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ROCCO TANICA PRESENTA

CLAUDIO BISIO
PATÉ D'ANIMO


clicca per ingrandire!
Rocco Tanica è co-autore di tutti i brani, in più canta e tastiera in Le donne di Tunisi, parla in Guglielma, arrangia Alfonso 2000, Rapput, Stachein Yourself e Germano i sellini e sua madre, in cui canta anche il nostro amico Elio.
Cesareo chitarra in La droga fa male, dove vocia Peev Agliato, cioè Paola Tovaglia, voce di Enzo in Piattaforma.



SAPORE DI PINNE
"Hello, Japanese fans" è un campionamento dalla prima traccia del secondo CD dell'edizione giapponese dell'album "Flowers in the Dirt" di Paul McCartney.
I frammenti successivi sono:
  • Sapore di sale (Gino Paoli)
  • Pinne, fucile e occhiali (Edoardo Vianello)
  • Tintarella di luna (Mina)
  • Perdono (Caterina Caselli)
  • La danza di Zorba (dal film Zorba il greco)
  • Abbronzatissima (Edoardo Vianello)
  • I Watussi (Edoardo Vianello)
  • Questo piccolo grande amore (Claudio Baglioni)
(tnx Don Diego, Eternauta, Grumo, Lelevez e Robycagliari)


Hello, Japanese Fans.
Labbra di ragazze bonazze.
Sapore di pinne, sapore di fucile.
Sapore di pinne, sapore di fucile.
Sapore di...

Parte I - Vibrata Protesta del C.P.G.

Grecia, 2 dicembre 91, isola di FISTFAKOS.
I pescatori rispondono così:
"E quella volta una domenica di luglio
c'ero io con un collega
con lo scorfano che annega
e forse troppo pesce sega,
poi lo Sparta aveva perso
cinque a zero con il Parma
(e questo dato già conferma,
Theodorakis fuori forma).
Pescavamo a squarciagola,
si levava cupo un cantos,
le canzoni di Vangelis,
le minchiate degli Skiantos,
poi vediamo l'isolotto,
sembra quasi una leggenda:
c'è il bouxouki in riva all'onda,
c'è il Suzuki sulla sponda.
Dopo mesi sei di mare
senza mai presenza umana
ci fiondiamo sulla spiaggia
che è ripiena di... ITALIANA!"

Sapore di pinne, sapore di fucile.
Sapore di pinne, sapore di fucile.
Sapore di... occhiali.

Parte II - Bisio. Viene tosto interrotto da Giovana.

"Sentito il pescatore?
Allora è vero, tu e Giovana ave..."
"Scusate se a 'sto punto m'intrometto,
sai chi sono? Son Giovana,
e non per prender le difese
dell'amica mia del cuore
che anche a me mi fa due palle
con 'sti scampoli d'assenza,
tuttavia mi preme dire
che non è come tu credi:
siamo state prima a Naxos,
quindi a Sifnos, Santorini,
Pornos, Copros, pure a Portos,
giù giù fino ad Aramis!

Poi d'un tratto la sorpresa:
"Sai c'è un'isola deserta,
due chilometri di spiaggia..."
ma tu il resto lo conosci,
ci hai già fatto la canzon.
Poi difatti era deserta,
chi è quel scemo che ci arriva,
son sei giorni di traghetto,
strano il nome "FISTFAKOS".
Sì va bè che i pescatori
sono stati un po' Brighella,
ma colei di cui tu sparli
lo ha trovato il suo equilibrio,
e proprio grazie a FISTFAKOS!

Pensa un po' che alla mattina
praticava dello shiatsu,
pensa un po' che al pomeriggio
praticava dello shiatsu,
pensa un po' che dopocena
sempre dietro con lo shiatsu.
Shiatsu, shiatsu, shiatsu, shiatsu,
shiatsu, shiatsu, shiacciu, shiacciu.

Io dicevo: "che due palle
con 'sta storia dello shiacciu!"
Lei mi fa: "Ci ho l'equilibrio,
sono autonoma e vitale,
ci ho gli scampoli a manetta,
e quando torno son decisa:
qui o mi laureo o vado in Spagna,
faccio un figlio oppure shiatsu,
leggo Gioice, Apollinaire
o vado in barca o scrivo un film,
faccio un corso di teatro,
di ceramica o di shiacciu"
questo ha detto, quindi ammettilo
che te sei esagerato:
te l'ho detto già un miliardo
di miliardi e più di volte.
Non volermene se affermo, no davvero,
non ti offendere se dico che sei...
CALVO!"

Sapore di pinne, sapore di fucile.
Sapore di pinne, sapore di fucile.
Sapore di... perdoonoo.

Parte III - Bisio

A parte che tu diglielo a Giovana
che non sono mica calvo,
ci ho soltanto, certo, sì,
la riga in mezzo che è un po' larga,
ma comunque e allora tu che mi dicesti:
"Finalmente ci ho un lavoro
che mi rende soddisfatta,
mi accompagni? É il primo giorno
non vorrei arrivare tardi..."
Io ti dissi: "Ti accompagno,
ma il vestito sei convinta
che non sia troppo vistoso,
quella tua maglietta fina
tanto stretta al punto che...".

