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Elio e le Storie Tese al PalaVaffankulo di Torino, 15/5/2016
Lunedì 1 ottobre 2007 - ROCCO LASCIA UFFICIALMENTE LA BAND
Quel lunedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno, e lessi l'incredibile notizia:
ROCCO LASCIA UFFICIALMENTE LA BAND
Ufficiale: "il prossimo album sarà l'ultima occasione in cui Rocco Tanica sarà componente degli Elio e le Storie Tese; in dubbio quindi la sua partecipazione al tour seguente." Beh, si era vociferato (non so nemmeno con quanta serietà), ma vederlo inciso in modo così chiaro e indelebile è una coltellata. Perchè, Rocco?

Yuzo_Morisaki_91
Nessun essere umano normodotato avrebbe mai potuto prendere sul serio una cazzata del genere, tranne l'autore della bufala: si chiamava Yuzo_Morisaki_91 e... ci credeva davvero!
Ma come CAZZO si fa a pensare che ROCCO TANICA possa lasciare Elio e le Storie Tese???
Al confronto, è più facile trovare pheega con marok.org!
Venerdì 29 aprile 2016 - ROCCO LASCIA UFFICIALMENTE LA BAND
Era ufficiale: la primavera del 2016 sarebbe stata l'ultima occasione per vedere Rocco Tanica sul palco di Elio e le Storie Tese! Avrebbe continuato a lavorare in studio, ma concerti soka... e questa volta la fonte era attendibile: l'aveva detto lo stesso buon tastiere, dal palco del concerto di Milano.

In molti si erano interrogati sul perché di questa scelta: stress, noia, vecchiaia?
Ebbene, noi eravamo gli unici a sapere la verità: era tutta colpa della nostra convention a Mantova!

Era il 4 maggio del 2013 e NON SOLO nessuno degli Elii si era fatto vedere al nostro piccolo raduno pre-concerto, a pochi passi dal palazzetto, ma Rocco Tanica aveva fatto PACCO PERSINO AL CONCERTO, lasciando Jantoman da solo!
Ed aveva preso la storica decisione: non avrebbe più suonato dal vivo.
Tutto a causa della NOSTRA CONVENTION!!!
Era il FAVE=FANKULO più gigantesco della storia.

Per fortuna, a riempire il vuoto lasciato da Sergione rimaneva il buon Victor, che era un grande: ormai eravamo affezionati al giovane Carmelo, che aveva 51 anni e voleva partecipare ad Amici... un po' come se io a quarant'anni scrivessi ancora cazzate su Internet. Tuttavia, il passaggio di consegne era una svolta epocale nella storia del simpatico complessino!
E adesso, per rivedere Rocco Tanica:
  • restavano solo sei concerti (Roma, Bologna, Torino, Montichiari, Firenze e Padova).
  • erano tutti assurdamente CARI, oltre ogni limite di sopportazione.
  • erano con i POSTI A SEDERE!
PiombinoKastrox.
Nuvole
Venerdì 6 maggio 2016 - UN DITO DAL CIELO
Per fortuna, il destino volle darmi una mano ad accettare questa difficile situazione... rendendomi zoppo.
Ebbene sì: nella luminosa primavera del 2016, grazie ad una provvidenziale calcificazione, al posto della coscia destra mi ritrovavo un palo.
Un bel palo, eh... di quelli pesanti, rigidi e duri!
Quindi, il fatto che il concerto obbligasse alla posizione seduta, mi sembrò quasi un atto di gentilezza: mi volevano bene, in fondo.
E perché sottilizzare sul prezzo del biglietto? L'amore non ha prezzo!

Inoltre, nonostante l'anno 2016 fosse regolarmente divisibile per 4, il concerto di Torino non sarebbe più stato al Teatro Colosseo: questa volta avrebbero suonato al PalaVaffankulo!

Meglio conosciuto come "il COSO vicino al Comunale", il PalaVaffankulo era un palazzetto che esisteva solo dal 2006 ed aveva già cambiato nome tre volte: in origine si chiamava Palasport Olimpico, poi PalaIsozaki, poi PalaAlpitour.
L'unica cosa facile da ricordare era l'indirizzo, corso Sebastopoli 123: bastava aggiungere un quattro ed era la combinazione della vostra valigia!

L'acustica, in compenso, era di livello costante... in altre parole, una merda!
Del resto, la regola del rock è sempre quella: più spendi, peggio senti.
Stavolta, però, non avevamo alternative... quindi soka, presi cinque biglietti in quarta fila per il PalaVaffankulo e postai l'evento sul Buko.
Anche il pacco Ivan Piombino
Sabato 7 maggio 2016 - I PACCHI
In una scala da 1 a 100, l'indice di gradimento della proposta fu pari a vaffankulo.
Motivo? Il concerto cadeva di domenica... il 15 maggio, per l'esattezza.
E la gente è contraria a queste cose.
Quindi, il Favone diceva che il giorno dopo si alzava alle cinque sborroh, Schopenhauer diceva che c'era la festa per lo scudetto della Juve... e tutti gli altri si associavano ad una qualunque delle due risposte, dimostrando una totale mancanza di fantasia.

E poi però c'era IVAN PIOMBINO, che era un mondo a se stante.
Da quel terribile primo giovedì di febbraio del '97, quando un irresponsabile gli aveva dato la patente, PIOMBINO sfasciava un automobile quasi ogni anno, collezionando incidenti spettacolari:
  • a luglio del '98 aveva fuso il cambio in autostrada.
  • a luglio del '99 in corso Agnelli si era schiantato contro il muretto dei binari del 10, ma non era colpa sua... stava guidando senza mani e quello che era con lui non era riuscito ad acchiappare il volante al volo.
  • ad agosto del 2000 si era addormentato sul rettilineo di Lungo Stura e si era risvegliato in ospedale col femore spaccato... e quindi aveva pubblicato le foto, con tanto di poesia!
  • a luglio del 2001 aveva centrato un palo, in mezzo a corso Unità... sfasciando un'altra macchina.
... e sorvolerei su tutto il resto.

Ebbene, forte di questo curriculum, adesso per Piombino guidare la macchina è diventato un lavoro: Attenzione, guida PIOMBINO! consegna a domicilio le pizze sfornate dalla moglie!

"Non ce la farò mai a venire al concerto... - diceva PIOMBINO - mia moglie non mi farà mai uscire di domenica sera!!! È il giorno peggiore, siamo aperti in pochi e lavoriamo il doppio! E poi non con voi!"
"Eh? E perché??? Dai, l'altra volta abbiamo fatto un po' tardi, ma..."
"No, be', un po' quello, ma... è che, mentre guidavo per tornare a casa, ho SBOCCATO dentro la MACCHINA!"
"Che cosa??? Ma PiombinoKastrox! Va be', ma poi hai pulito, no?"
"No, be', sì, però, quello è il meno... perché poi... una volta a casa... ho SBOCCATO pure SUL MURO, appena verniciato!!! E i bambini si sono svegliati di colpo... e mia moglie si è alzata nel cuore della notte coi bambini che urlavano, la casa sboccata che puzzava di schifo e io che non mi reggevo in piedi... e così adesso ogni volta che voglio uscire è un casino..."


La vita di PIOMBINO era così... un'emozione costante.
Il DITO contro PIOMBINO
Lunedì 9 maggio 2016 - GIUPPI ALLA RISCOSSA!
Quel lunedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno... ed il citofono squillò: era il corriere, erano arrivati i biglietti!
Aléééééééééééééééé!!!

