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CAPURRO
Il telefonino indicava il mezzogiorno... era l'alba, mi potevo alzare.

Al di là del display, lo SKIIIIIIIFO aveva raggiunto livelli epici: non c'era un angolo della stanza che fosse pulito. La sabbia che ricopriva il pavimento, il letto, il tavolo e gli armadi si era sedimentata in strati semiviscosi, mentre i cumuli di stoffa che un tempo si chiamavano "vestiti" deridevano i confini nudi delle pareti, generando illusioni concave e rendendo ottuso ogni angolo intelligente.
Entrai nel cesso, vidi che mancava l'asse e scoppiai a ridere da solo... decisamente, non stavo bene.

A conti fatti, era il Percfest nel quale avevo dormito di meno e bevuto di più... il che era assolutamente positivo. L'unico effetto collaterale è l'aumento della distrazione... che è molto pericoloso se uno ha qualcosa da fare. Grazie al cielo, non era il mio caso.

Per un attimo venni sfiorato dall'idea di andare a vedere il fitness in spiaggia... poi mi arrivò un sms di Uollano: "Sono all'Albatros, a fare colazione!".

Non sapevo cosa mettermi... alla fine optai per la S2.
È una buona macchina foto, il 12x si intona a tutto!
Specialmente alla pheega.
ALBATROS
All'Albatros c'era CHIUNQUE... persino Cesareo.
Unici assenti: Meemmow, Sanfru, l'amico ubriaco di Sanfru, Piombino e Schopenhauer.
Peccato.

I presenti comunque erano in forma: Anovex cadeva in continuazione, da qualunque posizione compresa quella sdraiata, mentre Ivano fotografava un articolo di giornale intitolato: "Pensavo fosse FiorelloMastella si confessa: mi chiamò il Papa, pensavo fosse Fiorello".

Il più disperato però era Massimo: stava ancora cercando di convincere qualche anima pia a vedere il suo "Percussioni nel CUSIO", venendo regolarmente skifaaaaaaato.

"Nel CUSIO c'è la Drummeria! - commentò Choolaudia - Quasi quasi vado..."

Seguì un minuto di silenzio, al termine del quale ero già in spiaggia.
Mi raggiunsero tutti nel giro di un quarto d'ora... tranne il Civas, che ritornava a Milano, e Francy, che approfittava del passaggio. Ci piace ricordarli così.
CAPURRO
La spiaggia libera era più affollata della directory PORNO del mio hard disk da un tera ed il pubblico rock era di altissimo livello: in questi casi, è bene fare a turno per entrare in acqua, perché la probabilità che fottano qualunque cosa è vicina al 100%.
Poi Choolaudia on the beachChoolaudia disse: "Io entro in acqua!"

Dieci secondi dopo, eravamo tutti con le palle a bagno... compreso Uollano, che era a stomaco pieno ma non gliene fotteva un cazzo.

La presenza di Choolaudia mi metteva un po' a disagio: era raro che una pheega facesse il bagno con noi, non ero abituato! Che si fa in questi casi?

A toglierci d'imbarazzo ci pensò Anovex styleAnovex: le andò vicino, cadde, si rialzò e fece il verso del gabbiano.
"KYAAAA! KYAAAA!"
Dice che alle ragazze piace.

Pochi secondi dopo, mi ritrovai Choolaudia davanti. Pensai che avesse smarrito la rotta, come i delfini... poi mi accorsi che Anovex stava ancora facendo il verso del gabbiano: "KYAAAA! KYAAAA!"

Anovex era un dissuasore antipheega!: lo SCHIFO, il RIBREZZO ed il DISGUSTO di Choolaudia per Anovex rendevano tollerabili quelli verso il sottoscritto, perché ero dalla parte opposta! Era MERAVIGLIOSO!
Se tutti i maaaaaski fossero come Anovex, io troverei pheega!!! Avrei dovuto assumerlo.

