON me n'ero accorto!
Cominciamo bene.

Con calma e pazienza, il Baffo mi insegnò a regolare il sedile e gli specchietti... e poi me lo ripeté una seconda volta.
Quindi, mi chiese: "Perché ti sei messo così avanti?"
"Eh? - risposi - Ma... mi ha detto che devo toccare il pedale in questo modo e..."
"Davvero hai le gambe così corte? Non è possibile, neanche le DONNE!"

GM, da dietro, scoppiò a ridere... quindi il Baffo capì.

"Va bene! - sospirò - Adesso prova a mettere in moto. Come ti ho spiegato! Vai!"

Nei film, quando un principiante mette in moto, l'auto sobbalza e poi si spegne: ero pronto, rassegnato al fatto che sarebbe successo anche a me.
Invece, la Punto partì, regolarmente... cazzo! Era davvero così facile?
Rispetto alle quattro frecce della tastiera, il volante era scomodissimo, ma mi astenni dal farlo sapere al Baffo: temevo che non avrebbe apprezzato.
Tutto il resto era facile... davvero!
Quindi, il Baffo mi fece girare a destra in una via deserta, sembrava tutto a posto. Sapevo già guidare!
Infine, mi fece accostare e spegnere il motore.

"Adesso riprova a partire! - disse - Come prima!"

La Punto fece un salto e si spense.
Che cosa avevo fatto di diverso? Cazzo! Dove avevo sbagliato?
Riprovai di nuovo... e poi di nuovo... non mi veniva più.

"Devi fare più attenzione alla frizione! - mi spiegò il Baffo - La muovi troppo a scatti! Cerca di essere più dolce e ascolta il motore!"

Solo in quel momento, iniziai a capire: c'erano i doppi comandi.
Quindi, la prima partenza l'aveva fatta lui per levarci in fretta dai coglioni, perché c'era la polizia!
Fankulo.

Far funzionare quei cazzo di tre pedali con solo due piedi fu estenuante, chi CAZZO aveva progettato un sistema di merda del genere?
Anche il resto fu una tragedia: a forza di fare attenzione alla strada mentre si muoveva, mi venivano le vertigini! Cazzo! Non mi sentivo così handicappato dall'ultima volta che mi avevano obbligato a giocare a pallone.

"Ok, basta! - disse il Baffo - Fermiamoci!"

Non vedevo l'ora! Mi preparai a saltare giù, quando il Baffo mi bloccò: all'esame, c'era una PROCEDURA da rispettare persino per SCENDERE dalla macchina! Che incubo, cazzo!!!

Quindi, venne il turno di GM: il sedile arretrò di circa mezzo metro (stima per difetto) e gli specchietti furono riorientati di conseguenza.
Superato il trauma iniziale, nel giro di poco tempo GM prese confidenza... sembrava bravo!

"Attenzione - disse il Baffo - Adesso c'è un incrocio trafficato, vedi il cartello? Che cosa dice? Dare precedenza! Quindi, rallenta!"

La macchina fece un rumore assurdo e poi si fermò di colpo.

"CHE COS'HAI COMBINATO?" urlò il Baffo.
"Ho solo sbagliato pedale..." si giustificò GM.
"AH! SOLO???"

GM aveva scambiato l'acceleratore per il freno: se il Baffo non avesse inchiodato, saremmo finiti dritti in mezzo all'incrocio!

A parte ciò, il Baffo decretò che, dei due, ero io la negazione assoluta!
Ero perfettamente d'accordo.
Giovedì 2 dicembre 1993: CORDIALMENTE
Quel giovedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno, ma avevo dormito di merda.
In parte era il freddo: la temperatura esterna scendeva a livelli SIBERIANI e gli spifferi che entravano da quella cazzo di finestra stavano diventando insopportabili; la Voce della mia Coscienza aveva spinto contro i vetri quelli che chiamava "salami", cioè dei cuscini che, a suo dire, avrebbero risolto il problema! Ovviamente, non facevano un CAZZO.
Quando stavo al computer fino alle cinque del mattino, escludevo ogni tipo di sensore: caldo, freddo, fame, sete, un cazzo! Poi mi alzavo per andare a dormire, felice, tranquillo... e mi accorgevo di essermi IBERNATO! Dal naso scendevano le STALATTITI!
Quindi, dormivo di merda, al mattino stavo di merda, ci mettevo tutto il giorno a riscaldarmi... e poi si ricominciava da capo.

Tra i tanti incubi, alcuni erano legati alla scuola guida: ero sul marciapiede e camminavo volando, in piedi, a bassa quota, tenendo i piedi immobili e sollevati a pochi centimetri da terra; sfioravo la folla, senza che NESSUNO si voltasse o facesse una piega... come se tutto fosse normale.
Dopo un po' urlavo: "OOOOH! CAGATEMI! STO VOLANDO, CAZZO!".
Quindi, giustamente, cadevo con il culo per terra, mi svegliavo... e capivo di essere handicappato.

Ironia della sorte, GM mi aveva portato a scuola un cd-rom masterizzato con un gioco di macchine: Megarace.
Non era un gioco qualunque, perché pesava MEZZO GIGA: più del DOPPIO del mio intero hard disk!!!
Così, avevo in programma di passarci la serata!
Se non mi avesse telefonato Niger.

"Marok - disse il muto - Dovrei registrare un cd su cassetta e..."

Sospirai, ebbi pietà e l'handicappato arrivò, puntuale come la sfiga.

"Certo che si sente da Dio il tuo stereo... - disse il muto - È incredibile, per essere così piccolo..."
"Basta saperlo usare..." risposi.
"Lo porti mai in giro? Tipo alle feste?"
"Ma fottiti!"