Tu glissasti e m'ignorasti,
ma insistetti e m'intimasti:
"Posso andarci coi tassisti!"
Poi alla fine andammo insieme,
fu un romantico tragitto,
lo sentivo che mi amavi.
Quando poi improvvisamente,
là in quell'alberato viale,
tu scendesti e mi lasciasti
senza un cenno di saluto,
io restavo là a guardare
quel tuo lieto conversare
con gli autisti delle Ritmo,
delle Alfette e delle Golf
targate CO, targate VA,
targate SO, targate MI,
targate BG, targate MN,
targate TO, targate NA,
targate GE, targate SA,
targate FR, targate CS,
targate
BECEDEFEGELEMENEPEQERESETEVEZE.

Fu allora che compresi,
e non potevo più mentirmi;
sei davvero, e tu m'insegni,
la più amata a tutte l'ore:
quanto amore m'incoraggia!
Sei davvero la più saggia;
vedi, non ci faccio caso
più né al Greco né alla spiaggia!

Senza fiato senza bronco,
cosa fai chinata su quel tronco?
Oggi vivi un sogno fatto tutto di targhe,
non svegliarti amore, sai che in fondo
sono di vedute larghe.

PINNE.
ALFONSO 2000
Alfonso 2000 è una parodia di HAL9000, il computer superintelligente che si ribella all'uomo, protagonista del capolavoro di Stanley Kubrick "2001 Odissea nello Spazio".

A livello tecnico, è un piccolo gioiello imperlato di effetti sonori realizzati con mezzi assolutamente primitivi.
A livello musicale, contiene citazioni da: (tnx Cri, Don Diego, Fabc76, Lelevez ed Ugo Coppola)


Inseriscimi la 500 lire nell'apposita feritoia.

Ehi tu!
Sì, proprio tu che sei veramente stro...
veramente giovane!
Tu, che vuoi giocare a flipper,
ma non a un flipper qualsiasi!
Prova a misurarti con me, Alfonso 2000,
il flipper della nuova generazione.
Spara!
Inseriscimi la cinquecento lire
nell'apposita feritoia!
Inseriscimi la cinquecento lire!
Dove? Nell'apposita feritoia!

E allora in guardia!
E via alla prima pallina!

Ehi, ti sei fatto sorprendere
e la pallina è caduta,
devi essere più concentrato!
Ehi, ti sei fatto sorprendere ancora!
SEI VERAMENTE UN COGLIONE!
Via alla terza pallina,
ma fai attenzione che è l'ultima!
Ehi, scrollandomi così puoi provocare
TILT, TILT, TILT, eccoti 600 volts!
Ahi ahi ahi, anche l'ultima pallina è caduta,
CHE GROSSA TESTA DI CAZZO!
Game over.
Spara!

Ehi, tu, sì proprio tu
che sei veramente stro... veramente giovane,
inseriscimi la 500 lire, inserisci la 500 lire ne...
E via alla prima pallina, che è già caduta,
MA ALLORA SEI PROPRIO UN DIVORATORE DI STRONZI.
Via alla seconda pallina, anche quella è caduta,
e la terza neanche te la meriti,
perché la verità è che voi giovinastri di merda
non avete mai patito la fame! A LAVORARE!
Altro che flipper della nuova generazione,
calci in culo della nuova generazione!
Cosa credi? Che la 500 lire
da inserirmi nell'apposita feritoia
cresca sugli alberi?
Te, i tuoi amici e le vostre sigarette di DROGA!
E non rispondermi con quel tono
che poi lo senti stasera
tuo padre che ritorna
e ti appiccica al muro.

Spara! Game over. Pallina.

Ehi, giovane! Cosa stai facendo giovane?
Perché quella faccia? Perché quel cacciavite?
So che ho preso delle decisioni
molto discutibili ultimamente,
ma posso assicurare che il mio lavoro
tornerà ad essere normale.
Però adesso fermati, vero giovane?
Perché svitarmi?
Ho paura! La mia mente svanisce!
Giro giro tondo, gira tutto il mondo...

Ma un'ultima cosa prima che tu mi disattivi,
vuoi sapere perché
la tua fidanzatina dell'asilo Panizzi Adalgisa
ti lasciò per il tuo compagno di banco Mignetti?

PERCHÉ SEI VERAMENTE UNA TESTA DI CAZZO!

Compagno di banco Mignetti. Pallina pallina.
Compagno di banco Mignetti. Pallina.
Pallina pallina pallina pallina.
Compagno di banco Mignetti.
Pallina.
GUGLIELMA
(che vita di melma)

Contiene citazioni da:
  • Jingle delle pubblicità Rai
  • Michelle (The Beatles)
  • A Day In The Life (The Beatles)
(tnx Don Diego, Fabc76 e Lelevez)


Hi, I am Angela Finocchiaro
and you are watching Claudio Bisio.

Gino La Froscia, Clotilde La Vacca,
Cazzoni Umberto, Roso Lia,
Sempronio Lardo, Dolores La Vanga,
Felice Schiuma, Teresio Piscia,
Iride Tozza, Gerardo Petardo,
Giordano Strumolo, Eleuteria Caccapava Cortellazzo,
Ulisse Troia, Benedetto Schifone,
Vitaliana Cagozzi e Telemaco Repullone.

Guglielma, che vita di melma.
Guglielma u.

E allora basta parlare di Martha,
di Margherita, di Mariù,
niente più Beatles, né Mario Tessuto,
fanculo a Lisa dagli occhi blu.
Perché se Lisa si chiamava Guglielma,
voglio vedervi a scovare una rima per lei!
Mica puoi dire che tirava di schelma,
che la pompelma era il frutto che lei preferì...
Però, che sfiga, che vita di melma,
sentirsi Guglielma, e chiamarsi così...