Ero contento di TicketOne: erano efficienti, puntuali... e la busta conteneva quattro biglietti, anziché cinque... con un buco in mezzo! Mancava il posto centrale.
Così, andai sul sito a controllare l'ordine... e mi accorsi che, per ragioni incomprensibli, per uno dei cinque era flaggata l'opzione "ritira alla cassa".
Non era possibile, li avevo ordinati tutti insieme!!!
PiombinoKastrox.

Naturalmente, non avvisai nessuno del "lieve" contrattempo... ed i fortunati vincitori dei biglietti furono, in ordine sparso: la bella Choo, l'autistico GRUMO, l'artista poliedrico IVAN PIOMBINO e, soprattutto, SCHOPENAAAAUER!!!
Sì, alla fine la Juve vaffankulo.
Però PIOMBINO voleva a tutti i costi Navi 31il posto numero 31, come la sua tessera Fave... altrimenti vaffankulo.

Non contento, siccome non c'erano date al sud, invitai tutti gli amici terroni a Torino, offrendo posti letto gratis e cazzeggio a volontà.
Mi rispose solo Giuppi1996, per fare pacco: preferiva andare a Bologna.

Però non era un viaggiatore sprovveduto: si era prenotato il volo Palermo-Bologna con larghissimo anticipo, in modo da risparmiare!
Quindi fu uno dei più contenti nel leggere la novità: il concerto di Bologna era stato ANNULLATO.

"Marok! - disse Giuppi1996 - Ho deciso, vengo a Torino!"
"Bravo! Ormai però non ho più i posti in quarta fila..."
"Tranquillo, stiamo dietro... l'essenziale è salutare Rocco!"
"Ottimo! Ti preparo un posto letto nel PalaBorghezio?"
"No, andiamo in un bed&breakfast: sono con Giuls!"
"Eh? Boh... ok! Ma... il volo? Sei riuscito a farti cambiare i biglietti dell'aereo?"
"Eh no, pazienza: ATTERRO comunque a BOLOGNA!"
"CHE COSA???"
"Sì, abbiamo un B&B anche lì! E niente, ce la giriamo un po', ci divertiamo... e poi veniamo a Torino!"


Non feci altre domande.
Martedì 10/5/2016: LA MAGLIETTA
Quel martedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno.
Il Nokia2600 indicava una decina di chiamate senza risposta... tutte della LA CAIAZZOCAIAZZO. Poi squillò di nuovo... e feci il primo errore: risposi.

"DOTTOREEE!!! CI SONO ANCH'IO AL CONCERTO DI TORINO!!!"
"Eh..."
"NON SO DOVE ANDARE A DORMIREEEEEE!!!"


Sospiro.
Pausa.
Silenzio. Rassegnazione.

"Ok, dai... vuoi venire qua da me?"
"EHEHEHEHE! AHAHAHAHAHAH! EH NO! NON CI VENGO DA TE!!!"
"Eh???"
"IHIHIHIHIHIHI! COL CAVOLO CHE VENGO DA TE!"
"E allora cazzo vuoi?"
"NON CI SONO ALBERGHI LÌ IN ZONA?"
"Boh... cazzo ne so. Cerca..."
"MA POI MI RIPORTATE INDIETRO???"
"Ma col cazzo!"
"DAIIIIIIIII!!! E IO COME FACCIO DA SOLAAAAA?"
"Ma fottiti!"


Chiusi il telefono e tirai un sospiro di sollievo: gli unici a dormire nel PalaBorghezio sarebbero stati gli '81, cioè Choo e l'autistico GRUMO. Non eravamo mai stati così in pochi ad un concerto a Torino... e non era un male: ci poteva scappare persino - udite udite - il backstage!

Quindi, accesi il computer, scaricai la posta, spalancai il Buko e trasecolai: dopo giorni di vaffankuli, adesso all'improvviso il MONDO voleva venire a Torino.
Così, senza un perché... tipo dopo le olimpiadi del 2006.

Le adesioni comprendevano Studentessigli Studentessi al gran completo, il Favone con tutta la sua ciurma, Mazzu, la Dottoressa Formaggio, il Quinto Piano... insomma, ci sarebbero stati più diversamente figati che ad una qualunque delle ultime convention!

A quel punto, tantovaleva approfittarne e fare la PIZZATA!!!

Come pizzeria, Gianluigi Bombatomica scelse l'Oca di Pulcinella... nessuno l'aveva mai sentita prima e nessuno osò contraddirlo.

"Per sicurezza, il giorno prima vado a prenotare! - commentò Battipanni - Abito vicino!"

Problema risolto.
Quindi, perché non generarne un altro?
Perché non creare un ricordo collettivo da regalare a Rocco?
Esatto: una bella maglietta!

La prima bozza la propose Sae:

Up in the posterior
Segue la mia libera reinterpretazione in stile .cx, destinata ad occhi di un certo livello!
TanicaShirt
Mercoledì 11/5/2016 - App.Do( Environment, 'QuickPrint', {})
Quel mercoledì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno.
Quindi, accesi il computer, scaricai la posta, spalancai il Buko... e mi accorsi che 15 persone avevano prenotato la maglietta nel giro di 24 ore!
La CAIAZZO invece non la voleva... e neanche il Favone! Saluti dal FAVONEPeccato.

Quindi, le magliette erano 17, contando anche la mia XL e quella per il prof Magneto... ed erano da stampare in DUE GIORNI!!!

Corsi ad implorare pietà alla copisteria sotto casa, la cara vecchia Mabol di via Bardonecchia.
Sulle prime, imposero cifre astronomiche e tempi biblici... poi videro il goatse e mi diedero l'ok.
Era una splendida giornata!!!
Subito dopo, chiamò PIOMBINO.

"Dottore! Quando me lo dai il biglietto???"
"Quando PAAAGHI!"
"Dai, domenica ho paura di fare tardi, metti che voi siete già dentro e non vi fanno uscire... non ci sei stasera? E me l'hai preso il posto che ti ho chiesto? Il numero 31???"
.

Sospirai e gli andai incontro, senza sapere che all'appuntamento c'era anche... SCHOPENHAUER!!!
THE REGRESSIVE NIGHT
A chi tra voi ha avuto l'incomparabile fortuna di incontrare Schopenhauer, negli ultimi due anni, sarà senz'altro rimasto impresso il suo alter ego: Gennosuke AstemiotoGennosuke Astemioto.

Gennosuke è un signore anziano, parecchio malandato, che parla solo dei suoi dolori ed evita il contatto con qualunque sostanza che possa danneggiare l'organismo, dal fumo, all'alcool, alle bibite gassate, alla carne grassa, al cibo troppo condito o dalla dubbia igiene o dalla non precisa certificazione. La conseguenza è che la stessa persona che un tempo raccattava avanzi di pizza buttati per terra dai tossici lebbrosi incrostati, oggi non mangia nulla che non sia confezionato e beve solo acqua naturale oppure EstaThé. Ed è il minore dei problemi.

Gennosuke ha paura di tutte le persone che incontra, perché potrebbero distrattamente urtargli le ginocchia... ed anche un minimo sfioramento potrebbe essergli fatale. Per questo motivo, non può salire su nessun mezzo pubblico e, nelle stanze affollate, si allontana persino dalla pheega!
Gennosuke non alza mai la voce e prova fastidio per i rumori troppo forti: se in un locale alzano la musica, lui deve uscire! Ricordiamo che è lo stesso che andava in giro ai concerti col megafono.
Infine, Gennosuke indossa sempre occhiali scuri, perché ha paura delle luci troppo violente, che lo abbagliano e gli fanno venire la cefalea.