Il disco durava poco (per fortuna, perché faceva CAGARE!), ma comunque avevo acceso VideoMusic! C'era uno special su Bjork... meglio di niente.

"Ma come si vede bene VideoMusic! - esclamò il muto - Come fai a vederla così?"

Niger aveva una grande casa all'ultimo piano, come Beat, eppure nessuno dei due riusciva a vedere VideoMusic senza le righe: quello che succedeva da me era un miracolo.

"Ho messo un'antenna portatile in salotto..." spiegai.
"E prende? Quaggiù al terzo piano? In mezzo ai palazzi?"
"A quanto pare... Pure la radio arriva perfetta, senti!"
"Hm... In effetti... Ascolti mai Radio DJ?"
"Il meno possibile..."
"Però mi puoi registrare delle cose, se mi dovesse servire?"
"Sì..." sospirai, sintonizzando su 90.90.

In quel momento stava parlando una DJ, chiamata Manu, che annunciava la fine del suo programma... e l'inizio del successivo.

"Visto? Il segnale è perfetto!"
"Aspetta! - disse il muto - Mi fai sentire?"
"Stasera non ve ne andate! - continuò Dj Manu - Dopo di noi ci sarà Linus, con la prima puntata di... Cordialmente!"

Niger sgranò le orecchie, come se potesse essere una cosa bella.

"Condurrà il dj Linus - proseguì dj Manu - Ospiti in studio, ELIO E LE STORIE TESE!"

Fu un flash.
In un picosecondo avevo già tirato fuori una cassetta, l'avevo messa dentro ed avevo iniziato a riavvolgerla... senza neanche fare caso a Niger che se ne andava sbuffando: "Che palle, speravo fosse una cosa bella... fankulo!"

Per la cronaca, l'inizio fu una merda.
La prima chicca fu una nuova versione di "Amico Uligano", la vecchia sigla di Mai dire Gol, con una strofa aggiuntiva... niente male!
Infine, la figata assoluta: telefonò in radio una certa Roberta di Bologna (che sembrava davvero donna, cioè, femminile!) e chiese ad Elio di dedicarle una canzone su un PACCO ricevuto dai suoi amici.
A quanto pare, l'avevano mollata in una piazza di Bologna, sotto la neve mista a pioggia... non si fa così, no?
Anziché mandarla a cagare, Elio la assecondò fino alla fine.
Senza scomporsi.
Calmo, tranquillo.
Quindi, improvvisò davvero una canzone... così, al volo!

Era un fottuto genio, cazzo!
Prendeva la SFIGA e la trasformava in LEGGENDA!
Il finale a spregio, poi, fu un tocco di classe: "Nella mia cameretta, come Albachiara, mi tocco, mi tocco e via!"

Basta, cazzo! Dovevo assolutamente riuscire a vedere dal vivo un concerto di Elio e le Storie Tese, almeno una volta nella vita.
ROBERTA DI BOLOGNA
Elio e le Storie Tese Live in Cordialmente 2/12/1993



(Download - Mp3 16.6 Mega)
Venerdì 3 dicembre 1993: IL PERSONAGGIO MISTERIOSO
Quel venerdì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno, ed ero messo male, cazzo. Malissimo! Una volta arrivato a scuola, mi sembrò addirittura di vedere una ragazza... ad informatica!

In effetti, l'intersezione con l'insieme pheega era quantomeno discutibile, ma sembrava che respirasse, avesse meno di trent'anni e non avesse il cazzo!
Boh... aveva sbagliato strada? Si era persa? Oppure non era vedente ed anche gli altri sensi, compreso il quinto e mezzo, si sentivano poco bene?
Sicuramente, guidava meglio di me... sulla fiducia.

"Marok! - disse Mister Bean - Ti presento la mia ragazza!"
"Oh, ciao! - esclamai - Sei venuta a farti un giro?"
"Ehehe sì! - rispose lei - Ero curiosa di venire a vedere la gabbia di pazzi di cui mi parla sempre lui! Ma esageri sempre... non sono così male!"

Riassumendo, avevano una tipa sia Mingo sia MisterBean: il mio problema non era l'iniziale del nickname.
A proposito: dopo un po' arrivò anche MiOpìO, ma NON si avvicinava, si limitava ad OSSERVARCI!
Niente da dire, come vedetta era perfetto.

Ad un tratto, la giovane si congedò, quindi MiOpìO sentì che era il suo momento: adesso c'eravamo solo noi, poteva esprimersi senza rischiare la minima figura di merda... no?
Quindi, finalmente libero, urlò: "MA CHI È 'STO CEEEEEEEEEEEEEESSO???"

Gelo.

"È LA MIA RAGAZZA!" rispose MisterBean.

MiOpìO divenne viola, poi verde, poi azzurro a pallini gialli... e tutt'intorno la gente schizzava via, perché si vergognava a ridere in faccia a MisterBean!
Era la figura di merda più epica della storia... nessuno, mai, dalla fondazione di Informatica ad oggi, avrebbe mai potuto fare di PEGGIO!
Era la catastrofe, il disastro totale!!!
E noi C'ERAVAMO!!!

Avremmo ricordato quella giornata per sempre.
Giovedì 9 dicembre 1993: SINTONIA
Quel giovedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno, ma sarei rimasto volentieri a dormire!
Cinque giorni prima era morto Frank Zappa ed oggi probabilmente anch'io: avevo Scuola Guida SENZA GM, che seguiva Analisi1.

Invece, stava filando tutto liscio: avevo l'Ansia a mille, ma non avevo fatto nessuna cazzata... era la prima volta!

Al termine dell'ora, la destinazione finale apparve, in tutta la sua impaziente bellezza: la Scuola Guida era alla fine della strada, sempre dritto!
Ricominciai a respirare, mi rilassai, finalmente sorrisi... e la Punto, da sola, piantò un'inchiodata assurda.