GRUMO baywatchGrumo, intanto, ci raccontava per filo e per segno tutta la sua vita, da quando era nato fino ai giorni nostri.
Ed Anovex lo fissava, con un'espressione quasi mistica.

"Mi piace come racconta GRUMO - mi disse - Sembra Capurro!"
"Ah... e chi cazzo è Capurro?"
"Non lo conosci? È un tipo di Genova che scrive racconti su Internet... dice di essere sposato con una STREGA, ha un figlio ORSO, una figlia ANACONDA... ed ha un solo amico: il LINFOMA! Devi leggerlo, è un grande!"
"Ci penserò!"


Anovex si avvicinò a GRUMO, gli puntò un dito in faccia ed urlò: "CAAAAAPUUUUUUUUUUUURRO!"
E GRUMO rispose: "E chi cazzo è Capurro?"
"È CREPATO DI TUMOOOOOORE! HA UN SOLO AMICO: IL LINFOOOOOOOOOMA!!!
"

Ciao Uollano! Hai voglia di lavorare oggi? Grumo sbiancò.
Poi si allontanò lentamente da Anovex... Anovex si riavvicinò lentamente a lui... sempre tenendo il dito puntato. Ed urlò di nuovo: "CAPUUUUUUUUUUURRO!"

GRUMO a quel punto si tuffò in acqua ed iniziò a nuotare, parallelamente alla spiaggia, in direzione nord. Ed ANOVEX fece altrettanto, sfoggiando un impeccabile stile cane che gli consentiva di urlare mentre nuotava.
"CAAAAPUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUURRO! Moglie STREEEEEGA! Figlio ORSO! Figlia ANACONDA! Crepato di TUMOOOOORE! Un solo amico, il LINFOMA!!!"

Ogni tanto, Anovex riusciva anche a CADERE NUOTANDO. Choolaudia era annichilita dallo SCHIFO ed io non riuscivo a smettere di ridere: era una delle scene più belle che avessi mai visto in quel tratto di mare da quando ci bagnavo il cazzo... cioè dalla fine degli anni 70.
Bolla FAIL L'ULTIMO POMERIGGIO
A pranzo, KG mi diede la conferma: anche oggi, niente Qi Gong.
Peccato.

L'unica novità della giornata era la scelta di Ivano: finalmente aveva ordinato qualcosa di normale!
Una birra in bottiglia.
La aprì... e venne fuori una BOLLA ENORME.

"Marok! Marok! - disse - Fa' una foto, presto!"
Tirai fuori la macchina foto, scattai, la memoria era piena, spensi la macchina, cambiai la scheda al volo, riaccesi... e la bolla scoppiò.
Era un segno del destino.

Il cazzeggio proseguì tra il medioriente della ballerina Ailema ed il casino dei MagicaboolaMagicaboola, una marchin' band.
Entrarono subito nella mia hit paré del Percfest, assieme agli Ambrosia: musica nelle strade, nelle piazze, veeeeekki incazzati e FATICA. Tantissima!

ADORO guardare la gente che fatica... soprattutto quando non devo fare un cazzo!

Il Pastrano sbucò dal NULLA.
E, con fare obliquo, disse: "Marok! Hai da fare? Stasera mi serve assolutamente il tuo aiuto!"
Perfetto.

"Devi stare in prima fila a tenere lontano la gente dalla telecamera, mentre suona il Trio Bobo... e mi servono anche due o tre dei tuoi amici!"
"Ce la posso fare!
" risposi.

Subito dopo, spensi il telefono e ritornai in spiaggia.
IL FATTORE KAPPA
Grip e KG in teoria sarebbero dovuti essere già in viaggio, visto che entrambi avrebbero dovuto lavorare il giorno dopo... e partire all'ora di cena sarebbe stato un suicidio... così almeno diceva KG fino al giorno prima.
Ed invece...
"Dai, partiamo dopo il concerto! - disse KG - Così almeno ce lo vediamo fino alla fine! E poi non becchiamo traffico!"
Grip era un po' perplesso... e, per una volta, lo ero anch'io.
"Guarda che stasera finiscono all'una! - obiettai - Arrivate a Torino alle tre, nella migliore delle ipotesi! A che cazzo di ora vi dovete alzare domattina?"
"Alle sei e mezza... ma sì, chissenefotte... non dormo!"

