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    • Questo forum è stato realizzato da Marok basandosi sul progetto open-source Vanilla 1.1.5a, realizzato da Lussumo. Su Internet trovate la Documentazione e la Comunità di Nerd che ci stanno dietro. A breve, rilascerò il codice sorgente di questo forum... giusto il tempo di rileggere con calma le minkiate che ho scritto! :)

Vanilla 1.1.5a is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthorAnovex
    • CommentTime28/05/2009, 13:12 modiFICAto
      -3 punti
    Il presidente del Consiglio: "Lo giuro sui miei figli,
    E comunque se lo avessi fatto mi sarei dimesso"


    ROMA - "Io non ho mai più detto niente di niente. Ho risposto da subito alla sola domanda se avessi mai avuto rapporti 'piccanti'. E ho risposto: 'Assolutamente no'. Ci ho messo anche il carico del giuramento sui miei figli. Non ho mai più detto assolutamente niente. E invece guardate che cosa tocca leggere su certi giornali...".

    Così Silvio Berlusconi, davanti alle telecamere ammesse a Palazzo Chigi alla firma di un protocollo per l'Abruzzo, commenta l'incalzare della stampa sulla vicenda Noemi. "C'è qualcuno che ha domande da farmi?" è la domanda retorica usata dal premier per introdurre la sua dichiarazione. In riferimento alle "dieci domande" a cui da giorni Repubblica gli chiede di rispondere. Poi aggiunge che se fosse accaduta una cosa del genere - rapporto intimi con una minorenne - si sarebbe dimesso "immediatamente".

    Una vicenda su cui oggi torna anche Dario Franceschini, che ieri aveva duramente attaccato il premier dicendo "Fareste educare i vostri figli da quest'uomo?". E che questa mattina dice: "La battaglia sui valori è giusta e vontinueremo a farla, nonostante tutti i polveroni che solleveranno per fermarci". E ancora, tornando alle sue parole di 24 ore fa: "Mi dispiace davvero se i figli del premier si sono sentiti offesi, loro non c'entrano, non ho mai parlato di loro, nè lo farei".

    http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-4/berlusconi-divorzio-4/berlusconi-divorzio-4.html
    •  
      CommentAuthorAnovex
    • CommentTime28/05/2009, 13:14
      -3 punti
    E' arrivata Zia

    Gino Flaminio è un ragazzo coraggioso, ha detto com'è andata
    "Da tre mesi si sapeva che il presidente sarebbe venuto alla festa dei 18 anni"


    NAPOLI - Signora Francesca D. F., che grado di parentela ha con i genitori di Noemi?
    "Sono la zia, moglie del fratello di Anna Palumbo, la madre di Noemi".

    Ha precedenti penali, signora? Sa, dobbiamo chiederglielo perché, per alcuni, il testimone non va valutato per quel che dice, ma per quel che è.
    "Non ho precedenti penali".

    Qualcuno nella sua famiglia ne ha?
    "No".

    Ha motivo di risentimento nei confronti di sua cognata o della sua famiglia, o della ragazza?
    "Assolutamente no. Ho ottimi rapporti con Anna, con i genitori di Anna e con i suoi fratelli. Anzi, ho condiviso finora con altri membri della famiglia l'imbarazzo, il disagio e la sofferenza che questa situazione non del tutto limpida, sta provocando. Ci sono troppe bugie. Circostanze che contrastano con quello che abbiamo sentito e visto in famiglia".

    Gino Flaminio fa parte delle bugie o della realtà vissuta in casa Letizia?
    "Gino è stato il fidanzato di Noemi esattamente per il periodo da lui descritto al vostro giornale. Gino fa parte della realtà della famiglia Letizia e tutti noi lo abbiamo conosciuto e soprattutto apprezzato fino a quando i rapporti tra loro si sono deteriorati. È un bravo ragazzo. Amava davvero Noemi e Noemi gli era molto legata".

    Vi incontravate anche con Gino?
    "Certo, è accaduto più di una volta. Con l'andar del tempo, è nato un legame tra questo ragazzo e la nostra famiglia. Non mi pento di averlo avuto in casa".

    Lei sa che il padre di Noemi ha minacciato querela per quello che Gino ha ricordato?
    "Sì, purtroppo l'ho sentito ai tg, e ancora mi chiedo come sia stato possibile questo. Gino ha avuto parole di assoluto rispetto per tutti, per Noemi, per i suoi genitori, per noi. E anche per Berlusconi. Qual è la sua colpa? E perché accanirsi contro un ragazzo senza alcuna difesa?".