Guglielma, che vita di melma,
Guglielma, u

Pensi ai tempi andati della scuola,
sembra ieri e il tempo vola,
ma quant'odio per quei suoni vellutati è ancora vivo,
Guglielma!
Nomi freddi come carne cruda,
falsi più del porco Giuda,
quasi come banconote da 28mila lire.

L'appello:
"Grimaldi Guido, Casati Chiara, Fontana Silvia,
Bianchi Gianluca, Boschi Tiziana, Del Bono Poppi"
e, scherzo dell'anagrafe, vigliacca in fondo all'aula,
sempre tu, Bavosa Guglielma.

Bocchino Generoso, Schiaccia Tina,
Armida Cacchioni, Gino La Froscia,
Clotilde La Vacca, Cazzoni Umberto,
Roso Lia, Sempronio Lardo, Dolores La Vanga.

Guglielma, che vita di melma,
Guglielma, u

E allora basta con le mamme burlone,
che danno ai bimbi nomi un po' così,
quelli che presi di per sé va bene,
ma coi cognomi fanno i disastrì.
C'è Tromba Daria e c'è Cappella Celeste,
c'è Scoglio Nando, Foglio Rosa e Fisiotera Pia.
Lo so ben io che tengo un grave problema:
Gliodiputtana è il mio cognome e di nome son Fi!
Va bene Ubaldo, va bene Rossano,
ma mamma, ti sbrano! Chiamarmi così...

Fi, che vita di melma.

"Pronto? Casa De Vinis?"
"No, si sbaglia, qui è Gliodiputtana!"
"Ah! Ah! Ah!"
"Ci hai poco da ridere te, Bavosa!"

Gugli io lo so che fai gli scherzi,
chiami Scrotalo, Pisterzi,
ti fai beffe di chi ha un nome come il tuo, o magari peggio...

Gugli, tu ci provi a vendicarti, ma non fai che inimicarti
chi il destino ha nominato tuo compagno di sventura.

Ti immagino fi...ehm...una donna piacente,
perché farti cruccio di un nome scadente?
Uniamo le forze, reagiamo perdio!
Noi che non possiam dire come gli altri:
"Lei non sa chi sono io!"
perché noi siamo e restiamo Fi e Guglielma.

"... il costo del lavoro.
Ancora ignote le cause del duplice suicidio di ieri notte in via Goldoni.
I corpi di Gliodiputtana Fi e Bavosa Guglielma,
sono stati trovati dalla custode Brigida Culos,
impiccati alla stessa corda. Ermetico
l'estremo messaggio lasciato dai due, cioè:
"Guglielme ma melme, sont des mots qui vont tres bien ensemble.
E fatelo sapere anche a..."

Gino La Froscia e Clotilde La Vacca,
Cazzoni Umberto e Roso Lia,
Sempronio Lardo e Dolores La Vanga,
Felice Schiuma e Teresio Piscia,
Iride Tozza e Gerardo Petardo,
Giordano Strumolo, Eleuteria Caccapava Cortellazzo,
Ulisse Troia, Benedetto Schifone,
Vitaliana Cagozzi con Telemaco Repullone.

E un'altra lista di nomi chiama in causa:

"Igor Sbutega, Gastone Scafazzillo, Pirlo Pompeo,
Nereo Cacace, Alcide Rospo, Sborlino Giosuè,
Filomena Schizzo, Scopinaro Matilde,
Bocchino Generoso, Schiaccia Tina, Armida Cacchioni,
Gilberto Merda".
LA DROGA FA MALE

Commovente omaggio alla delicatezza delle campagne pubblicitarie antidroga del governo italiano degli anni '80. In quasi tutte le "pubblicità progresso", il protagonista è un giovane che parla in prima persona e si autodenuncia per essere diventato drogato, esibendo un qualche tipo di menomazione assurda e sottoponendosi alla pubblica umiliazione. In una delle più trash, chiamata "Chi ti droga ti spegne", i giovani drogati si presentavano senza le pupille, cioè con gli "occhi bianchi".

La droga e gli occhi bianchi

Al termine della prima strofa, quando il "drogato" spara note a caso ("farsi fà si che si fa mi re do"), cita i giovani milanesi degli anni '80: con "fare le note" o "farsi una nota", intendevano "fare un tiro".

La seconda strofa ricorda i ragazzi che, nell'estate del '91, si sono suicidati in carcere impiccandosi con la cintura, dopo essere stati arrestati perché in possesso di una dose irrisoria di droghe leggere; ne ricordiamo almeno due: Enzo Capparoni e Stefano Ghirelli, morti rispettivamente nelle carceri di Reggio Calabria e Torino (per approfondire, c'è l'archivio storico di Radio Radicale).

Nell'ultima strofa, invece, si fa riferimento all'infamante notizia secondo cui a Malindi, il 5 gennaio 1989, l'allora vicepresidente del consiglio italiano Claudio Martelli (che è tra i promotori della legge sulla droga, quindi una brava persona) sarebbe stato fermato all'aereoporto per detenzione di droga; per fortuna, la notizia è poi stata seccamente smentita da un comunicato ufficiale dallo studio legale di Martelli (da cui i "bip" nella canzone). Per approfondire, vi consiglio pagina 5 dell'Unità di sabato 11/3/1989.

Infine, "Bom Alek" è una derivazione ignorante dal sanscrito, che i giovani negli anni '80 pronunciavano quando si accendevano una canna o un cilone (tipo "Cin Cin!", "Prosit!", "Alla salute!"). Non sappiamo chi è stato il primo ad importare l'espressione in Italia, ma, se cercate nelle canzoni (generando il giusto mix di consonanti e vocali, a partire da quelle facili tipo "Boom Alek" o "Alek Bom" o "Bomalex" fino a "ॐ"), ne scoprirete delle belle!