Quando Choolaudia decise di entrare in acqua, l'unico a rimanere in spiaggia fu Grip: entrare in acqua gli sapeva fatica, perché ha il brevetto da sub.

KG era in gran forma: parlava in continuazione: "Con Linux è un casino riconoscere un win modem..."
Ad ogni parola, Choolaudia aumentava il suo livello di trasparenza.

"...perché usa protocolli proprietari..."
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"...ma con l'adsl non ci sono problemi..."
.Choolaudia {opacity: .6; -moz-opacity:.6; filter: alpha(opacity=60)}

"...purchè sia ethernet..."
.Choolaudia {opacity: .4; -moz-opacity:.4; filter: alpha(opacity=40)}

"...del resto, ormai sono veramente in pochi ad avere un 56k..."
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Finalmente, Grip entrò in acqua... sentì il finale della frase di KG ed urlò: "Ma voi state parlando di KAPPA? Fate CAGARE!!!"

Choolaudia gli fece un sorriso largo largo e lo contemplò come si guarda il messia, il salvatore, l'eletto, il Totoro!
"Finalmente... un uomo!!!" sussurrò, con un filo di voce.

"Ma come fate a parlare di KAPPA nel 2009??? - continuò Grip - Che SKIIIIIIIFO! Parlate di MEGA, di GIGA, di TEEEEEEEEEEEEEERA!!!"
E Choolaudia svanì.

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Peccato.
La banda del KAPPA
MEZZ'ORA DI ORDINARIA FOLLIA
Alle ore 18, salutai gli handicappati e andai all'albergo, per cambiarmi di macchina foto.
Dovevo anche fare un salto in stazione per vedere l'orario del treno per il ritorno, ma prima c'era da fare la valigia: è una roba che viene meglio, da sobri.

Aprii lo zaino per prendere la scheda che avevo cambiato a pranzo, svuotai lo zaino perché non saltava fuori, rovesciai lo zaino, presi a pugni e calci lo zaino... ma la scheda NON c'era.
Mi levai i pantaloni, riversai il contenuto di tutte le tasche sul letto, in mezzo alla sabbia ed allo schifo, feci lo stesso con ogni indumento che avevo addosso, la scheda non c'era.

Mi sdraiai sul letto, senza togliere nulla di quello che ci avevo rovesciato sopra, chiusi gli occhi e cercai di ripercorrere quell'attimo in cui avevo cambiato la scheda.
Dovevo fotografare la cazzo di bolla che usciva dalla bottiglia di Ivano, dovevo fare in fretta, la cultura esige velocità, rividi mentalmente l'atto di prendere la scheda nuova dallo zaino, togliere la vecchia, posarla sul tavolo, inserire la nuova, scattare la foto... e poi... blackout.
Non riuscivo a ricordare nient'altro.

La scheda conteneva tutte le foto scattate con la s2 dall'inizio del Percfest!
Il lato divertente è che, per buona parte, erano foto di GRUMO.

Non era ancora detta l'ultima parola: mi rivestii in fretta e furia, scesi fuori, iniziai a correre a perdifiato, sbattendo contro qualunque ostacolo animato o inanimato, battei al contrario ogni strada, scrutai il pavimento come un cane poliziotto ed in meno di cinque minuti fui da Diversamente Mariasole, dove stavano CENANDO Grip e KG, perché erano le sei e mezza.