L'unica arma per distruggere Gennosuke Astemioto è convincerlo a bere. Per raggiungere questo risultato, gli amici sono riusciti a convincerlo che esiste un Gennosuke Astemioto prende l’antidotogel, da ingoiare a cucchiaiate, che neutralizza gli effetti nocivi dell'alcool.
L'argomento vincente è stata la frase: "Lo usano anche i camionisti!".

Ebbene, che ci crediate o no, l'alcool funziona: quando Gennosuke beve... ritorna Schopenhauer!
E gli interlocutori possono tirare un sospiro di sollievo.

La trasformazione è chiaramente documentata con dovizia di particolari nelle seguenti diapositive, la cui visione è sconsigliata a chiunque. Tuttavia, mi preme sottolineare che il parabrezza SPACCATO di PIOMBINO non è un fotomontaggio: l'ha DISTRUTTO tirando un PUGNO di proposito, una volta che era incazzato. E NON lo vuole riparare: sono MESI che va in girò così, tutte le sere, a portare le pizze... dicendo che tanto va benissimo lo stesso.
Ivan Piombino meets Gennosuke Astemioto - atto I

Ivan Piombino meets Gennosuke Astemioto - atto II

Ivan Piombino meets Gennosuke Astemioto - atto III

PiombinoShop - #2 PiombinoShop - #3 PiombinoShop - #4
PiombinoShop - #5 PiombinoShop - #6 PiombinoShop - #7

2016: la macchina di Ivan Piombino
Venerdì 13/5/2016: VERDE IGNORANZA
Quel venerdì mi svegliai come sempre all'alba, mezzogiorno.
Il Nokia2600 segnalava una decina di chiamate senza risposta... ed erano tutte della stessa persona: la CAIAZZO.
Poi il telefono squillò di nuovo... e perseverai nell'errore: risposi.

"DOTTOREEEEEEEEE! ALLORA MI RIPORTATE IN ALBERGO, DOPO IL CONCERTO???"
"NØ."
"DAIIIIIII, È VICINOOOOOO!!!"
"Allora vai a piedi..."
"NOOOOO! È LONTANOOOOOOOOO!!!"
"Cazzi tuoi..."
"MA NESSUNO DI VOI HA LA MACCHINA????"
"Uno solo: Piombino!"


La CAIAZZO attaccò il telefono: missione compiuta.

Intanto, contro ogni previsione, la copisteria aveva sfornato le magliette a tempo di record: addirittura un giorno d'anticipo!
Come sempre, il verde stampato sulla maglietta era diverso da quello del file, è normale. Tuttavia, mi finsi profondamente deluso ed incazzato, col risultato di strappare un ulteriore sconto: 10 euro a capo! Oppure a culo, a seconda dei punti di vista.
Potevo fare la cresta a tutti quanti... invece alla fine ebbi pietà.
Quante magliette spariranno dal magazzino?
Sabato 14/5/2016: INFINITAMENTE LINGOTTO
Quel sabato mi alzai, come sempre, a mezzogiorno.
Il telefono era BOLLENTE: la CAIAZZO aveva provato a chiamarmi tutta la mattina... era quasi riuscita a scaricarmi la batteria, che per un Nokia 2600 è un'impresa.

Lo misi in carica e squillò di nuovo.
Sospirai e risposi... ma questa volta erano buone notizie.

"DOTTOREEEEEEEEE! NON VENGO PIÙ AL CONCERTOOOOO!!!"
"Mh... e perché?"
"ERO TROPPO EMOZIONATA E NON SONO STATA BENE..."
"Emozionata per cosa?"
"PER IL CONCERTOOOOOOOOOOOO!!!"


Chiusi la comunicazione, accesi il computer, scaricai la posta e spalankai il Buko.
A sorprendermi, fu il messaggio di una sconosciuta chiamata "Vaaaaale" (tipo Dari), che scriveva testuali parole: "Ovviamente leggo troppo tardi per la maglia. Peccato perchè era davvero figa!"
Contemporaneamente, uno dei destinatari di cui però non faccio il nome (cioè Sae) fece PACCO: non sarebbe più venuto al concerto.
Vaaaaale aveva un grandissimo culo... e ce l'avevo anch'io: nessuna maglietta sarebbe rimasta invenduta.

Anche Battipanni, intanto, si era dato da fare: era passato a prenotare all'Oca di Pulcinella!
Risposte del signor Pulcinella: "Siccome c'è una specie di concerto, non prenotiamo... venite e in qualche modo sistemiamo!"
Ok, non avremmo mangiato un cazzo... perfetto.

E va be', però quel sabato ci si nutriva di cultura: al Lingotto c'era il Salone del Libro... con un ospite d'eccezione: Alan MagnettiALAN MAGNETTI!

Ebbene, sì: terminata la carriera di musicista, l'Infinito aveva scoperto il dono della scrittura!
Oltretutto, era un autore incredibilmente prolifico: in tre anni aveva terminato tre libri e, per tre volte di fila, era andato a presentarli al Salone... emozionandoci ogni volta con nuove e indimenticabili avventure!
Nel 2014, ad esempio, Alan aveva preteso di compilare cinque borderò SIAE, perché lui ha cinque Io.
Nel 2015, una signora sulla quarantina gli aveva chiesto di fare una foto.

"Ma certo... - aveva commentato Alan, gentile e disponibile - Dove ci mettiamo?"
"Ah, dove vuole! -
aveva risposto la veeekkia - Basta che si LEVA! Devo fare una foto al MURO!"

Infatti, lo stand commemorava i 750 anni dalla nascita di Dante e, sulla parete, c'era una citazione di un passaggio della Divina Commedia, che la signora voleva a tutti i costi fotografare! Senonché, in mezzo, c'erano i cinque Io di Alan Magnetti... e nessuno di loro le sembrava fotogenico.

Comunque, anche nel 2016, l'Infinito soddisfò le nostre aspettative.
Alla domanda: "Perché le Sue storie sono ambientate a Tokyo?" rispose: "Sono le Nostre storie a dirci dove vogliono essere ambientate... e Noi non possiamo contraddirle!"

Tutto il pubblicò applaudì... per un totale di quattro mani: le mie e quelle di Choo! Poi la diretta streaming inquadrò la folla dello stand di fianco, che era quello della RAI. E sfumò.
Avevo grandi aspettative per l'edizione 2017.
Artisti al Salone del Libro
Domenica 15/5/2016: IL GIORNO DELLA MINCHIA!
Quella domenica mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno.
Del resto, sapevo che sarebbe stata una giornata impegnativa, non c'era tempo da perdere, mancava poco più di un'ora allo scatenarsi dell'evento più rilevante di quell'intero weekend: Birradiversità l'arrivo dell'autistico GRUMO.

Alle 13:15 in punto, con puntualità e precisione, l'autistico citofonò al PalaBorghezio, attese con pazienza l'ascensore, salì al quarto piano, posò lo zaino e ne estrasse un regalo: la MINCHIA!

Come avrete sicuramente già intuito, si trattava di una marca di birra artigianale siciliana, all'apparenza innocua, che prometteva grandi odori e grandi sapori!
E ne esistevano ben due varietà: una bionda e una rossa. Come i Due minchie sotto Cauchypeli dei nostri cazzi!
Potevamo uscire.

Da un annetto a questa parte, l'autistico GRUMO aveva tagliato un traguardo importante: il suo numero di anni aveva superato i TRENTAQUATTRO!