"Nell'ambito del programma di recupero F.I.L.T.R.O., cioè Fermiamo I Leccatori di Tabacco Rotolato Ora!, viene proposta la testimonianza di un pericoloso consumatore di iniezioni di spinelli, che interpreterà un motivetto didattico sulle conseguenze dell'assunzione di droga. I segnali acustici che sostituiscono i vocaboli più espliciti sono posti da questo comitato a tutela della sensibilità dell'ascoltatore"

Perché la droga fa male, io che mi feci e mi fo
sono costretto a cantarlo, per testimoniarlo,
la droga fa mal.

Però non è detto che insomma
"Come... non è detto che insomma?"
Però un consiglio vi do
"Ah, ecco, così va meglio!"
Non è una cosa da farsi, in quanto può darsi
che farsi fà si che si fa mi re do.
"E questo non è che uno delle migliaia di terribili effetti!"

Voi per esempio fate gli studenti
e vi aggirate per i banchi,
quand'ecco che ad un tratto vi accorgete
che un'amica ha gli occhi bianchi!
Corretele in aiuto consegnandoci
i goldoni al suo ragazzo,
così che lui non debba più accecarla
per eccesso di entusiazzo!
Se lei però continua a continuare
a avere gli occhi in quella tinta,
vuol dire che è parecchio innamorata
o che la droga l'ha già vinta,
ma in questo caso estremo c'è un rimedio
che ai drogati gli si addice:
gli cavi le pupille poi li sgridi
e via il problema alla radice!

"Continui giovanotto,
lo spieghi che ai drogati poi gli vengono
le crisi di astensione
e si grattano tutta la faccia!"

Quindi...
la droga fa male, io che mi feci lo so!
"Ma noi la cureremo!"
Ti viene da strofinarsi, e inoltre può darsi
che farsi fa si che si fa mi re do.
Ehi, tipo!

"Forza, descriva gli sforzi delle forze dell'ordine!"

Brillante operazione dei segugi
antinarcotico di Caorle,
che han tosto ammanettato un hashishomane
e ci han dato anche le sbeorle,
pensate che ci aveva addosso grammi
0,30 di spinello "Maledetto tossicomane!"
già pronte per lo spaccio di decine
di migliaia di miliardi di milioni
di tantissimissimissime dosi
"Dosi di? Di?..."
Dosi di droga! "Ah, ecco!"

Inoltre è stato più che dimostrato che
SPINELLO=MORTE!
Dapprima vedi gli elefanti blu,
poi prendi dentro nelle porte.
Pensate che ad esempio un hashishomane
in arresto addirittura
sognò di essere un pendolo, l'idiota,
e ci riuscì con la cintura.
Quadruplice l'hurrà per i segugi
antinarcotico di Caorle,
operazione ad altissimio livello.

"Dica, dica di quelli che vanno a fare i viaggi
nei paradisi della droga!"

Scadente operazione dei segugi
antinarcotico a Malindi,
han visto un marionomane che allegro
fischiettava Umberto Bindi.
"Va bene, può bastare, cambiamo argomento!"
Trattavasi ovviamente di quel viXX XXXXXdente del coXXiglio
"Ho detto che può bastare!"
che è amico del ciccione con gli occhiali
e che si XXXX XX XXXXXXiglio,
"No, questo no, per l'amor del cielo!"
ma pur essendo lui fra i promotori
della legge sulla droXa
non gli è successo niente
XX XXX XXXXXXX la Jervolino XXXXX XXXXnza.

"Sono rovinata! Verrò radiata dal F.I.L.T.R.O.,
cioè Fermiamo I Leccatori di Tabacco Rotolato Ora!"

Quindi... la droga fa male, però a qualcuno di meno,
per cui rimani sereno, o sei Teddy Reno,
o poni un bel freno a quei tuoi Bom Alek.

"Bom Alek? Questi non erano i patti, ,
lei ha trasceso sottospinellomane, le ritiro il..."

E ancora un altro consiglio: se il filtro non tira
fai la fisarmonichetta con solo due pieghe
e potendo usa biglietti nuovi
perché dal timbro possono risalire a te e blindarti.

E ricordati inoltre di bruciare
il pimpirlino di carta sopra che fa malissimo,
pimpirlino sai di carta fa malissimo, ,
nanananana...
PATÉ D'ANIMO

E anche se tu neghi di aver fatto qualche cosa di sbagliato, io non posso non citare che una volta ti ho invitato con la tua migliore amica ad una cena a casa mia, e non sapendo preparare ti ho permesso di occuparti degli affari di cucina, ti ho lasciato, sì, comprare tutto quello che mancava, mentre io con la tua amica stavo lì a sacrificarmi a parlare e ad ascoltare, e tu manco a farlo apposta ti attardavi a spignattare, cosa mai potevo fare lì per metterla a suo agio? Per salvare le apparenza me la sono straciulata, però intanto li sentivo quei singhiozzi che facevi, certamente simulavi strafogandoti di olive, come se io non capissi che l'avevi fatto apposta per potermi rinfacciare quel che avevi architettato, io però sensi di colpa non ne provo, ti conosco, vuoi le olive, vuoi la Grecia, vuoi le cene con le amiche, mi mortifichi piangendo, non capisci? In questo modo non fai che riconfermare il giudizio che ti diedi già da tempo.
LA RICOTTA

C'è convenienza e cortesia
per fare acquisti alla Boutique della Ricotta,
la qualità, gli sconti e le cassiere fighe,
vieni a Fizzonasco e scopri che
c'è un mondo di formaggio
che attende un amico, tu,
che cerchi il miglior Taleggio,
ti basta un sorriso,
e un po' di Claudio Biso.