La scheda non era sul tavolo né per terra, chiesi al gestore e mi disse soka.
Mentre i compari all'altro tavolo mi davano per pazzo, corsi in spiaggia, ispezionai la sabbia attorno ai posti in cui avevo posato lo zaino, con l'allungarsi delle ombre l'adrenalina salì, iniziai a correre per il budello, ogni tanto incrociavo qualcuno che mi salutava e rispondevo: "Fankulo!", senza nemmeno capire chi fosse... e poi, arrivato sotto l'albergo, mi arresi e salii in camera.

Non avevo più un cazzo di voglia di uscire, così mi svaccai sul letto.
Per la prima volta nella mia vita, avevo perso delle foto.
Nel 1993, pur di non perdere un rullino, avevo rischiato di farmi spiaccicare dalle porte di un metrò a Praga.
Nel 2001, avevo difeso con le unghie e con i denti la macchina foto da un pezzente della sicurezza, al teatro dell'Archivolto di Genova, un posto in cui non entrerò mai più.
Nel 2003, a Cuneo, mi si era APERTA LA MACCHINA FOTO durante un concerto ed ero COMUNQUE riuscito a salvare tutta la pellicola.
Nel 2005, a Laigueglia, avevamo copiato tutte le foto digitali nel pc di Fotoaldo, perché non ci bastavano le schede: avevamo in tutto 512 mega di memoria, e le foto occupavano 4 giga. L'ultimo giorno, avevamo scoperto che FotoAldo NON aveva il masterizzatore dvd. Avevo risolto fermandomi due giorni in più a Laigueglia... tempo che saltasse fuori un pirla con un portatile ed un cavo di rete.
Nel 2007, mi era andata a puttane una scheda e Re Nerd, con metodi che rasentavano la magia, era comunque riuscito a recuperarmi tutto. Non avevo MAI perso NEANCHE una foto... in tutta la vita... fino al 2009.
Nel 2009... ero IL PIÙ SFIGAAAAAATO DEGLI HANDICAPPATI!!!
PiombinoKastrox.

Lentamente, guardai lo zaino e le sue mille tasche interne, tutte vuote.
Toccai la tasca dove sarebbe dovuta essere la scheda... e poi la mano scese giù, verso il fondo... e fu allora che sentii qualcosa.
La scheda... c'era!
Solo che si era incastrata in un'intercapedine tra due tasche interne!!!

Strappai di botto la cucitura, estrassi la scheda, cacciai un urlo, agitai la MANO e schizzai fuori!!!
La gente delle altre camere avrà pensato che avessero scannato un VEEEEERRO... senza l'asse del cesso. Se ne faranno una ragione.
Grip, KG e Klàpač attendono il loro destino
CIAK SI SOKA!
In piazza Marconi, il tizio del banchetto mi regalò un Dottor Marok meets El Pastranocappello... era ORRENDO, però GRATIS: ringraziai e scappai in prima fila, per paura che mi facesse lavorare.

Sotto il palco, un obliquo agitatissimo dominava la scena, girava come un VERRO, faceva gesti a chiunque: era il Pastrano... in perfetta forma!

"Marok! Marok! Bisogna mettersi davanti alle telecamere, se no si piazza altra gente e le fa cadere!!!"

Il Pastrano aveva riservato la prima fila Max Piede presidia la sala regiascrivendoci sopra "TV" con lo scotch da pacco... una soluzione geniale! Però era a corto di scudi umani.
Spero che la parola "corto" non abbia offeso nessuno.

Nel giro di pochi minuti, riuscii a collocare Max Piede all'inizio della fila, perché Max Piede vuol dire fiducia. E poi feci venire GRUMO, Uollano, Ivano e Klàpač.

"Potaaaaaaa Maroooooook! Ma che bello quel cappellooooo!"
Ok, era ufficiale: faceva CAGARE.
Cavalletto contro Anovex. Anovex è in vantaggio "Lo vuoi? - dissi - te lo regalo!"
"Sul serio?
Aléééééééééé!!!"


Ci vuole poco a fare felice una giovane donna.

"Marok! - disse il Pastrano - Qua non va bene un cazzo! C'è ancora un BUCO, qua, davanti alla telecamera! Trovami qualcuno di affidabile..."