Era una cifra importante: rappresentava il motivo per il quale il maestro di vita KG era stato skifato dalla pheega!
Le parole esatte della giovane, per gli amici MariaSole, erano state: "Anche il gestore del locale ha trentaquattro anni... ed è sposato! E ha una figlia!"

Erano passati DIECI ANNI da quella splendida giornata, ma non avremmo mai dimenticato la lezione: il TRENTAQUATTRO era diventato il simbolo della vecchiaia.
Da allora, l'autistico GRUMO si era messo a bere whisky e si era fatto crescere la barba, però non aveva perso i poteri: siccome il concerto era al coperto, c'era bel tempo fuori.
Certe cose non cambiano mai.

Così, la bella Choo ci aveva convinto ad andare in centro a fare quattro passi... anche se GRUMO continuava a lamentarsi di avere male alle ginocchia.

"Perché sei veeeeeekkio! - risposi - Fattene una ragione!"
"E tu, piuttosto? Come mai cammini in quel modo?"
"Io? Oh, niente... ho solo un PALO nel CULO! Ma provo poi a svitarlo verso metà giugno... dopo il PercFest!"
"Ah, bene. Come mai questa scelta?
"Eh, l'unica terapia possibile sono le onde d'urto... sai cosa sono, no? Fanno un male boia quando le fai e poi per QUARANTA GIORNI non puoi prendere medicine, né antidolorifici, né sbronzarti di alcool! E quindi..."
"E quindi adesso tu zoppichi fino a giugno per poter bere durante il PercFest?"
"Sì, certo!!! Perché, è strano?"


Choo aveva ascoltato tutta la nostra conversazione con gli occhi sbarrati e senza proferire parola... e poi, proprio quando stava finalmente per esprimersi, apparve Gennosuke Astemioto!
Problema risolto.

Sebbene rallentati dall'invalidità dell'anziano, riuscimmo comunque a raggiungere la stazione di Porta Nuova, dove ci aspettava la prima creatura sana della giornata: Laura Dell'Assenzio.

"Ma ciao! - disse Laura - Ma ho letto che siete anche voi in fila 4! Che posti avete?"
"Andiamo dalla 31 di PIOMBINO alla 35 di GRUMO! Io però prenderò il TRENTAQUAAAATTRO. E tu?"


Laura scoppiò a ridere e, con un filo di imbarazzo, tirò fuori il biglietto: senza farlo apposta, Vicina per casoaveva il 36! Era di fianco a GRUMO!!!
Gli scherzi del destino.

Dopo una lunga attesa, arrivò finalmente il 4, che di domenica era un carro bestiame.
E NESSUNO accettò di cedere il posto all'anziano Gennosuke, che passò il tempo rannicchiato in un angolo a ripararsi le ginocchia.

Quindi, arrivammo al PalaVaffankulo che erano le 5... e ci ritrovammo in 6, grazie alla new entry: Vaaaaale!
Esisteva davvero!!!
Ed il telefono squillò.

"Marok! Sono Giuppi! Dove siete?"
"Di fronte all'ingresso... in corso Sebastopoli 123. E voi?"
"Siamo in via Filadelfia!"
"Ah... siete dalla parte DIAMETRALMENTE OPPOSTA! Cazzo ci fate là?"
"Aspettiamo gli Elii... Dialogo tra intellettuali ce l'ha detto NATALINO!"
"Chi???"
"Natalino! Dice che siete amici... e che, entrando da questa parte, avremmo visto il soundcheck! In realtà è chiuso..."


Li aspettammo svaccati dal lurido a spacciare magliette e a bere... e finalmente Gennosuke Astemioto prese il suo cazzo di gel e andò giù di birra, perché davvero non se ne poteva più. Bentornato, Schopenhauer!

Poi, finalmente, arrivarono anche gli altri: Giuppi, Giuls e lo sconosciuto. Era il mio momento.

"NATALINO!!! - urlai - DA QUANTO TEMPO!!!"
"Marok! -
rispose - Come va?"
"MA IO BENONE... E TU? COM'È ANDATA POI? HAI PIÙ VISTO GLI ALTRI?"
"Gli altri... dici... le fave?"


Ok, il metodo funzionava: mi conosceva come fava.
Escludiamo informatica, PercFest, Farinei e sbronze.

"MA CERTO, NATALINO! LE FAVE! CHI SE NO?"
"Già... mancavo da tanti anni ormai..."
"EH, MINCHIA, SÌ! QUAL È STATA L'ULTIMA VOLTA?"


La risposta tardava ad arrivare: Natalino stava caricando.
Così, giustamente, Schopenhauer attaccò bottone con un tizio di colore che passeggiava tranquillo per i cazzi suoi.

"DOTTORE! DOTTOREEEEEEEEE!!! - strillò - È FAVA!!!"
"Eh? Ma chi?"
"LUI! È FAVAAAAAAA!!!"


Schope trascinò al nostro tavolo il malcapitato, che provò invano a presentarsi.

"NO! - disse Schopenhauer - Tu da oggi sei SHINOBISHINOBI!"
"Eh? No, io..."
"SHINOoOoOoOBI!!!"


Shinobi si rassegnò ad essere Shinobi, per consolarlo gli offrimmo da bere.

Natalino, intanto, fornì La Risposta: c'eravamo visti per l'ultima volta poco tempo prima... erano gli anni '90.

Oh, comunque mi ricordavo tutto di quelle date... tranne la sua faccia: com'era possibile?
Mandai un sms a Piombino: "C'è NATALINO!"
Risposta di Piombino: "Dai, FIGATA! Salutamelo!!!"
Ok, quindi era un mio problema... assecondai Natalino e continuammo a bere.

Verso le sei e mezza, aprirono finalmente le casse... e potei andare a ritirare il biglietto mancante, pronto al peggio. Lelo Invece, nessuno fece storie... vittoria!!!

"Comunque inizia a fare freschino..." commentò Giuppi1996.
"Beh, ti credo, siete in maglietta..."
"Ma noi non abbiamo altro!!!"
"Come non avete altro?"
"No... faceva caldissimo, prima! Pensate che stanotte farà più freddo?"


Constatando di essere presi per il culo da chiunque, compresi Natalino e Shinobi, Giuls e Giuppi1996 decisero di fare una scappata in albergo a prendere qualcosa di pesante. A colmare il loro vuoto arrivò Gianluigi Bombatomica, accompagnato dagli Studentessi quasi al completo.

"È ora di cena!!! - dissero - Alzate i culi, stronzi!!!"

Con la massima lentezza, ci incamminammo verso la pizzeria.
IL GIOCO DELL'OCO
Alle sette della sera, l'Oca di Pulcinella era già densamente affollata, ma i nostri culi riuscirono comunque a farsi spazio! Dopodiché, nella saturazione del dehors, rimase libero solo un piccolo tavolino, di fianco al nostro... ed arrivò il Ciao FAVONE!FAVONE!!!

"FAVONEEEEEEEE!!! - urlò Schopenhauer - Anche tu qua con noi? FAVONEEEEEEEE!!! ALÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ!!!"

Il Favone lo vide, grugnì un paio di bestemmie e si sedette di spalle, mentre i suoi amici lo guardavano incazzarsi e ridevano. Ci piace ricordarlo così.

"Ma qua c'è troppa gente che non ha un nickname! - diceva Schopenhauer - Dottoreeee! Fa' qualcosa!"
"Ma sooooooka!"