    Lei sa che Gino nel 2005 è stato condannato per rapina?
    "Quando lo abbiamo conosciuto era già un operaio. Ma sapevamo che c'era una macchia nel suo passato. E in ogni caso, il suo errore, quale che sia stato, non ha mai costituito un ostacolo al loro affetto, né all'amicizia che il ragazzo ha dimostrato ad Anna e ad Elio, peraltro venendone ricambiato".

    Lei ha letto la testimonianza di Gino?
    "Certo, e mi ha provocato una grande emozione. Perché ho visto per la prima volta, in questa storia di bugie, una persona dire le cose come stanno, con un coraggio che nessuno finora nella mia famiglia ha avuto".

    E lei perché solo adesso ha deciso di offrire la sua testimonianza?
    "E ancora avrei voluto tacere. Ma dopo aver visto la violenza della discussione a Ballarò, ho deciso di farmi viva. Ho visto troppe cose che non vanno. "Antiche amicizie" nate dalla notte al giorno. Fidanzati comparsi dal nulla. Dolorosi eventi che hanno afflitto la famiglia, utilizzati per sostenere nuove versioni dei fatti che hanno coinvolto mia nipote Noemi: come il riferimento a una lettera di cordoglio. E' con molto strazio che mi sono decisa ora a parlare. Mi sono tormentata in queste settimane".

    Perché lo fa?
    "Se devo dire la verità, lo faccio per i miei figli perché devono poter credere che esiste il vero e il falso, il buono e il cattivo. Voglio che sia chiaro che, per quanto mi riguarda, in questa storia non c'entra nulla la politica, nulla i complotti, ma solo la necessità di non vergognarsi quando ci si guarda allo specchio perché si è dovuto avallare una storia che, se non fosse così dolorosa, in famiglia sarebbe una barzelletta di cui ridere".

    Lei, quando ha sentito per la prima volta di Berlusconi in famiglia?
    "Alla fine del 2008, tra novembre e dicembre, ho visto per la prima volta durante un pranzo familiare Noemi alzarsi da tavolo allo squillo del suo cellulare, e l'ho ascoltata dire papi. Non avevo assolutamente idea, all'epoca, chi potesse essere. Ho pensato a un gioco tra ragazze. Notai soltanto che intorno a lei ci si dava da fare per evitare ogni curiosità".

    Quando ha sentito per la prima volta indicare Berlusconi come una presenza familiare?
    "Posso dirlo con certezza. L'11 gennaio 2009, il giorno del compleanno di mio figlio. Io organizzai una piccola festicciola. E seppi, quella sera, che si stavano preparando grandi festeggiamenti per i diciotto anni di Noemi. E che alla festa avrebbe partecipato, a meno di impegni improvvisi, anche Silvio Berlusconi".
    Addirittura tre mesi prima, si contava sulle presenza a quel tavolo del presidente del Consiglio?
    "A me fu detto che dovevamo "prepararci" per quello. La conferma della presenza del capo del governo sarebbe arrivata solo a Pasqua".

    E poi?
    "Mi fu detto che Berlusconi chiese espressamente a Noemi di essere invitato e pretese di ricevere dalle sue mani l'invito. Non so se poi Noemi lo abbia raggiunto a Roma e come siano andate le cose. In ogni caso, nella nostra riunione di famiglia al pranzo di Pasqua, ci fu confermato ancora di "prepararci" perché avremmo conosciuto il presidente il 26 aprile, alla festa organizzata nel ristorante di Casoria".

    Che idea si è fatta della conoscenza tra Berlusconi e Noemi?
    "So soltanto quel che mi ha raccontato Anna, mia cognata, la madre di Noemi. Anna sosteneva che il presidente del Consiglio aveva per mia nipote l'affetto di un padre. Ricordo l'espressione: "l'ha presa a cuore". Io non ne dubitai. Noemi è sempre stata una brava ragazza, dolce, buona. Con un grande sogno: fare la ballerina, l'attrice o la showgirl. Ricordo che in famiglia si diceva: "Magari così, Noemi entrerà dalla porta principale". Si intendeva dalla porta principale nel mondo dello spettacolo. E d'altronde la stessa Noemi - ho letto - lo ha già detto in un'intervista. Come peraltro Anna. Nelle primissime interviste, mia nipote e mia cognata sono state sincere e hanno raccontato in pubblico ciò che dicevano a noi in privato. E stato dopo che ho visto troppe cose confondersi".