Guardai il Baffo, il Baffo mi indicò l'angolo destro della macchina.
Un'altra auto era accostata al marciapiede, con la portiera aperta, e io non me n'ero minimamente accorto... anzi, ero così felice di essere alla fine che, anziché rallentare, stavo accelerando!
Grazie all'inchiodata del Baffo, avevamo evitato l'incidente per UN millimetro. Stima per eccesso!
Tutto questo davanti alla camionetta della scorta del giudice antimafia.

Fankulo, quella sera mi sarei consolato con Cordialmente.
Perché tutto non era facile come registrare dalla radio... eh?

Impostai la frequenza, cioè 90.90, ma si sentiva solo del fruscio.
Che palle.
Iniziai i controlli: l'antenna era collegata e le altre stazioni si prendevano bene.
Tutte.
Pensai che RadioDj potesse avere cambiato frequenza, ma niente.

Telefonai a GM: "FINANZA!!!"
"Fottiti! Cazzo vuoi?"
"Tu la prendi RadioDj?"
"Certo, perché?"
"Anche adesso? Prova!"
"Eh? No! Adesso non si sente. Come hai fatto a spegnerla?"

In preda alla disperazione, chiamai persino Niger... stesso risultato.

Oggi, 9 dicembre 1993, per la prima volta nella storia, si era FOTTUTO il ripetitore di RadioDj, la seconda radio per copertura nazionale dopo Radio Maria!
E Cordialmente? Vaffankulo!
Lunedì 13 dicembre 1993: ESCO DAL MIO CORPO
Quel lunedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno.
L'altra sera a Cielito Lindo, Aldo Giovanni e Giacomo avevano fatto l'esame della patente: mi prendevano per il culo persino su RaiTre!

Persino il platano al di là del vetro, per disperazione, perdeva le foglie... ma non era così male: al tramonto si intravedevano le Il Fungo di via Re (view from Casa Marok)cime innevate delle Alpi Graie, alle spalle del "fungo" dell'acquedotto, e la notte era anche meglio, un mosaico di luci!
Mancavano solo le puttane... che erano l'unica cosa che avrebbe dato un senso alla patente.

Comunque, dopo gli insulti del Baffo, scappai da Obelix e trovai UN NUOVO ALBUM DI ELIO E LE STORIE TESE!!!

Si chiamava "Esco dal mio corpo e ho molta paura" Esco dal mio corpo e ho molta paura e raccoglieva le vecchie canzoni delle cassettine, però registrate da Dio!
Fu un'emozione risentirle da CD.
In realtà, ne mancavano parecchie all'appello... però c'erano "Catalogna", "La saga di Addolorato", "You", "Né carne né pesce", "Faro" e la versione completa di "Amico Uligano", quella di Cordialmente!

Altre NON le conoscevo: avevo i miei limiti, Vostro Onore.

Alla fine, "Mandingo, il segreto dei Pornostar" era un semplice inciso, non una canzone, ma erano gli ultimi secondi dell'album a nascondere il tocco di genio definitivo: una vecchia incazzata gli aveva lasciato qualche Elio in WordStardedica in segreteria... e loro ne avevano fatto il remix!

Canale sinistro: "Hai una voce di MERDA, come quella che canti, come sei un uomo di merda, come sei un vigliacco, come sei un pornografico, come sei un depravato, come sei tutto, sei un uomo di merda! Il Signore non ti deve mai lasciare in pace, ti deve dare tante di quelle mortificazioni, tanti di quei grattacapi che solo il Padre Eterno te li può dare, e te lo auguro di tutto cuore, perché vi sto perseguitando tramite una fattucchiera!"

Canale destro: "Brutto stronzo, m'hai rovinato un figlio con le tue sporche e luride canzoni. Ma non devi avere pace finché vivi. Ti perseguiterò sia mentalmente che fisicamente che pissicologicamente come hai fatto con mio figlio. Stronzo, tu e tutto il tuo complesso. E firmati con il tuo nome, perché, hai paura di essere scoperto? T'ho scoperto lo stesso. Stronzo!"

Era GENIO, GENIO PURO!!!
Ogni fan di Elio avrebbe riconosciuto in quella traccia la voce dei propri genitori... era l'inno alla perversione della mente umana!
Martedì 21 dicembre 1993: A SUA VOLTA... GABRIEL
Quel solstizio d'inverno mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno; erano gli ultimi giorni di scuola del 1993, quindi mi aspettavo di trovare sul 2 tutta la pheega vestita da Babbo Natale, sarebbe stato un gesto carino!
Invece niente... peccato.

Ridendo e scherzando, stava finendo il 1993... era il momento dei buoni propositi per il 94! Beh, sicuramente vedere un concerto di Elio e le Storie Tese... ma anche di Fabrizio De André: aveva cantato dal vivo a Cielito Lindo, l'altra sera, per l'ultima puntata, era stato un grande!

Poi beh... evitare Naja, evitare il lavoro... prego notare che trovare pheega non era neanche più nel regno delle ipotesi, era più facile che a Torino facessero il metrò!

E va be', dopo ore di cazzeggio e di lezione assolutamente inutili, ritornai a casa... e feci la scoperta più importante dell'anno: A sua volta... Mago GabrielIL MAGO GABRIEL ERA TORNATO!!!

Aveva cambiato canale, non più TF9 ma Videogruppo, alle otto di sera di martedì e di mercoledì... quindi ADESSO!
Cazzo!!!

Accesi immediatamente la TV e devo dire che vaffankulo: era una palla solenne.
Lo splendore della vecchia trasmissione di TF9 sembrava appassito e la nuova spalla non era all'altezza del suo ruolo... a differenza del mai troppo compianto dottor Vannucchi.