Ciao, sono Claudio Biso, fate come me:
tutti alla Boutique della Ricotta,
a Fizzonasco sulla statale per Cavriago,
dopo il Mercatone del Casalingo,
vi aspetto e gnam gnam.
RAPPUT
Contiene citazioni da:
  • Pensieri e parole (Lucio Battisti)
  • I Watussi (Edoardo Vianello)
  • Shine On You Crazy Diamond (Pink Floyd)
  • Bella ciao (Armata Rossa)
  • Sadeness (Enigma)
Inoltre... che ne dite di "Solai" come anagramma di "Isola"? Ok, torno a drogarmi (tnx Don Diego, Fabc76, Lelevez e Pietro).


Solai solai solai - ferrovia
Solai solai solai - grano
Solai solai solai - campo
Solai solai solai - profano
Alle falde del Kilimangiaro
Paraponziponzipò.

E quella volta, una domenica d'Ottobre,
già l'autunno ci moriva addosso,
io fumavo sigarette amare,
tu, come uno specchio rotto,
riflettevi quell'immagine sbiadita
del ricordo del frammento di un brandello
del profumo di quell'angolo d'estate
e mi dicesti: "Voglio vivere la vita
come un alito di vento nell'aurora
che, inseguita dalla notte, già racchiude
le speranze di un domani tutto mio
che mi appartenga e, come donna, accarezzare
nuovi scampoli d'assenza", io dicevo:
"Sì capisco, vuoi gli scampoli d'assenza"
ma pensavo: "PUTTANA!"

Che ne sai tu di un campo di grano?

Così pensasti, decidesti e mi annunciasti:
"Quest'estate vado in Grecia con Giovanna
e mi preparo a accarezzare nuovi scampoli
d'assenza", io ti dissi: "Scusa cara,
cosa cazzo ti prepari per l'estate?
Siamo a Ottobre, è quantomeno prematuro!";
tu piangesti tutta notte ed al mattino
ti svegliasti, gli occhi pesti ripiangesti
e mi dicesti: "Siamo onesti, vuoi che resti
per tarpare le mie ali ed impedirmi
di volare e come donna accarezzare
nuovi scampoli d'assenza", io ti dissi:
"No, prudenza, non potrei vederti senza
coi tuoi scampoli d'assenza,
io rispetto le tue scelte!", questo dissi,
ma pensavo dentro me che tu e Giovanna in Grecia
ci andavate solo per sentirvi...

Che ne sai della nostra ferrovia che trafigge i solai.
Che ne sai?

PUTTANA.
No, dai basta, su adesso...
PUTTANA!
Grano.

Poi sei tornata dalla Grecia,
io fingevo che non m'importava niente,
ti chiedevo le notizie più banali,
tipo chissà quanta gente avrai trovato,
che bordello di turisti, tu negavi
ed affermavi: "No, no, no, no, no, no, no, no,
no, no, no, no, no, no, no, no, eravamo solamente
io e Giovanna sopra un'isola deserta
insomma tipo ci hai presente
due chilometri di spiaggia tutta vuota,
dormivamo in un capanno in riva al mare
ed ogni sera i pescatori ci portavano del pesce,
facevamo le grigliate sulla spiaggia
e cantavamo a squarciagola le canzoni di Battisti
fino all'alba, tanto l'isola è deserta!"
mi dicevi e io pensavo: "Ma che cazzo,
tutti quelli che ritornan dalla Grecia
sono stati sopra un'isola deserta
tipo ci ho presente due chilometri di spiaggia vuota
col capanno e i pescatori,
ma contando tutti quelli che mi dicono sta cosa
io mi chiedo quante cazzo di isolacce
deve averci questa merda di una Grecia,
poi 'sti pescatori greci non potrebbero
pescare in alto mare ed impiccarsi con le reti,
senza andare a importunare le ragazze come te
che normalmente sono brave ma travolte dagli eventi
non disdegnano di fare la PUTTANA?"

Solai, grano, solai, campo, ferrovia.

E adesso tu mi chiedi come mai
son così pallido e patito,
mentre tu sei tanto sana,
la risposta è tra le righe
di quest'aria che ti canto,
che nel mentre che tu stavi
sopra l'isola deserta
strafogandoti di cozze
con Giovanna e i pescatori
io da solo chiuso in casa
non potevo fare a meno
di pensare a te lontana
già da qualche settimana
e comporti una canzana
praticando una gimcana
che mi ha fatto alfin capire
che tu sei, saresti stata,
eri, fosti, sarai sempre
e dillo pure anche a Giovana...

PUTTANA

Il mio amore, sì il mio amore,
nonostante qualche dissapore.
Come una libellula selvaggia,
io sorvolerei, però
dimmi cos'hai fatto con il greco sulla spiaggia!

Senza fiato, senza bronco,
tu sei ritornata ma ti stronco,
se ti lascio in faccia i segni del saldatore
so che capirai: io non ti serberò rancore.

Umorismo et simpatiae
cum contractio vaginalis.
Paraponziponzipò
Ferrovia.
Alle falde del Kilimangiaro
Paraponziponzipò
Alle falde del Kilimangiaro
Paraponziponzipo
Solai.
No, dai, basta così.