    Vuole darci la sua opinione su questa storia?
    "Sono molto preoccupata per la mia famiglia. Se mi espongo così, lo faccio perché siamo una famiglia di gente semplice e per bene. Parlo dei fratelli di Anna, dei suoi genitori, degli altri cognati, dei nostri figli e nipoti, tutti ragazzi sani. Tutti trascinati, dalla mancanza di chiarezza e sincerità, in una situazione che ci imbarazza moltissimo".
    http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-3/zia-di-noemi/zia-di-noemi.html
    •  
      CommentAuthorAnovex
    • CommentTime28/05/2009, 13:17
      -3 punti
    La famiglia di Noemi tra affari e dolori
    E la mamma si candidò nei Progressisti

    Le residenze di Elio, le ambizioni di Anna Palumbo per la figlia, i contrasti sul suo futuro

    NAPOLI — La serratura del portone non funziona, al civico 285 non c'è un portiere. Così il pianerottolo di casa Letizia diventa una sorta di sala d'aspetto per giornalisti e cameramen. Il palazzo dove vive la famiglia che nel giro di appena un mese è diventata mistero e ossessione per tutta l'Italia dista 50 metri dall'uscita del casello autostradale di Portici, che immette direttamente su corso Libertà. Appena quattro numeri più in su vivono Ida e Antonio, i genitori di Anna Palumbo, la mamma di Noemi. A vederli risalire la strada di casa in questi giorni fanno tenerezza. Due anziani signori, sposati dal lontano 1949, che da allora non si sono mai persi di vista. La data e la circostanza rendono decisamente improbabile una delle tante voci circolate su questa vicenda, quella di una relazione giovanile tra la signora Ida e l'attuale presidente del Consiglio, dalla quale sarebbe nata, illegittima, Anna. La mamma di Noemi nascerà alcuni anni dopo il matrimonio, seconda di quattro figli (due maschi e due femmine).

    I coniugi Palumbo lavorano nel tessile, partono da un piccolo laboratorio-negozio a Portici e arrivano in Galleria Umberto I, la vetrina di Napoli, un negozio di abbigliamento ad una luce ancora intestato al signor Antonio. La giovane Anna è considerata una delle più belle ragazze di Portici. Partecipa a molti concorsi di bellezza, ne vince cinque, dei quali — nei primi giorni di notorietà, quando la famiglia era ancora accessibile — esibisce con orgoglio le coccarde. Elio Benedetto Letizia entra nella sua vita a cavallo di una Harley Davidson. Ad appena vent'anni gira su moto americane e guida una Cabriolet nuova di zecca. Viene dal quartiere di Secondigliano, dove la sua famiglia gestisce una cartoleria nell'omonimo corso. La loro unione è contrastata. All'inizio Elio non viene accettato dalla famiglia Palumbo. I rapporti sono tesi, c'è un black out di alcuni anni, durante i quali i due si sposano. Poi, torna il sereno. Nel 1981 nasce Iuri, il primogenito, seguito dieci anni più tardi da Noemi. Nel 1993 Elio Letizia, impiegato comunale, viene arrestato nell'ambito della Tangentopoli napoletana, insieme al suo superiore, Giovanni De Vecchi, direttore dell'Ufficio Annona del Comune di Napoli. Accusato di essere a capo di un sodalizio che si occupa della vendita di vecchie licenze commerciali ad imprenditori in difficoltà, viene condannato in primo grado e assolto in appello.

    Dopo lunghe vicissitudini amministrative viene reintegrato nei ranghi dal comune di Napoli, ma spostato alle Risorse umane, dove lavora oggi. Uomo da sempre riservato, si dichiara orgoglioso del suo essere uno sconosciuto. «Di me non sa nulla nessuno — dice di sé —. I miei colleghi di lavoro ignorano persino se io sono sposato o meno, e questo per me è un titolo di merito». Il sodalizio con Anna è di natura umana ed economica. La prima sfera sembra andare in crisi nel 1997, con una istanza di separazione che non ha mai avuto seguito. La seconda è molto solida. La mamma di Noemi è presente in molte delle attività imprenditoriali del marito, che hanno esito altalenante. La Euro parfum, una accomandita di famiglia fondata nel 1995 e gestita insieme al fratello Dario, viene dichiarata fallita nel 2002, «per mancanza di attivo». Lo zio di Noemi è a sua volta titolare di un'altra impresa di famiglia, la Tiffany, che risulta essere tutt'ora attiva nel campo dei cosmetici, ma che a partire dal maggio 2008 ha 17 assegni protestati «per difetto di provvista».