Schopenhauer ci pensò un po' su, poi aggredì gli Studentessi... a cominciare dal tastierista: "Tu suoni con BATTIPANNI! Quindi sei... BATTITASTI!"
Senza esitazione, Battitasti rispose: "NO!"
"BATTITASTI! Sei BATTITASTI!!! Aléééééééééééééééééééééééééé!!!"


Battitasti si mise l'anima in pace... mentre Il mondo beve la mia birra il cantante degli Studentessi cercava di nascondersi.

"TUUUUU!!! - esclamò Schopenhauer - TUUUUU seeeeei... ORIGAMI!!!"
"Ma col cazzo... -
rispose Origami - ...e perché poi?"
"ORIGAMI!!! Yeeeeeee!!! ORIGAMIIIIIIIII!!!"


Il resto della tavola era tranquillo: tutti avevano già un nickname... forse! In realtà, mancava ancora qualcuno di assolutamente insospettabile.

"E tu? - disse a VaaaaaleVaaaaale - Tu non hai un nick?"
"Mi chiamo Vale... ho un nick ma non me lo ricordo, perché era collegato ad un'email che mi hanno cancellato!"
"Che nick LUUUUUUUUUUUUUUUUNGO!"


E va be', lasciammo i due a scambiarsi teneri messaggi di amore e speranza per il futuro e ci dedicammo alle cose più importanti.
Primo: mangiare la pizza.
Secondo: pianificare la consegna della maglietta a Rocco Tanica.

L'ideale sarebbe stato passare attraverso Francy, che era la sola a poter salire sul palco senza essere gomorrata. Tuttavia, non si vedeva e non rispondeva... poteva addirittura avere fatto pacco.

Quindi, l'unica soluzione restava quella del lancio a lunga distanza, ma arrivare fino alla tastiera era francamente impossibile Battipanni meets Schopenhauer persino per un tiratore scelto... e decisamente non era il nostro caso.
Quindi, era un imperativo morale beccare Francy, in qualunque modo!
Non ce l'avremmo fatta mai.

Terminata la pizzata, ricomparvero Giuls e Giuppi: non avevano mangiato un cazzo, però avevano preso le giacche.

"Ce ne avete messo di tempo eh? Non è così vicino il vostro albergo!"
"Ma no, abbiamo dovuto fare due giri: Giuls aveva dimenticato il disegno!"
"Quale disegno?"
"Il disegno per Rocco Tanica!!!"


Erano handicappati al punto giusto: li invitammo all'ultimo L’ultimo bicchierebrindisi di gruppo e andammo affankulo, scontrandoci con L'ULTIMA FAVA che avrebbe avuto senso incontrare a Torino: TONSILLE TOLTE!

Non avevo sue notizie dal Google Developer Day del 2008, ma rispose alle mie domande utilizzando monosillabi intraducibili in unicode... peccato.
Le Fave prima della cura
PENETRAZIONE
All'ingresso c'era coda: PERQUISIVANO TUTTI GLI ZAINI!
PiombinoKastrox.

Giuls e Giuppi1996 erano i primi della cordata: le persone giuste nel posto giusto. Un gorillone li guardò dall'alto in basso, frugò nei loro zaini ed urlò: "EHI! NON POTETE ENTRARE CON L'OMBRELLO!"
"Ah... ok... c'è un guardaroba?"
"Un GUARDAROBA? Uh, dove pensate di essere, in albergo? L'OMBRELLO LO LASCIATE QUA FUORI, CAPITO?"
"Ok, ma... è custodito? Cioè..."
"Assolutamente NO. Non siamo i guardiani della vostra roba. Se al ritorno lo trovate, bene. Se no, pazienza. Come in aereoporto. Avete preso un aereo una volta nella vita, no? E allora!"


Il tono di quei mattacchioni era insopportabile... facevano l'impossibile per provocare la gente. Comunque, per evitare ogni discussione, Giuls e Giuppi1996 mollarono gli Gli alieni ci osservano. E giudicano. ombrelli e fankulo.

Quindi, venne il turno di GRUMO.

"Anche tu hai l'ombrello?" chiese il gorillone.
"CERTO! - rispose GRUMO - E IO IL MIO OMBRELLO ME LO PORTO DENTRO!"
"COSA FAI TE???"
"Me lo porto dentro! È mio e non lo lascio qua!"
"No. Tu non porti dentro proprio un cazzo!"
"Ah no?"


Rimasi di sasso: non avevo mai visto GRUMO così battagliero. La distanza dalla prima mazzata sembrava quasi nulla... poi qualcosa scattò in GRUMO, prese l'ombrello e lo posò sul tavolo.
Rissa scampata.

"E TU??? - mi chiese il gorillone - TU CE L'HAI L'OMBRELLO???"
"Nonò..."
risposi, spalancando lo zaino ancora pieno di magliette.
"Ok, vai!"

Ero fiero di aver avvolto la mia ferraglia nelle magliette, mentre gli altri perdevano tempo a litigare. Più che un ombrello era un rottame ed era IMPOSSIBILE che andasse fottuto... e quella sera neanche davano pioggia!
Ma era così, per principio.
Mi caghi il cazzo? Vaffankulo!

Il meglio però accadde alle spalle del buttafuori: GRUMO riuscì a riprendersi l'ombrello e corse dentro... senza che nessuno a parte me si accorgesse di nulla!
Si erano fatti prendere per il culo da GRUMO!!!
Si preannunciava una splendida serata.

Una volta dentro, Schopenhauer voleva a tutti i costi che gli facessi delle GROSSI COLPI?foto con la pheega dello stand, mentre comprava il pupazzo di Jantoman... quindi dissi soka: mancavano pochi minuti! Era essenziale non distrarci e puntare dritti verso la meta!

Quindi, apparve Francy: "Marok!!! Ehi! Dov'eravate? Dove state correndo? Non mi salutate?"
"FRANCY!!! Proprio te cercavamo! Ci dai una mano con la maglietta per Tanica?"
"Maglietta? Quale maglietta? Avete fatto una maglietta per Tanica?"


È bello essere sempre nel centro dei pensieri di una giovane donna.

"Sì... - sospirai - Vorremmo dargliela durante il Ciao Francy! Mi fai entrare al backstage? concerto, ma chiaramente non ci possiamo avvicinare, altrimenti il goatse ce lo fanno dal vivo."
"Il CHE???"
"Eh, sì, vabbe'... La maglietta! Puoi dargliela te?"
"Eh, Marok... non lo so... io adesso vado su, sto in piedi..."


Terminata questa frase, Francy corse via... senza la maglietta. Poi arrivò PIOMBINO, si spensero le luci... ed il concerto poté iniziare.
Dalla Sicilia per Ivan Piombino!
ROCK ATTO I
Come a Milano, il concerto iniziò col sottofondo sonoro di Ielaio, la vecchia intro del tour '88, diventata MAGGIORENNE... dieci anni fa.
Seguiva, per un totale di 8 minuti, una macedonia eliografica dalle origini ad oggi, rigorosamente in playback, impreziosita dallo scorrere lento del trash sui maxischermi.

Non sottovaluterei la carica di schifo di quelle diapositive: raccoglieva gattini abbandonati scontornati alla cazzo, parodie di pubblicità anni '90, però brutte, ed animazioni che facevano rimpiangere gli allegati in PowerPoint.
Tutto era talmente osceno da apparire bello!
Poi un fulmine sottrasse gli Elii alla propria dimensione e li fiondò sul palco, seguito dal tuono (o, se preferite, dal rutto) del rock: Servi della Gleba!
Attenzione: sul finale, un aspirapolvere con filtro antiacaro entrava nel culo.