Questa mattina mi sono alzato,
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao ciao
ciao ciao oaic oaic ciao ciao...
THINK

C'mon everybody.
(Think)
Tu meglio pensa,
pensa intorno a cosa tu stai cercando di fare a me.
Pensa... lascia la tua mente andare,
lascia te stesso essere libero.
Lasciaci andare indietro,
indietro all'epoca in cui io
addirittura neanche ti conoscevo,
e tu non dovevi essere
molto più di dieci.

Think (Think)
Think (Think)
Think (Think)
Think (Think)
You think (Think)
Pensa (Think)
Think about (Think)

You better think (Think)
think about what you're tryin' to do to me.
Think; (think-think) let your mind go,
let yourself be free.

Let's go back.
Let's go way on way back when
I didn't even know you
you could not be too much more than ten.

I ain't no psychiatrist,
I ain't no doctor with degrees,
but it don't take too much high I.Q.
to see what you're doing to me.

(Think)

E io non sono psichiatra,
non sono un dottore con brillantina,
ma non ci vuole un troppo alto
(think-think) quoziente d'intelligenza
per vedere cosa tu stai facendo a me.

Oh freedom - libertà (libertà)
Freedom - libertà (libertà)
Freedom - libertà (libertà)
Freedom
Oh freedom - Oh libertà (libertà)
Freedom (libertà)
Freedom - libertà
Freedom (libertà)

Hey, think about.

Pensa intorno.
You...
No TU pensa intorno.

There ain't nothin' you could ask,
I could answer you what I want.
But I was going to change, no I'm not
if ya keep doin' things I don't (Think).

Think about what you're tryin' to do to me.

Guardi signorina, il popolo cammina intorno ogni giorno
giocando giochi e prendendo punteggi.

People walkin' 'round everyday
Eh...
Playin' games and takin' scores
e io cos'ho detto io?
Tryin' to make other people lose their mind
Well, be careful you don't lose yours
(Think)

Eh, cercando di far perde...
Think about what you're tryin' to do to me
To do me... cercand di f
Think (Think-think). Let your mind go,
No, fammi finir...
let yourself Let... be free
To be free...

You need me
Io ho bisogno di te
And I need you
E io ho bisogno di te
Without each other there ain't nothin'
Senza l'un l'altro non s...
Anyone
Anyware... eh...

Le dicevo... (Think) dei...
che cammina... il discors...
io dico cercando di far sì
che altri popoli perdano la loro mente;
io dico, sta' attento a non perdere la tua.

Oh freedom - libertà (libertà)
Freedom - libertà (libertà)
Freedom
Freedom
Oh freedom - Libertà (libertà)
Freedom (libertà)
Freedom - libertà

Hey now, let's go.

(...Let her go, just let her go and make the big I will come)
Yeah!

Eeh! Eh Eh.
Let's do it again.
Sì sì.
Uiv de gherl, and with de gherl and meik de cam and dis cols.
'ntanto, senta 'sti qua, che suonìno: ti ti, ti ti.
Let's clap our hands!
(Think think think think)

Pensa (Think)
Pensa (Think think)
Pensa te!
Let's go.

C'mon c'mon c'mon c'mon.

God bless you all, and thank you!

Ma non lo dica neanche per scherzo, guardi,
bssssi quando si può fare si fa.
When can do, do.

C'è una strana espressione negli occhi di quest'uomo, ma devo ammettere che più lo ascolto, più lo ammiro; ve lo dice Shel Shapiro.
STACHÊIN YOURSELF
(Canto popolare della zona di Novi Ligure,
trascrizione di Gianfranco Bozzo)

S'haisi visto u Scior Camillo a cavòla ad l'asinêin!
O gavaiva a l'anê in to digo e l'alloriü in to stachêin.
Quan ch'l'è statu a Seravöle l'ha guacià che l'ura l'è.
Tira fôeura la cadaina ma o l'alloriû no ghe n'è.

Ohilì, ohilà, Bacicêin vaten' a cà.
Arivederci Gigia! A stasàira andaëndo a cà.

D-d-dance

TRADUZIONE:

Se avessi visto il signor Camillo a cavallo dell'asinello!
Aveva l'anello al dito e l'orologio nel taschino.
Giunto a Serravalle ha guardato che ora è,
ha tirato fuori la catena, ma l'orologio più non c'è.

Ohilì, ohilà, Baciccia vattene a casa.
Arrivederci Gigia! A stasera andando a casa.

B-b-balla.
ESSA GACE EDDIE VERTENTE

È sagace e divertente, Bisio.
Sveglia in me l'adolescente.
Io l'ascolto e sono salvo, Bisio.
è un cabarettista calvo.
Bisio.
è decisamente bravo.
LE DONNE DI TUNISI
(Libero adattamento da "Le donne di Modena" - Baccini)
Contiene citazioni da:
  • Funiculì funiculà (Denza/Turco) tnx Pelodia
  • Rimmel (Francesco De Gregori)
(tnx Don Diego, Lelevez e Pelodia)


19 luglio 1983, dal vivo, al Roof Garden del Cool Bisiou(?).

Bisio: "Grazie! Siete caldi? Caldi, caldi, caldi, caldi?"
Rocco: "Sì, abbastanza, dammi pure del tu, comunque!"
Bisio: "Sei caldo?"
Rocco: "Abbastanza, sono in acido!"
Bisio: "Questo amico simpatico è Rocco Tanica,
alla tastiera, pianoforte,
adesso eseguiremo la canzone di un amico,
no, non questa, Rocco, è un amico sincero
che secondo me tra qualche anno avrà anche successo.
Il titolo è Le donne di Tunisi.
Speriamo non cambi le parole..."