In quel momento arrivò ANOVEX.

"Tu! - disse il Pastrano - mettiti SOTTO la telecamera!"
LA PERSONA GIUSTA NEL POSTO GIUSTO.

Pochi minuti dopo arrivò anche la Cate... ma lei non cadeva.
Non era divertente.
Trova l’Obliquo
TI GOATSA
La serata iniziò con la MagicaboolaMagicaboola Brass Band. Li preferivo a zonzo per le strade di Laigueglia, ma anche lì facevano la loro porca figura. Quando sarò miliardario, girerò per tutte le strade con una marching band al seguito. Però composta solo ed unicamente da pheega.

Seguì la premiazione di Maurizio Principato, vincitore del concorso Percfest. Era il primo anno che non c'entravo un cazzo... sensazione unica, meravigliosa e sublime.

Subito dopo, una breve incursione nella danza mediorientale di AilemaAilema.
Modestamente, mi ritengo competente in danza mediorientale come voialtri siete competenti in chiavate, quindi ZEEEEEEEERO. Però sul palco si vedeva anche della pheega... massimo rispetto.

Poi ci fu il tributo a Fabrizio de André, di Danila Satragno.

Sul palco, l'ira di Dio: Ellade Bandini, Lorenzo Gasperoni, Dado Sezzi, Gilson Silveira e poi, un brano dopo l'altro... IL MONDO.
TRIO BOBO
Alle ore 23 fu infine il turno del Trio Bobo.
Nel caso qualcuno ci legga da Plutone: Alessio Menconi alla chitarra, Faso al basso e Christian Meyer alla batteria.

Il Pastrano, che doveva filmare, andò in fibrillazione ed iniziò a girare su se stesso, seguendo un asse di rotazione obliquo. Lo adoro quando fa così.
Non appena dato l'ordine di premere REC, i fonici gli STACCARONO il cavo di alimentazione, perché serviva all'ampli della chitarra.
Il Pastrano fece venti o trenta movimenti completamente inutili, poi chiuse il display delle telecamere e disse agli altri di fare altrettanto: "Chiudete i Su! display, andiamo avanti con le pile... finché durano!"

"Vai tranquillo! - dissi al Pastrano - Tanto non suonano!"
"Che?
"

Il Pastrano si voltò verso il palco e vide per ultimo quello che tutti avevano già visto: non funzionava un cazzo.
Era partito qualcosa... e non si sentiva una MINCHIA.

Di fronte alla CATASTROFE, ognuno reagiva a modo suo: Faso era scoppiato a ridere, fin quando non aveva capito che nemmeno il suo basso avrebbe emesso alcun suono... ed era sbiancato. Alessio Menconi dava la colpa al modo in cui gli avevano collegato l'ampli della chitarra, diceva che gliel'avevano sminchiato. Vale diceva che l'ampli era sminchiato in partenza, ed aveva mandato a puttane tutto il resto dell'impianto. Il Capo corse sul palco portandosi tutti i percussionisti che era riuscito a trovare, mentre Ale, GP, gli Angelo & friends e chiunque altro fosse stato capace d'assumere un'espressione da fonico iniziarono ad attaccare e staccare cavi, in maniera palesemente casuale.

La jam unplugged di batteria e percussioni fu una figata... uno dei momenti migliori dell'intero Percfest.
Dovrebbe essere tutto così il festival, dall'inizio alla fine: i musicisti migliori del mondo che si incontrano per caso ed improvvisano alla cazzo. Lo immagino così l'audio del Paradiso. Per il video, va benissimo MTV, grazie!

Alle ore 23:30, finalmente dalle casse uscirono dei suoni... C’è simpatia! così il Trio Bobo iniziò il concerto.
C'era un ronzio TERRIFICANTE, ma avevano deciso che non gliene fotteva un cazzo.
Il Pastrano aveva le crisi epilettiche.
Sarebbe stato un bel dvd.