Nonostante una folla di terzomondi stesse filmando col telefono, decisi di aspettare a tirar fuori la macchina foto: visto com'era andata all'ingresso, la simpatia della security non era incoraggiante.
Oltretutto, Rocco Tanica sul palco non c'era... e sarebbe stato bellissimo se avesse fatto PACCO: eravamo TUTTI venuti per lui, avevamo pagato i biglietti più cari del mondo, stampato le magliette, sopportato gli spostamenti, gli sbattiti, i casini... e lui PAAACCO. Sarebbe stata una recensione SPETTACOLARE!!!

Intanto, doppietta Eat the Phikis, con Burattino Senza Fichi e Mio Cuggino, che avrebbe anche un po' rotto i coglioni... ma si riscattava col tributo ad Heidi sul finale.

Seguivano la splendida Essere Donna Oggi, che è sempre un piacere riascoltare in compagnia, e Ritmo Sbilenco, che forse è la traccia migliore di Figgatta de Blanc: il concetto di "musica regressive", come antagonista del prog, era geniale!

Soprattutto, nessuno della security sembrava scassare la minchia... quindi iniziai a filmare. Acustica di merda? Fankulo!
ROCK ATTO II
Terminai il video senza che nessuno stronzo venisse a cagarmi il cazzo: al PalaVaffankulo non erano cattivi, li disegnavano così.

Poi Parco Sempione e l'immortale SupergiovaneSupergiovane, dominata da uno scatenato Mangoni.

E si erano fatte le dieci: suonavano da un'ora.

"Adesso, noi terminiamo questa parte..." disse Elio.
"NO, ELIO!!! NO!!!" urlò una persona a caso: Schopenhauer.

Elio sgranò gli occhi... poi capì e rispose: "Non fateci caso... È sempre stato così. Adesso è in cura e sta migliorando..."

Quindi iniziò El Pube... e, sulle prime, sembrava che andasse tutto bene!
Invece, Schopenhauer era l'ultimo dei problemi: l'elvetico Dj MendrisioChristian Meyer abbandonò la batteria e prese il microfono, per gridarlo al mondo: "Non mi è mai piaciuto suonare la batteria!!! Lo faccio per fare contenti i PARENTI... ma io voglio fare il DJ! Mi chiamo Dj Mendrisio e suono a Lugano Paradiso. E adesso vi farò ascoltare la mia CANTON MUSIQUE!"

Al grido di: "People from Mendrisio!", il dj Christian percosse la "Cassa Zurigo" e ne uscì Mangoni (per gli amici Jammenthal!), circondato da un esercito di pheega!!!
So che siete superiori a queste cose.
Comunque, c'è il video. Non guardatelo!
ROCK ATTO III
So bene quanto queste volgarità vi diano fastidio e mi rendo conto di recarvi un dispiacere, ma la pheega Euforia rimase sul palco anche per i successivi brani dance: Pipppero, Vacanza Alternativa (dedicata alla terza età, cioè noi), Discomusic, China Disco Bar e Born To Be Abramo.

Non potendo ballare, in quanto seduto e handicappato, Schopenhauer si sfogava andando in continuazione a prendere da bere, al grido di: "COME NEL 2005, DOTTOREEEEEEEEE! YEEEEEEE!!!"
Così, ben presto ci ritrovammo in una discarica di bicchieri, con Il Paradiso di Mangoni Schopenhauer che ci abbracciava ed urlava: "BRINDISI INGUINALE!!!"

Al perdurare dei sintomi, gli girai la testa gridando: "GUARDA LA PHEEGA!!!"
Funzionò per un picosecondo, poi riprese a rompere i coglioni.

Per fortuna, per l'ennesima volta di fila in 17 anni, iniziò il Rock and Roll... e fu la fatality: di fronte a tanto, persino Schopenhauer si spense. Grazie, Rock and Roll.

E poi John Holmes, un grande classico sempreverde all'apparenza innocuo!
Finché Elio non cantò: "...e, se Il Paradiso di Mangoni - reprise fossi stato a Torino, avrei visto IVAN PIOMBINO!"
E si scatenò l'INFERNO!

E di Rocco Tanica, in tutto ciò, neanche l'ombra.

Quindi Cassonetto ed il Rock Della Tangenziale, nella libera e deliziosa interpretazione di MC Mangoni, che riusciva a rappare fuori tempo!
Lo stimavo tantissimo!!!

Poi Il Primo Giorno Di Scuola e Uomini Col Borsello... e si fecero le undici.
Eravamo a DUE ORE dall'inizio e non si era ancora visto Rocco Tanica.
PiombinoKastrox!

E fu allora, a sorpresa, che Elio annunciò l'arrivo di Sergio da CollegnoSergio da Collegno, di anni 34!
TRENTAQUAAAAAAATTRO!!!
E Plafone fu.

"Quanti pensano che Rocco non si può sostituire, perché di Rocco ce n'è uno solo? - chiese Elio, al termine del brano - Quanti non sa/non dice?"
"ALTRO!!!"
urlò una voce alle nostre spalle, generando il GELO.

Ci voltammo per vedere chi fosse il coglione... ebbene, era BATTIPANNI!
Siamo sempre noi a fare danno, sempre.
Comunque, lo show andò avanti lo stesso, con la cover della celebre hit di Giovanni D'Anzi del '34: O Mia Bela Madunina!
ROCK ATTO IV
E quindi, TVUMDB fu.
Decisamente, non era comune vedere Viva Rocco!Victor e Rocco sul palco contemporaneamente... E NOI C'ERAVAMO!!!
Quindi, per fissare quel momento nelle pieghe indelebili della storia, vorrei ricordare le parole esatte di Carmelo: "Gridiamolo forte: viva l'ANALE!!!"
I bei momenti si ricordano così.

Per rimanere in tema, Sergio da Collegno cantò She Wants... una interpretazione davvero commovente, di cui abbiamo un contributo video!
ROCK ATTO V
E si erano fatte le undici e mezza.

"Senti, Sergio... è ora di andare a letto! - disse Elio - È tardi..."
"Nooooo Elio... posso stare su ancora un pochino?"
"Solo se fai quell'altra che parla dell'inculare. Però alla fine!"


Questa è la morale: alla fine il culo vince! Ed al grido di "DO MAGGIORE!" sul palco presero vita Vitello volanteIl Vitello Dai Piedi Di Balsa e, soprattutto, Shpalman!

Probabilmente, sarebbe stata l'ultima Shpalman di Rocco Tanica.
E dire che era nato tutto per caso, in un luminoso pomeriggio di febbraio: gli Elii ci avevano invitato al Jungle Sound di Milano, per farci ascoltare l'anteprima del nuovo album... che ancora non aveva un nome.
Era l'1/2/3, primo febbraio del 2003... ed Elio era alle prese col tour teatrale di "Storie d'Amore e d'Anarchia", così avevano dovuto incidere una canzone senza di lui, la traccia numero 8.
"L'ho cantata io col vocoder! - aveva detto Sergione - Ma non vi preoccupate... è provvisorio!"

Quel pomeriggio, avevamo acclamato la voce di Rocco ritoccata in elettronica, quindi gli Elii l'avevano conservata e adesso erano tredici anni di merda in faccia che si concludevano così, tra gli inni all'anale ed un "MUORI PIOMBINO!" cantato dal pubblico rock, rigorosamente fuori tempo.
ROCK ATTO VI
Tra i fumi dell'alcool, a bordo palco apparve Mangoni unplugged una tastiera... e la cosa più grave era che la suonava il quarto tastierista: MANGONI!
Però urlando come una partoriente di un bambino obeso... era bellissimo!