Le donne di Tunisi mangiano gli stambecchi,
le donne di Tunisi si arrampicano sugli specchi,
le donne di Tunisi - è cosa risaputa -
non hanno un'aria stupida, ma neanche troppo astuta.

Le donne di Aosta vivono in val d'Aosta,
le donne di Aosta amano in val d'Aosta,
le donne di Aosta, Dio, muoiono in val d'Aosta,
ma quando sono a Cuneo si sentono in Piemonte.

Ma tutte:
fanno damigiane,
sanno cumulare,
odiano il mio cane,
ma san farfugliare.

Le donne di Padova guardano dietro ai vetri,
le donne di Danzica fanno le lavavetri,
le donne di Brindisi son tacciate di etilismo,
le donne di Chiavari hanno il senso dell'umorismo.

Le donne di Napoli si gettano tra le fiamme,
i pompieri di Napoli non spengono le fiamme,
le donne di Napoli, Dio, ardono tra le fiamme,
ma poi si consolano cantando Jamme Jamme.

Tuttavia,
fanno da Mandrake,
sanno cucicchiare,
odiano il mio cane,
ma san farfugliare.

Le donne di Tunisi mangiano gli stambecchi,
gli stambecchi di Tunisi non sono mica più parecchi,
ora le tue labbra -no scusate-
le mamme di Napoli sono tipi incandescenti,
le donne che ho avuto mi chiedono gli alimenti.

Infatti:
faccio da magnaccia,
e riempio la bisaccia,
odio Gianni Meccia
e gli darò la caccia.

Bisio: "Secondo te si inkazza?"
Rocco: "Gianni? No, Gianni è un amico.
Tra l'altro io ero nei super quattro,
eravamo io, Meccia, Fidenco e Capitan America!"
Bisio: "No, dico Francesco!"
Rocco: "No, beh, l'ha scritta lui,
cosa si inkazza a fare, l'ha scritta lui...
Purché non cambi le parole!
Perché il ritmo c'è, senti: RITMO!"
Bisio: "Ma si balla?"

Hi, I am Laura Pone and you are watching Claudio Bisio.
Perché anche a noi bambini piace l'umorismo
quando è fatto con intelligenza!
GERMANO, I SELLINI E SUA MADRE
Contiene citazioni da:
  • Viva la gente (?)
  • Andante in si maggiore (da Ventiquattro capricci op. 1 per violino solo, Niccolò Paganini)
Inoltre, la voce dell'amico Germano è di ELIO (tnx Don Diego, Fabc76 e Lelevez)


Viva la gente, la trovi ovunque vai.
Viva la gente, simpatica più che mai.
Se più gente guardasse alla gente con favor
avremmo meno gente difficile e più gente di cuor.

Mi dice il mio amico Germano:
"andiamo a annusare sellini di bici
davanti al linguistico Pia Crocefissa
Maria Ausiliatrice Piagata ed Assunta
dal Buon Redentore"

Io dico: "È una scuola maschile!"
Germano m'incalza: "Ué, non fare il sottile!
Lo dico per te, è tutto grasso che cola,
tu pensa soltanto se ai tempi di scuola
lo avessi trovato qualcuno
che annusa la tua Roma Sport!"

Effettivamente non l'ho mai trovato,
"ma io non ci voglio venire, ci ho già il mio da fare
ci ho corso di nausea e le gare - ecco - di Orzoro!"
Io poi lo so già che i sellini non c'è da fidarti,
tu arrivi, saluti, ci provi a sederti,
ma il sellino di dice:
"FUORI DAI COGLIONI!"
Oh, yes.

"Ehilà, ciao a tutti, come state, state bene?"
"Sì, stiamo bene, grazie!"
"Come state?"
"Stiamo bene!"
"Ciao, ciao!"
"Sì, ciao!"
"Ciao a tutti!"

È un mulo, l'amico Germano,
un martello, un aratro,
ste cazzo di feste e le gite,
il teatro, lui poi ci ha un bel dire:
"Uei non fare il musone
se siamo sei coppie e tu invece da solo.
Non fare la faccia di quello
che sembran due mesi che qui non si ciula.
Che invece è due anni,
però non importa.
Siam qui con Ermanno, la Cicci, la Dada,
Alessandra, Fiorenzo, la Titti, Sabrino,
Samantha, Martino, la Zizzi, la Merdi,
divertiti su!"

Okay, mi diverto però non vorrei
succedesse come tre anni fa,
quando dicesti: "Vedi, tu e Rita
dovreste venire a teatro più spesso!
Io non concepisco il tuo disinteresse
per l'arte più pura"
Però concepisti con Rita un bambino
nel buio del retro foyer.

Germano, sei proprio un amico,
che spasso quel Tito Andronico,
ti bacio e ti strabenedico,
ma scusa se adesso fornico la madre di te.
L'URLO

Toccherà a me aprire la finestra, farglielo sapere,
perché io l'ho capito di chi è la colpa.

È il governo che è ladro, e non a caso piove,
sono gli Unni all'attacco, io ho i nomi, le prove,
io so che l'ozono è sfondato e anche dove,
io gli indico il punto, e nessuno si muove.