L'unica nota positiva fu la telefonata di un tipo, un certo Ivan... perché fu il Mago Gabriel a prendere per il culo lui: ARTE PURA!
Chissà chi CAZZO era questo IVAN... boh, chiunque fosse, vaffankulo.

A fine puntata, poi, il Mago azzardò previsioni per le elezioni politiche del 27 marzo '94. Testuali parole: "Noi abbiamo visto che forse ci sarà qualcuno di notevole importanza giustamente che si metterà anche lui in mezzo alla ghenga!".

Ne avevo sentite tante di previsioni... ma quella era l'unica che mi dava fiducia.

Dai, cazzo! Stava finendo il 1993... adesso sarebbe andato tutto per il meglio: ero libero dalla galera del liceo, avevo 18 anni, il mio computer era una figata, mi potevo vestire come cazzo volevo, c'era la spada di Damocle della Naja ma a quanto pare gli esami erano una cazzata, l'unica rottura di coglioni era prendere la patente ma in fondo non mi obbligava nessuno! Soprattutto, non ero più obbligato a frequentare stronzi... ero libero, cazzo, LIBERO!

IL MAGO GABRIEL vs IVAN PIOMBINO (21/12/1993)




skarica in MP4 (67.1 Mega)
(registrazione by Ivan Piombino)
Sabato 25 dicembre 1993: IL PRANZO DI NATALE
Era notte fonda, quando un lamento angosciante mi strappò alle belle figlie di Morfeo.

"SVEGLIATI! SVEGLIA, anima sciagurata e BRUTA! Molto meglio sarebbe stato se, anziché te, mi fossi comprata un bel MAIALE!!! Oggi avrei cucinato i salami, i prosciutti, la soppressata..."

Il destino della Voce della mia Coscienza era decisamente ironico: aveva speso la vita a studiare i latini e i greci e adesso se ne usciva con le stesse frasi di MinchiaSabbri.
Anche "la vecchia della segreteria di Elio" non le veniva male.

Comunque, per accelerare il mio ritorno nel mondo dei vivi, MammaMarok spalancò la finestra, lasciando che il gelo polare penetrasse nella stanza. La notte della vigilia ci aveva regalato Il risveglio: neve a casa Marokla prima vera nevicata dell'inverno, i rami più bassi del platano buttavano un po' di bianco dentro casa e...

"MUOVITI! È TARDI!!!"

Non c'era spazio per la poesia, né per i buoni sentimenti: era NATALE, vale a dire sacrifizio, tradizione, umiliazione, supplizio... ma poteva fruttare parecchio!
Così, mi turai il naso come i fascisti che votano DC e ficcai la camicia elegante dentro ai pantaloni eleganti... noncurante delle beffe dello specchio e di Nerina, che mi prendeva per il culo.

"Oh... oggi sembri quasi normale!" commentò MammaMarok, felice.

Mi aggrappai a quel "quasi" con tutte le mie forze, mentre attraversavamo Torino da Ovest ad Est, puntando verso la zona viola del Monopoli: la collina.
Da quando erano in pensione, i miei meravigliosi zii si erano autonominati Famiglia reale di SavoiaFamiglia reale di Savoia, avevano tagliato ogni legame con la plebe e si erano ritirati in quella che chiamavano "la casa in collina".

In realtà, abitavano in un condominio SOTTO la collina... quindi SOTTO le ville dei ricchi, lontani dai negozi, nell'UNICA zona in cui non arrivava il segnale tv.
Nemmeno la più costosa delle parabole gli avrebbe regalato il segnale di VideoMusic o delle piccole reti private: la scienza non aveva ancora inventato il "parabolone" della Gialappa's Band, che faceva finta di prendere TF9 da Cologno Monzese! Mio cugino, per reazione, era diventato radioamatore.
Comunque, poteva andare peggio: poteva essere davvero collina.

Laggiù si arrivava col 67, un cesso di autobus che nei giorni normali passava una volta ogni quarto d'ora, figuriamoci a Natale... ma l'attesa fu il problema minore: per un'ora di viaggio, MammaMarok mi aiutò gentilmente a ripassare il protocollo, che risuonava identico alle cantiche dell'Inferno.
Poi si aprì il sipario: si andava in scena.

"Allora? - disse zio Savoia - Come va il nostro studente?"
"Oh, molto bene! - risposi - Sono sempre uno dei migliori!"
"Che bravo... meno male! È così difficile trovare lavoro! Dai, mettiamoci a tavola!"

Quel lembo di terra disgraziata aveva una sola cosa positiva, il panorama.
Nonostante fossimo in basso, guardando verso Ovest si vedeva l'intero l'arco alpino (ma con gran pena le reca giù!) e quel mattino le montagne erano imbiancate come le vostre mani durante "Non è la Rai".
Tutto il resto era noia: il condominio aveva un giardino interno, ma Fotti il Sistema!NON si potevano tenere animali neanche DENTRO casa propria e...

"Che succede? Non bevi?"

Accesi gli occhi, zia Savoia mi stava porgendo un bicchiere di vino rosso! Sorrisi ed accettai, non mancando di esprimere elogi casuali.

Anche oggi, si era travestita da Marina Ricolfi Doria di Savoia; mi ero sempre chiesto come fosse durante i giorni normali.
Nonostante le apparenze, la sua cucina piemontese era ottima: lardo, formaggi, verdura ripiena, carne cruda all'albese, vitel tonnato, peperoni, acciughe al verde, bagna cauda... ed eravamo solo agli antipasti! Era il pranzo delle 12 fatiche di Asterix.
Di solito, chi mangiava in quel modo stava simpatico alla natura e restava magrissimo (un po' come GM!), ma NON era il loro caso: i maaaaski di tutti i rami della mia famiglia avevano pance che facevano provincia.