Ed iniziò Cara Ti Amo, l'ultima Cara Ti Amo con Rocco Tanica!
Non vi spoilero nulla, c'è il video.
ROCK ATTO VII
E si era fatta mezzanotte: TRE ORE di concerto, era il live in Torino più lungo della storia! Sborroh!

"Non ci stiamo dimenticando di fare qualcosa?" chiese la bella Choo.
"Beh... ma non possiamo, qua davanti a tutti..."
"E quando gliela vuoi dare la maglietta? Nel backstage?"
"AH, LA MAGLIETTA! Boh, ok, tieni..."
"Gliela devo dare io?"
"Beh... fa' un po' te, guardaci. Chi altri vuoi che vada a lanciare la maglietta? Io, GRUMO o Schopenhauer?"


La bella Choo sospirò e si preparò a scattare, al momento dei saluti.
Sul palco, intanto, andava in scena il trionfo, con Il Complesso Del Primo Maggio e Al posto di fare luce con lo smartphone, i veeekki facevano cosìTapparella!

Sugli applausi finali e sulle note di "Vincerò", gli Elii avanzarono compatti verso il bordo del palco!
E quindi, Choo scattò per lanciare la maglietta, seguita da GRUMO e Schopenhauer che la volevano guardare e giudicare, con le mani dietro la schiena.
Per aiutarli, la regia mandò in playback la splendida "Bomba intelligente" (per la cronaca, Rocco Tanica era sul lato giusto, nella metà destra del palco...), quindi il lancio riuscì alla perfezione: il buon Sergione prese la volo la maglietta, la guardò dal lato B, cioè quello bianco, regalò uno sguardo di approvazione, ci si ASCIUGÒ IL SUDORE... e NON la indossò! Però sorrise e se la mise al collo, tipo sciarpa.
Poi Giuls gli lanciò il disegno, fatto con tanta cura e amore... e Sergione lo apprezzò esattamente quanto la nostra maglietta.
Sono soddisfazioni.
16 corpi. Preferenze?

La consegna della maglietta   Paola espressiva
DIVERSAMENTE BACKSTAGE
Tirando un sospiro di sollievo, commentai: "Oh, 'sti buttafuori alla fine non erano così stronzi! Nessuno ha cagato il cazzo per foto e video..."

Su quelle parole, arrivarono Giuls e Giuppi1996... e dissero: "Che palle questo posto... non si potevano fare foto!"
"Eh???"
"Sì, non mi hanno fatto fare neanche una foto!!!
- aggiunse Giuls - Che stronzi!!!"

Quindi, gli stronzoni non ci avevano cagato il cazzo perché erano troppo concentrati contro Giuls! Figata!!!

Comunque, i buttafuori continuarono il loro porco lavoro eiettandoci nell'atrio... e l'esodo fu un'ottima occasione per incontrare i ritardatari che si erano persi la pizzata: Nervo is back!Nervo (con la maglietta gialla delle Fave!), il Quinto Piano, la Dottoressa Formaggio, Mazzu e, soprattutto, Francy.

"Francy!!! - urlai - Ci vogliono buttare fuori! Fà qualcosa!!!"
"Aspettate! -
rispose - Vedo se riesco a farvi entrare al backstage!"

Anni di esperienza ci avevano insegnato ad aggrapparci allo stand, facendo finta di voler comprare qualcosa... finché un evento soprannaturale non attirò la nostra attenzione: a lato della coda, c'era JANTOMAN.
Era lì che passeggiava DA SOLO... e NON se lo inculava NESSUNO, di fianco alle fave che sgomitavano per fare backstage!!! Era una scena surreale.

Chiaramente, Schopenhauer gli si lanciò addosso, strillando ed abbracciandolo... e Jantoman non si scompose, né cambiò MAI espressione... finché non gli chiesi di sorridere per la foto.
Potete osservare i risultati.
SCHOPENHAUER meets JANTOMAN
PALAVAFFANKULO SETS FAVE MODE +B
Ok, avevamo incontrato Jantoman, la parte rilevante del backstage si era compiuta. Adesso avevamo una sola speranza: Francy.

"Allora... - disse la giovane donna ai buttafuori - Loro sono con me! Posso farli entrare per il backstage?"

I buttafuori diedero la risposta più stronza: "Ne possono entrare solo DIECI. Giovani Fave Approvano Selezionali!"
"MA SIAMO ALMENO IL DOPPIO!"
"Ne entrano solo dieci. Chiaro?"


Dall'aprile del 2005, avevo vissuto infinite volte quella scena ed avevo la certezza su come comportarmi.

"Francy, lascia perdere! - dissi - Preferiamo stare assieme. Ci vediamo all'ingresso sul Posterior, in via Filadelfia, tanto le loro macchine escono di là. Basta che ne porti fuori uno: Rocco. Il resto non ha importanza. Ok? Aspettaci in via Filadelfia!"
"Via che???"
"FILADELFIAAAAAAAA!!!"


Mentre i buttafuori ci eiettavano dal palazzetto con disprezzo, disgusto, odio e schifo, inviai a Francy un messaggio con scritto "VIA FILADELFIA"... pur sapendo che non l'avrebbe letto mai.

"MAROK! MAROK! CHE FIGATA!!! - urlò Giuppi1996 - SPETTACOLO!!!"
"Sì... -
risposi - è stato un bel backstage! Jantoman è sempre un bell'uomo!"
"NO, GUARDA... L'OMBRELLO! C'È ANCORA!!!"


Sono soddisfazioni.
Parecchia gente, in compenso, aveva deciso di andare affankulo, così ci ritrovammo in 22, uno dei numeri più bassi ad un backstage a Torino.
E COMUNQUE non ci facevano entrare!!!
Era veramente il PalaVaffankulo.
LA MARCIA DEI DIVERSAMENTE FIGATI
Per raggiungere il POSTERIOR di via Filadelfia, era necessario percorrere l'isolato più grande del mondo... e sono cose che fanno piacere, quando uno è zoppo!
E non mi potevo nemmeno consolare guardando Schopenhauer: aveva bevuto, quindi schizzava come un grillo!!!

In questi casi, mi tornava sempre in mente il concerto a Collegno di otto anni prima, quando il Quinto Piano urlava: "Che palle, mi avete messo DIETRO A QUELLI ALTI!"
Era dietro di ME... ed era SERIA! Mi faceva sentire "normale"!!!

"Margo! Margo! - disse una voce - Aspetta!!!"

Mi voltai e, neanche a farlo apposta, era il Quinto Piano.

"Margo... - continuò - Ma come fai ad avere un passo così veloce? Cos'è, ti alleni?"

Era SERIA. Giuro!!!
Ogni tanto penso a quanto si dev'essere divertito Dio l'ottavo giorno, quando aveva creato gli handicappati.

Comunque, tra chiacchiere nostalgiche ed euforia dei nuovi arrivati, fu una bella passeggiata... finché non arrivammo all'uscita di via Filadelfia e trovammo solo un CANCELLO CHIUSO!!!
Le Fave dopo la cura
L'ORA DEL CONTATTO!
Contro ogni previsione, all'improvviso il cancello si aprì... ed arrivarono gli Elii.
Però non disturbavano, erano molto silenziosi e discreti. Mangoni, per esempio, stava trasportando da solo TUTTE LE BALLERINE... e schizzò via!