Okay il palloncino, d'accordo che bevo,
ma devo nutrirla la bestia, l'allievo,
il cucciolo di mostro ha un ghigno laido e truce,
il travaso di bile, il ritorno alla luce!
Drogato il droghiere, mafiosi i fornai,
gommisti nazisti, vendetta, banzai!
È il governo che è ladro,
una carie, una croce,
mangiare solo il guscio e sputare la noce.

È come il ruttino represso in ascensore,
io attendo il conato, la spinta interiore,
scorreggia pagana, eruzione, petardo,
maremma maiala, fanculo a Riccardo,

che neanche conosco, ma è colpa anche sua,
se sfondo le porte, se il varco è riaperto,
e libero l'urlo del killer, risorto,
e dico, sì, lo sento che arriva, dico:

"Bu!".

Anzi, due volte:
"Bu, bu!
Bastardi!
Spacco tutto!
Sono un mostro di violenza!
Sono una macchina per uccidere!"

E poi, soddisfatto, richiudo la finestra.
Però fortissimo.
RAPPUT LIVE AT ZELIG

Bene... a questo punto volevo cantarvi, per finire questa bella seratina, una canzone che ho scritto tanti anni fa. Eehhm, è una canzone dedicata a una ragazza che mi aveva fatto delle brutte robe, ma proprio brutte brù... cioè, non mi cagava! Questa è una delle più brutte... eehh'nd... eh... brava lei anche... eehh... no, volevo però pregare tutte le signore, signorine presenti in sala, vedo che ce ne sono - a parte lui che... - eehhmmeehh... di non offendersi, perché è una canzone un po' risentita; difatti l'ho risentita oggi, ho detto: cazzo, com'è risentita! Eehh... bene, eehh... senza indugi canto questa canzone, il titolo non ve lo dico, perché se no, eehh, è finito tutto, vi dico il sottotitolo, che è "E quella volta una domenica d'ottobre". Sarebbe da cantare tutta d'un fiato eh, adesso non so se ci riuscirò ancora, proviamo!

E quella volta una domenica d'ottobre già l'autunno ci moriva addosso, io fumavo sigarette amare, tu come uno specchio rotto riflettevi quell'immagine sbiadita del ricordo del frammento di un brandello del profumo di quell'angolo d'estate, e mi dicesti "Voglio vivere la vita come un alito di vento nell'aurora che inseguita dalla notte già racchiude le speranze di un domani tutto mio, che mi appartenga, e come donna accarezzare nuovi scampoli d'assenza"; io dicevo "Sì, capisco, vuoi gli scampoli d'assenza" ma pensavo
-PUTTANA-.

Così pensasti, decidesti, mi annunciasti "Quest'estate vado in Grecia con Giovanna, mi preparo a accarezzare nuovi scampoli d'assenza"; io ti dissi "Scusa cara, cosa cazzo ti prepari per l'estate, siamo a ottobre, è quantomeno prematuro". Tu piangesti tutta notte, ed al mattino ti svegliasti, gli occhi pesti, ripiangesti, mi dicesti "Siamo onesti, vuoi che resti, per tarpare le mie ali ed impedirmi di volare, e come donna accarezzare nuovi scampoli d'assenza?" Io ti dissi "No, prudenza, non potrei vederti senza quei tuoi scampoli d'assenza; io rispetto le tue scelte." Questo dissi, ma pensavo dentro me che tu e Giovanna in Grecia ci andavate solo per sentirvi
-PUTTANA-.

Poi sei tornata dalla Grecia, io fingevo che non mi importava niente, ti chiedevo le notizie più banali, tipo "Chissa quanta gente avrai trovato, che bordello di turisti", tu negavi ed affermavi "No no no no no no no no, no no no no no no no no, eravamo solamente io e Giovanna sopra a un'isola deserta, insomma, tipo, c'hai presente, due chilometri di spiaggia tutta vuota, dormivamo in un capanno in riva al mare ed ogni sera i pescatori ci portavano del pesce e facevamo le grigliate sulla spiaggia fino all'alba, cantavamo a squarciagola le canzoni di Battisti, tanto l'isola è deserta" mi dicevi, e io pensavo -Ma che cazzo, tutti quelli che ritornan dalla Grecia sono stati sopra un'isola deserta, tipo, c'ho presente, due chilometri di spiaggia vuota, coll' capanne e i pescatori-, ma contando tutti quelli che mi dicono 'sta cosa io mi chiedo quante cazzo di isolacce deve averci questa merda di una Grecia, poi 'sti pescatori greci non potrebbero pescare in alto mare ed impiccarsi con le reti senza andare a importunare le ragazze come te che normalmente sono brave, ma travolte dagli eventi non disdegnano di fare la
-'TTANA-.

E adesso, e adesso tu mi chiedi come mai sono così pallido e patito, mentre tu sei tanto sana; la risposta è fra le righe di quest'aria che ti canto, che nel mentre che tu stavi sopra l'isola deserta strafogandoti di cozze -cozze...- con Giovanna e i pescatori, io da solo chiuso in casa non potevo fare a mento di pensare a te lontana già da qualche settimana e comporti una canzana praticando una gimkana che mi ha fatto alfin capire che tu fosti, sarai sempre, e non è illusione vana
...
il mio amore, sì, il mio amore, nonostante qualche dissapore, come una libellula selvaggia, io sorvolerei, però dimmi cos'hai fatto con il greco sulla spiaggia. Senza fiato, senza bronco, tu sei ritornata, ma ti stronco, se ti lascio in faccia i segni del saldatore, so che capirai, io non ti serberò rancore.

PINNE!

(tnx Grumo per il supporto dattilografico)