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ELEMENTI

(LP 1987)

Elementi

Compilation pubblicata in occasione della manifestazione "i giovani per i giovani" del 1987. Contiene due interessanti early versions di Silos e Pork & Cindy, la produzione è ancora una volta firmata da Franz Di Cioccio e Patrick Djvas della PFM, pressoché identici a Musica Metropolitana i nomi delle altre band. Elio e le Storie Tese sono formati da: Elio (voce), Tanica (tastiere e batteria elettronica), Cesareo (chitarra), Pasta (basso).

In Pork & Cindy, il divertente intermezzo: "Vai che sei campione anche tu [...] C'erano macchie grosse come medaglie!" che all'epoca era diventato un vero tormentone tra i fans, era in realtà tratto da un vecchissimo spot del Dixan in cui c'era il ciclista Francesco Moser che spingeva la sua bambina su una bici con le rotelline dicendole: "Vai, sei campione anche tu". E poi, vedendo che la sua maglietta rosa si era sporcata, Moser diceva proprio: "C'erano patacche grosse come medaglie"
Lo spot si può vedere qui (tnx SNAFU).

SILOS


Sappiamo che il nostro organismo
secerne svariate sostanze,
ma il loro utilizzo ancora ci è ignoto
per la nostra scarsa nozione del cosmo,
per la nostra scarsa nozione del corpo,
a causa del fatto che misconosciamo
le varie funzioni cui esso è preposto
e perché.

Diciam che la cacca fa schifo,
ma ciò non è un dato oggettivo:
siam condizionati in questo giudizio
dal mondo rotondo che gira, che gira,
che gira, che gira, che gira, che gira
e che mai si fermerà.

Son tante le cose segrete
dal nostro organismo secrete

Ci sono i capperi, il muco,
le cacche delle ciglia,
il catarro, il sudore,
lo sporco in mezzo alle dita dei piedi.

Il tartaro, il pus, il bianco della lingua,
formaggia, cerume,
le croste, la pipì e la pupù.

E allora cantiamo in coro,
cantiamo in coro, cantiamo in coro:

Voglio un silos, sì lo voglio un silos
per riporvi i frutti del mio corpo;
Voglio un silos, sì lo voglio un silos,
sì lo voglio per l'umanità.

I dati di cui disponiamo
ci dicono che nel futuro
le fonti di cibo più scarse saranno
per l'uomo che vive nel mondo rotondo
che gira, che gira, che gira, che gira
e che mai si fermerà.

E allora ricorso farà
a ciò che egli secernerà,
e un silos d'amor riempirà.

Con tanti capperi, muco,
le cacche delle ciglia,
catarro, sudore,
lo sporco in mezzo alle dita dei piedi.

Il tartaro, il pus, il bianco della lingua,
formaggia, cerume,
le croste, la pipì e la pupù.

E allora cantiamo in coro,
cantiamo in coro, cantiamo in coro:

Voglio un silos, sì lo voglio un silos
per riporvi i frutti del mio corpo;
voglio un silos, sì lo voglio un silos,
sì lo voglio per l'umanità.

Voglio un silos, sì lo voglio un silos
per riporvi i frutti del mio corpo;
Voglio un silos, sì lo voglio un silos,
sì lo voglio per l'umanità.

Le sostanze dal corpo secrete
oggigiorno non sono più segrete.
Le sostanze dal corpo secrete
oggigiorno non sono più segrete.
Le sostanze dal corpo secrete
oggigiorno non sono più segrete.
Le sostanze dal corpo secrete
oggigiorno non sono più segrete.



PORK & CINDY


Sì, è il mistero dell'amor
che ci pervade, noi.

Lui si chiama Pork e guida una Ford gialla del '56
con i turbo ai finestrini placidi
e le tendine parasole sul lunotto posteriore,
e ogni sera lui tornerà da lei.

Lei - oh yes - si chiama Cindy
e incassa tanti dindi,
e Pork lo sa perciò la sfrutta placido.
Le dice: "Vai sulla tua strada,
Cindy, vai sulla tua strada.
Cindy vai, e Cindy vai vai.

Vai vai, Cindy vai vai,
ma non prendermi la Ford
perché ha le ruote in lega
e l'albero a basso momento di inerzia,
e ho paura che me la rovinerai,
che me la rovineraieaou!".

Lui si chiama Pork e al suono della sveglia
si alza controvoglia, si lava i denti,
fa colazione placido,
poi prende la sua Ford, esce dal garage,
saluta la sua Cindy, le requisisce i dindi;
lei é un pò debilitata
perché ha una passione smisurata
per il proprio lavoro.

Vai che sei campione anche tu
No!
C'erano macchie grosse come medaglie!
Sciò!

Vai vai, Cindy vai vai,
ma non prendermi la Ford,
oh no, no no no no, ohibò
Cindy don't you take my car,
because I could get very sad.