Al volante di una seconda macchina invece c'era Elio sotto assedioElio, che abbassò il finestrino per stringere le mani delle fave... e si ritrovò davanti SCHOPENHAUER ed IVAN PIOMBINO!
L'incontro durò meno di un minuto, poi il cantante ripartì a velocità luce.

Poi arrivarono le altre macchine... ed uno solo degli Elii volle scendere: Rocco Tanica!
Nessuno di noi ventidue riuscì ad impedirglielo... peccato.
Potete contemplare i risultati nelle seguenti diapositive.
Rocco e le 20 fave

Rocco Tanica fans club Rocco meets Laura Rocco meets Choo

Rocco meets Mazzu & Dottoressa Formaggio Rocco meets Battipanni Sarà l’ultima foto di Rocco ad un backstage a Torino?
AFTER ALL'EVER UP
Dopo una decina di minuti, i compagni di viaggio richiamarono all'ordine il buon tastiere... così lo salutammo tutti in coro con: "Arrivederci Rocco, ci mancherai di brutto..." ed altre squallide banalità!
E poi ce ne andammo anche noi affankulo.

I primi a sparire furono i più giovani: Giuls e Giuppi1996. Era giusto così.
Anche gli '81, cioè Choo e l'autistico GRUMO, ci dissero che non volevano fare tardi, perché l'indomani dovevano ripartire col primo treno e andare a lavorare, rispettivamente a Bologna e a Milano!
Quindi andammo tutti all'EverUp, la birreria sotto al Laura meets BORGHEZIOPalaBorghezio, di modo che i gemelli potessero andare a dormire all'ora che preferivano senza dover essere accompagnati.

Gianluigi Bombatomica si offrì di darci uno strappo, così notammo Piombino e Schopenhauer che vagavano in stato confusionale nel mezzo di corso Sebastopoli, dove di giorno c'è il mercato.

"Ohu! - dissi - Che cazzo fate?"
"Dottoreeeeeee! PIOMBINO ha PERSO la MACCHINAAAAA!!!"


Caricammo gli handicappati e girammo a cazzo, finché non trovammo la PiombinoMobile a poca distanza da dove eravamo partiti.

"NON L'AVEVAMO VISTA, DOTTOREEEE!!!"
"Come cazzo avete fatto a non vederla, che ha il vetro SFASCIATO?!?"
"E anche il paraurti sul marciapiede..."
aggiunse Choo.
"ERA BUIOOOOOO, DOTTOREEEE!!! MA ADESSO COME FACCIAMO? PIOMBINO NON SA LA STRADA!!!"

E fu così che arrivammo all'EverUp per ULTIMI!
Per fortuna, era vuoto e c'era posto per tutti... ma poi accadde l'incredibile: si fermò una macchina e chiamò Laura.
Era la sorella giovane: Fatina Dell'Assenzio!
Forse voleva aggregarsi alla birrata notturna?
Ahahahah... ingenui!
Non solo Fatina aveva SCHIFATO il concerto, non solo non aveva la MINIMA intenzione di entrare con noi a bere, né tantomeno salutarci... ma era passata a prendere la sorella PER PORTARLA A DORMIRE, perché ERA TARDI!!!
Viva la gioventù!

Comunque, alla fine eravamo rimasti in NOVE... e quindi ci svaccammo a bere.
Artisti all’Ever Up
BIODEGRADO
La bella Choo e l'autistico GRUMO ci salutarono verso le due: era l'ora dell'81.
Invisible titsSchopenhauer, invece, sarebbe rimasto lì per sempre: continuava a ordinare da bere ed il volume della sua voce continuava a salire, minuto dopo minuto, cazzata dopo cazzata, bicchiere dopo bicchiere.

"Marok! - esclamò ad un tratto Piombino - Ma non dicevi che c'era Natalino?"
"Certo che c'era... non l'hai visto?"
"NO... DOV'ERA???"
"È sempre rimasto con noi... era quel tipo alto con gli occhiali!"
"Ma va... quello non può essere lui, sarà un altro! Te lo ricordi Natalino, no?"
"Sinceramente no... quella faccia non ricordo di averla mai vista..."
"Ma non LUI! Natalino quello VERO! Non ti ricordi, a Collegno del... boh, '99?"


Non ci fu tempo né modo di approfondire i ricordi, perché Schopenhauer ci inondava di alcool e, soprattutto, di immonde cazzate.
Ogni tanto, la tipa dell'EverUp, per gli amici Bianca mesce. Malato sono?Bianca, spalancava la porta e usciva fuori... ufficialmente a fumare, in realtà a purificare il cervello dalle stronzate.
Quindi, Schopenhauer giustamente la SEGUIVA... e andava avanti a romperle i coglioni persino sul marciapiede.
Erano bellissimi!

Piacevano molto anche all'inquilino del primo piano, che si affacciò alla finestra e disse: "Ohu, domani mi alzo alle SEI per andare a lavorare!!!"
"E ALLORA CHE CAZZO FAI ANCORA SVEGLIOOOOOO? -
urlò Schopenhauer - A noi ORIGAMI ci piace ricordarlo così YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!"

Tirai un sospiro di sollievo: finalmente qualcuno stava cazziando Schopenhauer!
Riconoscevo ancora questo pianeta.

A stupirmi, semmai, era Ivan Piombino: sembrava così tranquillo, serio, pacato, responsabile... un vero padre di famiglia, di vecchio stampo!
Poi si frugò in tasca... e disse: "CAZZO, NON HO LE CHIAVI DI CASA!!!"
E si erano fatte le tre.

Siccome esisteva una remota possibilità che PIOMBINO avesse perso le chiavi dentro la "macchina" (se davvero vogliamo chiamarla tale), lo accompagnammo fuori... accorgendoci di un enorme pullman parcheggiato nel CENTRO del viale.

La cosa più assurda era la fiancata, su cui era disegnato La mascotteun omone grasso e lento, vestito di giallo! Solo in un secondo momento, notammo che dentro c'era l'autista che dormiva.

"SVEGLIAAAAA!!! SVEGLIAAAAA!!!" urlò Schopenhauer.

Il malcapitato mugolò qualcosa e guardò fuori.

"DAIIII! È ORA DI BEREEEEEEE!!!"

Trascinammo via Schopenhauer prima che il tizio iniziasse a sparare... e poi entrammo nella PiombinoMobile a cercare le chiavi, che per la cronaca NON c'erano.
Come ampiamente previsto.

"Dai, torno a casa... - disse Piombino - Devo svegliare mia moglie per entrare... è la volta che mi ammazza!"
"YEEEEEEEEEE!!! -
urlò Schopenhauer - Prima però mi porti a CASAAAA!!!"

Undici anni di distanza, stessa voce, stesso incrocio... 11 anni dopo era un finale perfetto.
Adesso però non c'era altro da fare che dire soka ai due diversamente figati che si perdevano nella notte... sicuro che all'alba sarebbero stati ancora in giro ad handicappare in libertà.

Nei giorni successivi, sarei finalmente riuscito a scoprire chi cazzo era Natalino.
Volete saperlo anche voi?
Bravi! Per vedere la sua faccia ai tempi in cui ci conoscevamo, preparatevi spiritualmente... sedetevi, fate un bel respiro... e poi cliccate qua!

E adesso potete anche andare tutti improrogabilmente, anonimamente, tanicamente ed amorevolmente affankulo!