Per digerire, c'erano il vino e lo spumante, ma li razionavo per rimanere concentrato: non ero lì per divertirmi. Durante i monologhi dell'imperatore, la difficoltà non era mostrarsi d'accordo, ma fingere che me ne potesse fottere qualcosa!
La maggior parte delle persone lo faceva tutti i giorni, però alzandosi prima al mattino: si chiamava LAVORO.

"L'Italia è sempre peggio! - esordì zio Vittorio Emanuele di Savoia, accendendo il sigaro - I giovani se ne fregano, sono arroganti, egoisti, ignoranti, maleducati, non hanno più valori... l'Italia È! Uno!! SCHIFO!!!"
"Vedessi in Svizzera che bello... - intervenne zia Savoia, con voce soave - È tutto così ordinato. Persino nei sottopassi non c'è neanche una scritta e, se ci sono dei disegni, sono beeeelli! Tuuutti belli ordinati, vedessi! Son fatti dal Comune!"
"Niente sporcizia! - concluse zio Savoia - Niente parolacce sui muri! Non è meglio?"

L'inferno, cazzo.
Era una rappresentazione dell'INFERNO!

"È proprio un altro mondo..." commentai.
"ECCO, MA PERCHÉ? - sbraitò zio Savoia - Perché gli Svizzeri sono riusciti a far rigare dritto gli italiani! I treni arrivano in orario e guai se ti azzardi a buttare una carta per strada! Blblblbsgrunt. Si chiama educazione! Valori del vivere civile! È quello che ha cercato di insegnare agli italiani Buon Natale FascistaMussolini... rispettare le REGOLE! Poi han vinto i delinquenti, gurgle gurgle, hanno mandato in esilio persino il re! In quarant'anni di governo di delinquenti, sono venuti su solo delinquenti! Sgrurgle. Com'è l'Italia oggi? Ai giovani non interessa più guadagnare, fare carriera, metter su casa, difendere la patria, non hanno uno scopo né bisogni: si accontentano! Cosa vuoi fare con gente così?"

Quanto sarebbe stato SPLENDIDO se zio Savoia avesse avuto almeno una parte di ragione? Il Paradiso.

"E adesso? - osservò MammaMarok - Chissà il 27 marzo..."
"Le elezioni? Ahr ahr! Ma sì, sta tranquilla, c'è l'America... come nel '46! Blblblsrgunt. Ti pare che siano così scemi da far vincere il Partito Comunista..."
"Speriamo..."
"MA FIGURATI! Ci mancan solo più i Comunisti al governo... o come si fanno chiamare adesso grsgrlxwahahahahr ahr ahr! Li si butta giù il giorno dopo!"
"Sì, ma c'è anche la Lega..."
"Oppercarità! Sgrurglesgrunt. Quelli della Lega son più ignoranti dei comunisti! No, comunque, non vedo la possibilità che salgano al governo: possono far presa sugli zotici, sui buzzurri, sugli ignoranti, ma solo al Nord..."
"Ma il federalismo andrebbe bene... - intervenne zia Savoia - Ma quello di Cattaneo!"
"Cattaneo! Figurati... neanche sanno chi sia... Ahr ahr! No, vedrai che arriverà qualcuno di importante e si metterà in mezzo..."

Insultava gli ignoranti ed usava le stesse parole del Mago Gabriel... figata!
Ok, toccava a me, erano le regole del gioco.

"La colpa un po' è anche della scuola... - dissi, sapendo di andare sul sicuro - Non stimola la gente ad imparare..."
"Sappiamo di chi è la colpa! - replicò zio Savoia, secco - Tu sei nato intelligente e adesso hai una cultura e dei valori, ma solo perché ti abbiamo mandato dai preti! Ma pensa alla scuola pubblica! Dal '68 è in mano a quelli là. Ma anche tutto il resto, la cultura, i giornali, il teatro, la musica! Se sei comunista sei un genio, altrimenti sgrunt! Sei un cretino! Gurglegurgle. Bah."

Quelli dai preti erano stati i cinque anni PEGGIORI della mia vita.
Da un lato, era stato divertente constatare QUANTO i figli dei ricchi fossero SCEMI, soprattutto le femmine: al secondo anno di liceo, alla richiesta di indicare dove fosse il Giappone sulla cartina, le studentesse modello puntavano il dito sull'Africa! Voto finale: 8.
D'altro canto, la tattica degli STRONZI era l'induzione all'IGNORANZA mediante la NOIA... e purtroppo aveva funzionato. Avevo cercato di imparare qualcosa da solo, da autodidatta... ma era come un singolo atomo di stronzio che fluttua sospeso nel vuoto cosmico dell'universo: restavo un ignorante, della peggior specie!
Per fortuna, avevo tutta la vita per cercare di rimediare... se fossi riuscito a scampare la Naja ed il lavoro.
Una sola volta, in cinque anni là dentro, avevo trovato traccia di vita intelligente: La mia scuolabuona lettura!

"Ma senti... - mi chiese mia zia, guardandomi con occhi sognanti - Ma lo suoni ancora il piano?"

Non bastavano i preti: la dinastia regnante mi aveva anche obbligato a studiare musica classica!
Avrei finito per odiarla TUTTA, la musica, se non avessi scoperto Elio.

"Non posso... - sospirai - Passo tutto il giorno a studiare!"

MammaMarok pensò alle cose più tristi per non ridere.

"Ma che peccato... - commentò zia Savoia - Ho sempre sognato un ragazzino che suona Chopin!"
"No, ha ragione lui, è intelligente! - ribatté l'Imperatore - È bene che non diventi un lavoro! Se il pianista si fa male a un dito, è finita! È un hobby! Un bellissimo hobby! Poi, a un certo punto, BASTA. BRAVO! E adesso? Hai già in mente qualcosa, per il LAVORO?"
"Oh, ma lui è bravo... - canticchiò zia Savoia, servendo un altro dolce come colpo di grazia - Poi il tuo settore dà così tante opportunità, che bello... che lavoro ti piacerebbe fare dopo?"