    Anna Palumbo è titolare della Letizia Sas, che risulta chiusa nel 2006, e di alcuni beni immobili. Tra questi, un chiosco di giornali dato in affitto ad Elpidio Granata, edicolante divenuto famoso perché nella sua rivendita di Secondigliano ha l'abitudine di esporre i giornali capovolti per protesta contro la lettura a scrocco. In molti atti notarili il padre di Noemi risulta avere la stessa residenza di Granata. In un arco di quasi dieci anni, dichiara sette diverse residenze, mai le stesse della moglie, che figura sempre a Portici. Alcune vicissitudini familiari sembrerebbero adombrate anche da molti atti nei quali Anna Palumbo dichiara di operare in regime di separazione dei beni (2002-2005). In uno degli ultimi documenti depositati, marzo 2009, la signora appare invece in comunione dei beni. Nel 2000, Anna Palumbo tenta una sortita in politica. Si candida alle amministrative nei Progressisti per Portici, una lista di fuoriusciti Ds che appoggia da sinistra il candidato sindaco Leopoldo Spedaliere, che poi verrà eletto. In quello stesso anno, Elio Letizia distribuisce volantini e materiale elettorale nella sua Secondigliano per Fulvio Martusciello, promotore di Forza Italia a Napoli, candidato al consiglio comunale.

    Nel 2006 ripeterà l'esperienza per Raffaele Ambrosino, attuale consigliere Pdl di Secondigliano. Sono le uniche due esperienze politiche di Letizia delle quali vi sia traccia. Nulla risulta di una passata militanza socialista. Iuri Letizia muore poco dopo la mezzanotte del 27 luglio 2001. Era al decimo mese di naja presso il distaccamento dell'aeronautica del Monte Terminillo, in provincia di Rieti. Aveva da poco firmato la richiesta di ferma breve, altri 18 mesi da militare ma retribuiti. La vicenda è all'origine di numerose leggende metropolitane sorte sull'affaire Noemi. In realtà, secondo i resoconti dei carabinieri, l'incidente appare quasi banale nella sua tragicità. Iuri guida la sua Fiat Punto Gt sulla Statale Salaria 4/bis, al suo fianco c'è Marcello Rizzo, un commilitone pugliese diventato suo amico. Uscendo da una curva, presa ad alta velocità, l'auto si ribalta, esce di strada e finisce contro un albero. I carabinieri troveranno un sasso sulla carreggiata, in quel tratto la strada scorre tra due pareti di roccia. L'urto è comunque violentissimo. Iuri muore sul colpo, per Marcello, sbalzato dalla vettura a venti metri di distanza, ogni tentativo di rianimazione è inutile. Ad entrambi i ragazzi — erano quasi coetanei — viene praticata l'autopsia. «Senza considerare quel dolore non si possono capire neppure i comportamenti successivi della famiglia» dice don Mimmo Noviello, il parroco che sarà molto vicino ad Anna e Noemi in quel momento tremendo.

    Dopo la morte di Iuri, il legame tra madre e figlia diventa fortissimo, quasi esclusivo. È Anna che plasma il carattere di Noemi. Più di una volta è possibile vederle vestite allo stesso modo per le vie di Portici. Un processo di simbiosi che porta la madre — ex modella, un fugace passato da aspirante valletta — a far ripercorrere la propria strada alla figlia. Con maggiore determinazione, spronandola verso lo show business. In qualunque direzione. È una scelta che provoca imbarazzo all'interno della famiglia. La predeterminazione del destino e del successo di Noemi fa discutere gli zii, senza raggiungere mai lo scontro con Anna. Anche Gino Flaminio, l'ex fidanzato della ragazza, ricorda la contrarietà di nonno Antonio. Ma alla fine, a decidere di una figlia sono sempre i genitori. Dal 2005 (quattordicenne) ad oggi, Noemi si iscrive all'Accademia Palcoscenico Europa per frequentare corsi di canto, recitazione, dizione e anche di modern jazz. Lavora come modella, frequenta gli stage di danza di Andre De La Roche e del coreografo Roberto Baiocchi. Fa qualche spettacolo di cabaret con I Tre Salvetti, una compagnia teatrale napoletana. Va in televisione come ballerina a La notte delle sirene, su Rai2, e al premio Stefania Rotolo condotto da Corrado Tedeschi. Viene fotografata per decine di cataloghi di moda, partecipa ad altrettanti concorsi di bellezza, vincendo «Miss gocce di stelle» a Vietri di Potenza, presentato da Costantino Vitagliano, «Miss Sud d'Italia», «Miss Nazionale d'Italia» a Selinunte, condotto dalla presentatrice di Raidue Claudia Boroni, e infine «Miss Campania». A Sanremo Off sfila come modella per la stilista Monica Mabelli, presentata dalla soubrette Barbara Chiappini. Il 27 aprile 2009 compie 18 anni. Alla sua festa di compleanno appare Silvio Berlusconi, e qui comincia un'altra storia. Ancora tutta da chiarire.