Di tutti i concerti del Trio Bobo che avevo visto nella vita, quello fu il più breve: poco dopo la mezzanotte, i Bobi suonarono il loro ultimo brano e si fusero con la GREAT NACO ORCHESTRA, dando origine a Dream, il canto del cigno.
E, per la gioia del comitato AntiPercfest, a mezzanotte e mezza era tutto finito.
The Great Naco Orchestra
O"3 A MANO LIBERA! E SI FAPPA!!!
Ci eravamo dati gancio al banchetto delle magliette, dove c'era L’infernoL'INFERNO: vedere sclerare la gente che lavora è sempre uno spettacolo meraviglioso.

KG e GRIP ci salutarono: ritornavano a Torino, trascinandosi dietro Anovex.
Nonostante l'ora e la levataccia che li aspettava l'indomani, KG aveva convinto Grip a skifare l'autostrada e valicare le MONTAGNE, facendo il passo del San Bernardino, perché non c'è traffico e non c'è casino.
Ancora non sapevano che Anovex abitava in centro, quindi avrebbero dovuto allungare di 20 km in città, in mezzo al TRAFFICO ed al CASINO... sarebbe stata una piacevole sorpresa.

Intanto, il clima di euforia generale ci fece venire in mente che NESSUNO TI GOATSA! di noialtri aveva fatto cena, così ci fiondammo nel dehors di Pacàn: per fortuna, era ancora aperto.

Nonostante ANOVEX si trovasse ormai a parecchi anni luce di distanza in orizzontale ed in verticale, TUTTI parlavano come ANOVEX, cioè si puntavano il dito l'un l'altro e ripetevano:

"CAPUUUUUUUURRO!"
"Crepato di TUMOOORE!"
"Ha un solo amico: IL LINFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMA!
"

Ivano voleva creare due profili facebook, uno chiamato CAPURRO e l'altro chiamato LINFOMA e farli amici: "Capurro is now friend with Linfoma!"
Eravamo al DELIRIO... e SENZA alcool!

Il mondo mangia il mio skifo Sommando il grandangolo allo stabilizzatore ed al fatto che non mi avevano ancora portato da bere, riuscivo a tenere ferma la macchina foto a 0"3. Un terzo di secondo... con l'a80 non superavo il ventesimo... era SETTE volte tanto!

"Guaaarda! - dissi a Uollano - Guaaaaarda! Zero e tre a mano libera! E SI FAAAAAAAPPA!!!"

Per qualche secondo fu il GELO... poi Uollano scoppiò a ridere dallo SKIIIIIIFO. Choolaudia non poté esprimersi, perché era trasparente.
Peccato.
Alla pheega
AFTER DA MAYFLOWER
Alle ore 2:00 ci spostammo di 100 metri in direzione sudovest e posammo i nostri culi al Mayflower.
Remo era di ottimo umore... poi Ivano gli ordinò un L’ovetto KINDEROVETTO KINDER.
Peccato.

Tutto sembrava andare per il meglio... ma, alle ore 2:26, si ruppe il continuum.
Grumo era tranquillo al tavolo che rideva, scherzava, sparava cazzate... poi gli si avvicinò Uollano e disse: "GRUMO, Mi dai le chiavi della stanza? Vado a dormire... HO SONNO!"

L'intero Mayflower si ammutolì.
Il vento, i gabbiani, i rutti... tutto tacque.
UOLLANO aveva sonno... PRIMA DI GRUMO! SPREGIO!

Per Uollano era la sconfitta, l'onta, il fallimento epico, l'umiliazione... per GRUMO il canto della vittoria.

Senza proferir parola osservammo Uollano che in silenzio si allontanava verso l'albergo.

L'ho sempre detto che, senza chiocciola, non si può andare lontano.