Respiro, profondo. Tre, due, uno, via!

"Ah, guarda, quando uno ha talento e voglia di lavorare... - recitai, tutto d'un fiato... - il LAVORO lo si trova! Sempre!"

Il principe ereditario era già scappato in mansarda, MammaMarok si era girata dall'altra parte, gli occhi dei due fessi invece si erano illuminati... ce l'avevo fatta!!!
E la busta arrivò... la giornata lavorativa era terminata.

Una volta a casa, salutai Nerina, accesi VideoMusic ed il 486 ed infine contai il ricavato: per il nuovo videoregistratore, mancava veramente poco!
Adesso, per disinfettare le orecchie, c'era la musica: per quella sera, avevo da parte una cassettina con tutte le telefonate di Pierpaolo di "Famiglia Cristiana" degli Squallor (a partire da PompaPompa!) ed un album dei "Black Sabbath" chiamato "Paranoid".

A Natale ascoltavo sempre il Metal... era tradizione! I Black Sabbath spaccavano, in poche ore stavo già meglio!
Fankulo ordine, regole, Svizzera, lavoro, Savoia e religione, fankulo tutti!!!

Poi squillò il telefono.
Alzai la cornetta... era Beat.

"Buon Natale! - disse - Che cosa fai a Capodanno?"
Domenica 9 gennaio 1994: LA RIVELAZIONE
Quella domenica mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno, e Nerina disse: "Gnack!" per ricordarmi che ero sfigato.

Così su due piedi non sapevo interpretare con esattezza il suo pensiero... comunque, prima di Capodanno mi era venuta la FEBBRE... ed avevo dovuto tirare pacco a tutti.
Ma non era colpa mia, c'era la minima a -7, cazzo!

La vigilia stavo meglio, ma GM era già partito, assieme agli altri handicappati!
Boh, niente di grave, sarei rimasto da solo a giocare al computer guardando la Neve a casa Marokneve dalla finestra di casa, che problema c'era?

Poi era squillato il telefono, avevo rialzato la cornetta... ed era di nuovo Beat.

"Non puoi stare a casa da solo! Dai!!! - insisteva - È Capodanno!!!"
"Già... - rispondevo - Solo che purtroppo non me ne fotte un cazzo... accidenti! Perbacco!"

Alla peggio, avrei chiamato Niger e ci saremmo fatti una canna.

"Dai... - continuò Beat - Non dire così! Ti passo Niger!"
"CHE COSA???"
"Hm... -
disse Niger - Già che vieni... porti lo stereo?"

Quella festa fu una CAGATA PAZZESCA: gli unici che si erano divertiti erano Napalm, Jena e Spud, perché NON c'erano!
Però ero riuscito a NON sfasciare lo stereo.

E va be', adesso però basta cazzeggio, dovevo ASSOLUTAMENTE studiare!
Chiaro?
Squillò il telefono... era GM.

"Ciao! - disse - Mi è arrivato un gioco! Posso passare da te?"
"Un gioco? Di che si tratta?"
"Si chiama DOOM: è il seguito di Wolfenstein 3d!"
"Fico! Ma tipo Spear of Destiny?"
"Ma va! Molto meglio! Solo che da me non gira, ci vuole minimo il 386..."

Un quarto d'ora più tardi, GM era già a casa mia.
A copiare il gioco su hard disk ci mettemmo un cazzo, il casino fu farlo girare: voleva 4 mega di ram pulita, lo stronzo, cioè nel mio caso TUTTA! E niente EMS o XMS, mi raccomando: lui voleva la "memoria contigua".
Fankulo!
Mi toccò scrivere autoexec e config su un disco di sistema apposta, senza tastiera italiana, senza mouse e senza cd, ma alla fine lanciai DoomDoom, funzionava... ed era ECCEZIONALE!

GM aveva ragione: era nettamente meglio di Wolfenstein3d!
Sembrava davvero di vivere nel labirinto in prima persona!
L'ambientazione era affascinante, le pareti erano ricche di dettaglio, gli stronzi da ammazzare erano fatti da DIO!!!

Restammo a giocare fino a notte inoltrata; poi GM fu costretto a tornare a casa, dal suo 286, mentre io mi preparavo alla full immersion in Doom per tutto il resto dei miei giorni. E Algebra? Fankulooooooooo!!!
Doom
Doom
Doom
Venerdì 20 gennaio 1994: LA SECONDA VIGILIA
Quel venerdì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno.
Sì, era la vigilia del secondo esonero di Algebra e non avevo fatto praticamente un CAZZO... ma non era colpa mia: avevo DOOM!
Grazie ad Internet, avevo anche trovato i cheat code, tra cui IDKFA, IDDQD ed IDSPISPOPD!

Uno dei cheat "minori", IDCHOPPERS, era praticamente inutile, faceva solo venir fuori la motosega (quindi era un sottoinsieme di IDKFA), però appariva un misterioso messaggio satanico: "DoomDoesn't suck - GM". GM si dichiarò innocente... ma i suoi alibi non giravano su 486.

In tutto ciò, seriamente, ma che CAZZO me ne poteva fottere di studiare Algebra?
Al primo esonero, tanta paura... e poi era una cazzata!
E l'esame di teoria della patente? Tanta paura... e poi era una cazzata!
Adesso mi bastava un 15, la materia era una cagata! Avevo imparato, finalmente, a sbattermene il cazzo!
Ero bello lì, tranquillo, senza Ansia e senza problemi! Yeeeeeee!!!