    http://www.corriere.it/politica/09_maggio_28/famiglia_noemi_affari_dolori_d2f82dee-4b47-11de-a6f4-00144f02aabc.shtml
  1.   2 punti
    Ma non dovevano chiudere tutti i giornali online italiani?
    •  
      CommentAuthorAnovex
    • CommentTime28/05/2009, 13:23
      -3 punti
    Prima le smentite.
    E comunque non verranno chiusi, saranno a pagamento.
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime28/05/2009, 13:33
      1 punto
    Posted By: Anovex Prima le smentite.
    E comunque non verranno chiusi, saranno a pagamento.


    Non vedo l'ora.
    L'essenziale è che spinoza.it rimanga gratis!
    •  
      CommentAuthorLavinia
    • CommentTime29/05/2009, 12:53
      0 punti
    E dato che siamo sul pezzo, vi posto io questa:
    L'Einaudi non pubblicherà Saramago perché diffama Berlusconi
    Einaudi non pubblicherà l’ultimo libro di Saramago perché diffama Silvio Berlusconi. Il libro di Saramago – premio Nobel per la letteratura nel 1998 – si intitola Il quaderno, e raccoglie testi let­terari e politici scritti sul blog dallo scrittore porto­ghese. Di questa scelta ne dà notizia L’Espresso: “La nuova opera contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario”.

    Josè Saramago è presente nel catalogo dell’Einaudi con ben venti titoli. Il quaderno invece sarà pubblicato da Bollati Boringhieri. Al di là delle considerazioni politiche su Silvio Berlusconi e sui giudizi che Saramago esprime – volenti o nolenti Berlusconi è il nostro presidente del consiglio – è triste pensare che un autore come Saramago venga rifiutato perché “sgradito ad un uomo di potere”. Ho sempre amato i libri dell’Einaudi: d’ora in poi dovrò fare attenzione, perché, se la linea editoriale di una grande casa editrice è quella di ricorrere all’indice, la cosa mi sembra foriera di pessimo futuro.

    Per dirla con Mario Portanova su L’Espresso:
    Certo, nessun editore al mondo manderebbe in libreria testi che parlano male, e così male, del padrone di casa. Nessun editore al mondo, però, ha un padrone di casa così ingombrante.

    Fonte
    •  
      CommentAuthorHuber
    • CommentTime29/05/2009, 13:02
      0 punti
    Posted By: Lavinia E dato che siamo sul pezzo, vi posto io questa:
    L'Einaudi non pubblicherà Saramago perché diffama Berlusconi
    Einaudi non pubblicherà l’ultimo libro di Saramago perché diffama Silvio Berlusconi. Il libro di Saramago – premio Nobel per la letteratura nel 1998 – si intitola Il quaderno, e raccoglie testi let­terari e politici scritti sul blog dallo scrittore porto­ghese. Di questa scelta ne dà notizia L’Espresso: “La nuova opera contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario”.

    Josè Saramago è presente nel catalogo dell’Einaudi con ben venti titoli. Il quaderno invece sarà pubblicato da Bollati Boringhieri. Al di là delle considerazioni politiche su Silvio Berlusconi e sui giudizi che Saramago esprime – volenti o nolenti Berlusconi è il nostro presidente del consiglio – è triste pensare che un autore come Saramago venga rifiutato perché “sgradito ad un uomo di potere”. Ho sempre amato i libri dell’Einaudi: d’ora in poi dovrò fare attenzione, perché, se la linea editoriale di una grande casa editrice è quella di ricorrere all’indice, la cosa mi sembra foriera di pessimo futuro.