E poi ricominciammo a bere.
Fave at Mayflower’s
FUGA DALL'HOTEL CHOOLAUDIA
Come nella migliore tradizione, avevo bevuto talmente tanto che non mi ricordavo quanto cazzo avessi bevuto.
La parte di Laigueglia esterna al mio fegato, invece, era deserta. Ogni anno è così: l'ultima sera non c'è più nessuno in giro ed in tutto il paese mi sembra di essere l'unico a vedere l'alba... io e qualche VEEEEEEEKKIO che è già sveglio e maledice il Percfest.

Choolaudia’s angels Ed invece nel 2009, alle ore 3:30, i superstiti erano quattro: Choolaudia, GRUMO, Ivano ed il sottoscritto.

Ivano non aveva retto l'ovetto Kinder ed emanava decibel di livello Schopenhauer, che gli facevano eco fin dal fondo del budello.

"CAPUUUUUUUUUUUUUUUURRO!"

Alle ore 4, arrivati sotto il suo albergo, Choolaudia ci salutò.
"Fate poco casino qua! - disse - Se no cazziano me!"

"KAAAASTROX!"
"VEEEEEEEEERRRO!"
"SAAAAAAAAAAAAACCO!"
"SFIGAAAAAAAAAAAAAAATI!"
"LINFOOOOOOOOOOOOOOMA!"
"CAPUUUUUUUUUUUUUURRO!"


Al primo piano si accese una luce.
Qualcuno scese le scale... c'era talmente tanto silenzio che sentivamo i passi da dentro l'albergo. Poi la hall si illuminò... ed uscì un VEEEEEKKIO.
Scoppiammo tutti a ridere e skizzammo via.
Choolaudia ci ringrazia ancora adesso.
AFTER
Arrivati sull'Aurelia, nessuno di noi riusciva a smettere di ridere.
Io però sokai GRUMO ed IVANO e mi diressi verso la stazione: ero curioso di sapere a che ora sarebbe partito il mio cazzo di treno.

Passai l'intero tragitto a ridere da solo come un coglione... ripetevo CAPUUUUUUUURRO e scoppiavo a ridere.
Così, da solo.
Mi facevo paura.

Una volta di fronte al tabellone, Il tabellone mi resi conto di non avere una penna.
Avrei potuto scrivere l'orario sul telefonino... ma l'indomani mi sarei fidato di quello che avevo scritto? Ero ubriaco marcio...
Decisi di FOTOGRAFARE L'INTERO TABELLONE delle partenze. Era una buona soluzione... soprattutto perché le foto in stazione sono illegali. L'indomani, da sobrio, l'avrei letto per intero ed avrei saputo a che ora sarebbe partito il treno per Torino.

Il tempo era ancora impostato a 0"3, scattai la foto a mano libera e poi, senza nemmeno controllare il risultato, misi via la macchina e mi diressi verso il mare.

Non avevo sonno... sul molo non c'era nessuno... nello zaino avevo TRE macchine fotografiche... era tutto perfetto: potevo fare LE FOTO COMPARATIVE!!!
Alééééééé!!!
⇩ A80 ⇩            ⇩ S2 ⇩            ⇩ SX10 ⇩

A80, zoom=1x (35mm), f=2.8, iso=50, t=1 secondo S2, zoom=1x (36mm), f=2.7, iso=50, t=2 secondi SX10, zoom=1.3x (36mm), f=3.2, iso=200, t=1 secondo
A80, zoom=3x (105mm), f=4.9, iso=50, t=4 secondi S2, zoom=3x (108mm), f=3.5, iso=50, t=1.6 secondi SX10, zoom=3.6x (101mm), f=4.5, iso=200, t=2 secondi
Pheega is not amused
THE END
Andai avanti così fino alle cinque, senza sentire né il caldo né il freddo, poi mi svaccai su una panchina a fissare l'orizzonte a nordest, aspettando il nascere del sole.
Alle ore 6, salutai l'alba e, finalmente, buttai il culo sul letto, chiusi gli occhi e pronunciai l'ultimo vaffankulo.


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