È appena andata in onda... la teoria.
Un applauso, signori!
Nella pratica, l'Ansia stava facendo il corso per essere promossa al livello superiore, il TERRORE.
Era arrivato tutto assieme oggi, la vigilia Neve a casa Marok dell'esame: andai a scuola in stato di panico acuto, senza neanche fare caso alla pheega sul 2... tanto per capire la gravità della situazione.

In atrio c'era parecchio trambusto: era appena finito un altro esonero, quello di Analisi1.
Tecnicamente si chiamava "PreAppello": era a turno unico e consisteva in un "condono", cioè nel taglio di un paio di punti del programma, che però sarebbero stati recuperati all'orale.
Tra le nostre vecchie conoscenze, incontrai Budo, il Filosofo, GM, MisterBean, Monopoly e lo Yeti.

"Ma perché non l'avete dato, si può sapere??? - diceva Monopoly - Tu, Nichel e McLaud siete stati tre coglioni a non venire: era lo scritto più facile del mondo!"
"E va be'... che fretta c'è? - commentai - Daremo il prossimo appello!"
"Ma il prossimo sarà bastardo, ci saranno gli integrali! Quello di oggi era facile, una CAZZATA, l'avrebbe passato chiunque... persino TU! Ma almeno domani ci sei ad Algebra?"

Non avevo idea di che cazzo potesse essere un integrale (a parte i biscotti che la pheega mangia a colazione, secondo la réclame!), comunque rimasi un po' a scuola a ripassare e fare esercizi... ma la tensione, anziché calare, aumentava! Fankulo, tornai a casa.
Faceva un freddo allucinante: mi infilai sotto le coperte ed iniziai a fare esercizi da sdraiato.

Al suo ritorno, la Voce della mia Coscienza si stupì parecchio di trovarmi in quella posizione... poi mi posò una mano sulla fronte.

"Sei un po' caldo! - disse - Non avrai mica di nuovo la febbre?"
"No... - spiegai - È semplice allergia allo studio!"

Sapevo che era solo l'Ansia a farmi sentire tutto quel freddo, come vendetta perché avevo dubitato del suo immenso potere, quindi mandai giù qualcosa e mi rimisi a studiare.

Eravamo belli: Nerina cercava invano di acciambellarsi sui libri, nonostante la pancia, e io cercavo invano di leggere, nonostante l'allergia.
Faceva troppo freddo, cazzo... non era normale... poi i numeri iniziarono ad incrociarsi.

Fankulo, mi alzai per andare al cesso, ma avevo i brividi ovunque. Sapevo che era solo la mia cazzo di suggestione, comunque mi ficcai un termometro sotto l'ascella... segnava 38.
Boh, non era alta... ma l'occhio vigile di MammaMarok si accorse di tutto ed iniziò la parte peggiore di ogni malattia: lo spaccamento di marroni.

"Proprio la vigilia dell'esame ti dovevi ammalare? Te lo dicevo di stare a casa la sera, di non fare i bagordi! E adesso? Come facciamo? Prendi la Tachipirina! Prendi le medicine! Oh Signore, come facciamo? Con l'esame domani!!!"

Minchia ma che palle... non la febbre... LEI!!!
Presi la cazzo di Tachipirina, feci lo zaino, mi rimisi a dormire e vaffankulo.
Sabato 22 gennaio 1994: IL SECONDO ESONERO
La Tachipirina non aveva fatto un cazzo... ma poi, oltretutto, per quale cazzo di motivo dovevano fissare gli esami di sabato mattina???

"Guarda che stamattina ci sono MENO CINQUE GRADI! - urlò MammaMarok - Capito? Non andare in pullman! Sei matto? Chiama un taxi!!!"

Chiamai un taxi e mi feci lasciare dietro l'angolo di via delle Merde, fuori visuale dal portone, per evitare di essere preso per il culo a vita: l'essenziale era non scriverlo su Internet.
Quindi, mi trascinai fino all'ingresso.

Stavolta, l'esonero occupava un'aula sola: eravamo in pochissimi!
In altre due aule, però, c'era l'esame di Algebra completo, destinato ai segati: c'è sempre chi sta peggio.

"Oè Marok! - urlò GM - Ma... sei te? Al mattino esisti???"
"Do... - risposi - Sodo ud olograbba! Rispodde la segreteria visiva del giovade Barok!"
"Minchia che voce!!! A te fa male il mattino!!!"
"Bicchia..."


Dopo mille ripensamenti, GM aveva deciso di NON dare il secondo esonero ma l'esame completo, perché si vergognava del suo 23: era completamente pazzo.
Nella nostra aula, riconobbi solo Mandingo, Mister Bean e McLaud.

E va be', ci sedemmo più o meno vicini: iniziavamo tutti con la M, era giusto così! Subito dopo, entrò Bezout, si guardò intorno, ci pensò su per un'infinitesima frazione di picosecondo, mi indicò e disse: "Lei, venga in prima fila!"
Perfetto.

Bezout ricordò le regole del gioco: per essere ammessi all'orale, la media dei due esoneri avrebbe dovuto essere maggiore o uguale a 18; il voto minimo di ogni esonero doveva essere maggiore o uguale a 15; il prossimo appello sarebbe stato il 16 febbraio a Palazzo Campana, scritto e orale; chi l'avesse desiderato avrebbe potuto dare l'orale subito dopo lo scritto, restando in facoltà; per gli altri valeva l'appello del 16 febbraio, a Palazzo Campana.
Tutto chiaro? Bravi! Due ore da... ADESSO!

Lessi il testo dell'esame con discreta voracità... ed era l'opposto dell'altra volta: erano TUTTI calcoli... ma TANTISSIMI!