    Per dirla con Mario Portanova su L’Espresso:
    Certo, nessun editore al mondo manderebbe in libreria testi che parlano male, e così male, del padrone di casa. Nessun editore al mondo, però, ha un padrone di casa così ingombrante.

    Fonte


    Vuoi scommettere che con una pubblicità del genere il libro sarà un successone?
    Oramai, lo scandalo e la polemica aiutano a vendere molto di più che le idee ed il contenuto.
    •  
      CommentAuthorsae
    • CommentTime29/05/2009, 13:11 modiFICAto
      0 punti
    Posted By: Huber Vuoi scommettere che con una pubblicità del genere il libro sarà un successone?
    Oramai, lo scandalo e la polemica aiutano a vendere molto di più che le idee ed il contenuto.

    Un po' come Metallus: si sta sforzando da mesi a commettere errori su errori affinchè si parli quasi solamente di lui e dei suoi strafalcioni, ricavandone pubblicità gratuita. Poi quando uscirà il suo libro, in tanti lo compreranno per vedere se effettivamente lui scrive veramente così, scoprendo che...
    O sbaglio!?! ;-) :-PPPPPPP
    •  
      CommentAuthorHuber
    • CommentTime29/05/2009, 13:20
      0 punti
    Mi sorge un dubbio improvviso. Ma c'è qualcuno che ha letto TUTTO il mattone che ha scritto (copia-incollato?) Anovex all'inizio di questa discussione?

    Io mi sono fermato alla seconda frase. Alzi la mano chi e' arrivato in fondo.
    •  
      CommentAuthorsae
    • CommentTime29/05/2009, 13:37
      0 punti
    TL;NR
  2.   0 punti
    Posted By: Huber Mi sorge un dubbio improvviso. Ma c'è qualcuno che ha letto TUTTO il mattone che ha scritto (copia-incollato?) Anovex all'inizio di questa discussione?

    Io mi sono fermato alla seconda frase. Alzi la mano chi e' arrivato in fondo.

    No, no, in questi casi vale sempre la legge del TL;DR
    •  
      CommentAuthorHuber
    • CommentTime29/05/2009, 13:41
      0 punti
    Ok ok ok lo ammetto... sono incolto e caprone. Ma di cosa ca22o state parlando????

    TL;NR/DR/PS2... sembra quasi una supercazzola.
  3.   0 punti
    Posted By: Huber Ok ok ok lo ammetto... sono incolto e caprone. Ma di cosa ca22o state parlando????

    TL;NR/DR/PS2... sembra quasi una supercazzola.

    http://www.marok.org/Buco/comments.php?DiscussionID=97&page=1#Item_4
    •  
      CommentAuthorHuber
    • CommentTime29/05/2009, 13:55
      0 punti
    Posted By: quetzalcoatl
    Posted By: Huber Ok ok ok lo ammetto... sono incolto e caprone. Ma di cosa ca22o state parlando????

    TL;NR/DR/PS2... sembra quasi una supercazzola.

    http://www.marok.org/Buco/comments.php?DiscussionID=97&page=1#Item_4


    Denghiu
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime29/05/2009, 15:25
      0 punti
    Posted By: Huber Mi sorge un dubbio improvviso. Ma c'è qualcuno che ha letto TUTTO il mattone che ha scritto (copia-incollato?) Anovex all'inizio di questa discussione?
    Io mi sono fermato alla seconda frase. Alzi la mano chi e' arrivato in fondo.

    Qui si sommano due problemi:
    1. aver copiaincollato l'intero articolo
    2. anche l'articolo sorgente era palloso

    In generale, da quando esiste qualcosa di simile ad Internet, la regola è:
    1. TRE RIGHE di riassunto.
    2. Il link che punta all'articolo completo.
    3. La propria analisi sintetizzata in UNA frase finale di commento, possibilmente offensiva.

    Copiaincollare articoli interi effettivamente non ha alcun senso.
    •  
      CommentAuthorIvano
    • CommentTime29/05/2009, 16:33
      0 punti
    Se li togliessero rimarrebbe sempre il buco a conservarne memoria...
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime31/05/2009, 04:51
      0 punti
    Chissà i posteri come saranno contenti... :)
    •  
      CommentAuthorIvano
    • CommentTime31/05/2009, 10:14
      0 punti
    Fortunatamente non sono un postero.
 

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