Tirai fuori la replay ed iniziai a dividere e disintegrare polinomi tra loro. La mano mi tremava leggermente ma riuscivo a scrivere bene lo stesso. Controllai ogni calcolo, ogni singolo passaggio... mi girava la testa e diverse volte rischiai di perdere il segno, persi la nozione del tempo ed anche di quello che stavo facendo, ma alla fine riuscii a finire... e consegnai.

Una volta fuori, non ricordavo un CAZZO: sarebbe potuto essere tutto giusto o tutto cannato... l'avrei scoperto solo vivendo!
Fortuna che mi bastava un 15... però minchia vaffankulo cazzo.
Boh, mandai tutti affankulo e me ne andai a casa a dormire.
Giovedì 27 gennaio 1994: I RISULTATI (atto II)
Quel giovedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno... ma il mondo non era più lo stesso.
La sera precedente, la TV aveva trasmesso l'annuncio di Silvio Berlusconi: voleva "scendere in campo" con un nuovo partito, chiamato "FORZA ITALIA".
MammaMarok stava scoppiando di gioia: diceva che era l'inizio di una nuova stagione, in cui "non ci sarà più spazio per i pelandroni! Solo i più bravi e i più capaci saranno premiati! Che bello!"

Per fortuna, era una cazzata, altrimenti mi avrebbero SEGATO a VITA!

Però, mentre andavo a scuola, non potevo fare a meno di ripensare al nome del partito di Berlusconi: nessuno avrebbe più potuto urlare "FORZA ITALIA" senza essere preso per il culo... giusto?
Ma quindi, Trastevere '90?
La canzone di Bizzarri e Cocciante che avevo registrato al "Festival Italiano", ricordate?

"Un brivido di quarzo lungo i muri, un merlo indiano dentro un'osteria che strilla FORZA ITALIA, FORZA AZZURRI, tra le risate della compagnia!".

Era una canzone nuova, appena uscita... e NESSUNO avrebbe più potuto cantarla MAI, da nessuna parte! Non sarebbe mai più andata in onda, sarebbe stata oscurata dalle radio, sarebbe scomparsa nel nulla!
Senza saperlo, avevo catturato una pagina di storia.

Comunque, avevo altri problemi: a scuola, una mandria animale putrida ed incontrollata stava inveendo contro la bacheca: I RISULTATI ERANO USCITI!!!

Ansia a palla, cazzo.
Corsi verso il tabellone, fino a schiantarmici contro... ed erano i risultati di Analisi1!
Fankulo.

La cosa più assurda era che la prof nazista, al posto dei numeri, dava i "giudizi", come alle elementari.
Come ampiamente previsto, GM era il migliore, aveva preso "ottimo"; MisterBean "buono", il Filosofo "sufficiente", assieme ad un paio di sconosciuti... e TUTTI GLI ALTRI ERANO STATI SEGATI: ERA STATA UNA STRAGE!!!
Era stato SEGATO anche lo Yeti, che NON aveva fatto Algebra per concentrarsi su Analisi1!
SEGATI anche Budo e Monopoly, che mi prendevano per il culo perché il preappello di Analisi1 era facile, una cazzata, l'avrebbe passato chiunque!!!

Boh... fankulo Analisi1, avevo già tutto in mente: quel semestre avrei dato Algebra e, per il successivo, mi sarei dedicato interamente al primo esame di informatica ad Informatica: TAMC!
Con due esami, avrei scampato Naja, fine.
La vita è così semplice, perché complicarla?

Staccai gli occhi dal tabellone... e mi accorsi che il trambusto sconfinava più in là.
Mi avvicinai con cautela.
Eh sì... avete indovinato, era ALGEBRA: non l'avevo notata subito perché c'era TROPPA GENTE che la stava guardando!

Mi correggo, secondo falso allarme: erano i risultati dell'esame completo, non dell'esonero.

Il migliore era GM, che aveva preso 30, ma comunque era andato bene un po' a tutti: pochissima gente era stata segata... all'opposto del primo esonero, che era stata una strage.
Tra i segati illustri, però, spiccava Joco!
Segati anche Budo e Monopoly... minchia, avevano fatto l'en plein!

Arrivata alla lettera N, però, la lista NON finiva, perché... SORPRESA: di seguito, c'erano i risultati del secondo esonero.
Così, a tradimento!

Mi venivano i brividi.
Se avessi preso 15 o più di 15, sarebbe stato uno dei giorni più belli della mia vita.
Se avessi preso ZEEEEERO, mi sarei incazzato tantissimo... ma alla fine me ne sarei fatta una ragione.

Ma io...
avevo...
preso...
14.

QUATTORDICI.

QUATTORDICI, cazzo, non ci potevo credere, Q U A T T O R D I C I !

Esattamente UN PUNTO in meno di quello che mi avrebbe salvato, UN CAZZO DI PORCA TROIA di SINGOLO PUNTO faceva la differenza tra VITA e MORTE ed era uscito MORTE!!!

Ma cazzo ma porca troia ma vaffankulo ma Bezout non poteva chiudere un occhio e darmi 15?
NO, cazzo, NO!
QUATTORDICI!!!
Avevo BUTTATO TUTTO NEL CESSO e DOVEVO RIPARTIRE DA ZERO per UN CAZZO DI SINGOLO PUNTO!!!

Una volta a casa, la Voce della mia Coscienza mi vide ed iniziò a predicare le cantiche dell'Inferno.
Nerina mi guardava come si guarda uno sfigato.
BabboMarok non sapeva ancora nulla e NON doveva saperlo, mi avrebbe come minimo impalato.
In un colpo, si era rotto TUTTO!
Sì, a cominciare dal culo.
Stronzi.
E adesso?

Esisteva una sola soluzione: spegnere e riaccendere. La vita.
Mi buttai a letto, chiusi gli occhi... e vaffankulo.